Guerra in Medio Oriente, le notizie di oggi 16 luglio – La diretta

Guerra in Medio Oriente, le notizie di oggi 16 luglio – La diretta
Syrian Druze protest near the Israeli-Syrian border

Ong: “300 morti nelle violenze contro drusi a Sweida”. Gaza, ministero salute: “In raid Idf 94 morti”

Guerra in Medio Oriente – La diretta
Tutte le notizie sul Medio Oriente. Almeno 94 persone sono morte nei raid israeliani a Gaza dalle prime ore di questa mattina. Intanto gli Stati Uniti hanno chiesto di indagare sull’uccisione di un palestinese-americano di 20 anni, che secondo la famiglia sarebbe stato picchiato a morte da coloni ebrei durante il fine settimana nella Cisgiordania occupata.
Inizio diretta: 16/07/25 06:00
Fine diretta: 16/07/25 23:00
Siria, Ong: oltre 300 i morti nelle violenze a Sweida

È salito a oltre 300 morti in Siria il bilancio delle violenze scoppiate domenica nella zona di Sweida, che hanno coinvolto tribù di beduini, membri della comunità drusa e successivamente l’esercito. Lo riferisce l’Osservatorio siriano per i diritti umani, precisando che fra i morti ci sono 4 bambini, 8 donne e 165 soldati e membri delle forze di sicurezza. Secondo l’Osservatorio, che ha sede nel Regno Unito, almeno 27 persone sono state uccise in “esecuzioni sul campo”. Continuano a emergere notizie di attacchi contro civili e i drusi con familiari nella zona del conflitto cercano disperatamente informazioni per superare il blackout delle comunicazioni. 

Rubio: "Situazione verso de-escalation"

In Siria la situazione è “complicata”, “pensiamo che si vada verso una de-escalation e speriamo che la situazione ritorni in carreggiata, aiutando la Siria a ricostruire un Paese e ad arrivare a una situazione più stabile. Nelle prossime ore speriamo ci saranno dei progressi per porre fine a quello che abbiamo visto”. Lo ha detto il segretario di Stato Usa, Marco Rubio, rispondendo a una domanda dei giornalisti in merito nello Studio Ovale della Casa Bianca, durante l’incontro fra il presidente Usa Donald Trump e il principe ereditario del Bahrain, Salman bin Hamad Al Khalifa.

Siria, Idf: "Colpita zona del palazzo presidenziale fuori Damasco"

L’esercito israeliano (Idf) ha riferito di avere preso di mira in Siria, oltre al quartier generale dello stato maggiore a Damasco, anche un altro obiettivo vicino al palazzo presidenziale, che si trova sulle colline fuori dalla capitale. L’Idf afferma che il quartier generale militare era utilizzato dalle forze governative siriane per inviare truppe nella città a maggioranza drusa di Sweida, teatro degli scontri degli ultimi giorni.

Siria, Israele ritira brigata dell'esercito da Gaza e la manda sul Golan

Un funzionario dell’esercito israeliano, che ha parlato in forma anonima in conformità con le norme vigenti, ha riferito a proposito della Siria che l’Idf si sta preparando per una “moltitudine di scenari” e ha aggiunto che è in corso il ritiro da Gaza di una brigata, composta normalmente da migliaia di soldati, per inviarla sulle alture del Golan.

Siria, un morto e 18 feriti a Damasco per i raid di Israele

È di un morto e 18 feriti il bilancio dei raid aerei di Israele che hanno colpito oggi Damasco. Lo riferisce il ministero della Sanità siriano all’agenzia di stampa siriana Sana, che lo riporta sul suo sito.

Siria, media Damasco: "Raggiunto nuovo cessate il fuoco a Sweida"

L’agenzia di stampa siriana Sana riporta che una fonte del ministero dell’Interno siriano le ha riferito che è stato raggiunto un nuovo accordo di cessate il fuoco a Sweida, dove da domenica si sono verificati scontri fra tribù di beduini, membri della comunità drusa e successivamente l’esercito. Secondo Sana, sono stati istituiti posti di blocco di sicurezza in tutta la città. Dopo l’annuncio comparso sui media di Stato siriani, anche un leader religioso druso ha annunciato l’accordo in un videomessaggio. Non è ancora chiaro se l’intesa verrà rispettata. Il precedente cessate il fuoco comunicato ieri era fallito rapidamente. 

 

Siria, secondo raid Israele su quartier generale difesa a Damasco

 Aerei israeliani hanno colpito il quartier generale del ministero della Difesa siriano nel cuore della capitale Damasco. Si tratta del secondo raid israeliano su questo edificio, dopo che qualche ore fa il sito era stato attaccato con droni. Questo secondo attacco ha causato danni significativi. I media statali siriani riferiscono che nell’attacco ci sono stati “diversi feriti”, ma non forniscono altri dettagli. L’edificio si trova vicino alla trafficata piazza degli Omayyadi.Israele ha lanciato una serie di attacchi contro le forze governative siriane nella provincia meridionale di Sweida. Il governo israeliano afferma che si tratti di un’azione a sostegno della comunità drusa

Gaza, 94 morti e 252 feriti in 24 ore

È di 94 morti e 252 feriti il bilancio degli attacchi israeliani nelle ultime 24 ore nella Striscia di Gaza. Lo riferisce il ministero della Sanità di Gaza nel suo aggiornamento quotidiano, precisando che salgono così a 58.573 i morti palestinesi dall’inizio della guerra e a 139.607 i feriti. Al Jazeera sottolinea che dal 18 marzo, quando Israele ha violato il cessate il fuoco di gennaio, sono almeno 7.750 i palestinesi uccisi e 27.566 quelli feriti. 

Siria, Idf: "Decine di drusi tentano di varcare confine tra due Paesi"

Decine di siriani hanno tentato di entrare in Israele, nei pressi della città drusa di Hader. Lo riferisce l’Idf, citato da Times of Israel. Soldati e agenti della polizia di frontiera, spiega l’esercito, stanno operando per impedire l’infiltrazione e disperdere i presenti. Contemporaneamente, riferisce ancora l’Idf, civili dal lato israeliano del confine hanno oltrepassato la barriera nei pressi della città drusa di Majdal Shams ed sono entrati in Siria. L’esercito ha comunicato di essere al lavoro per riportare i civili, cittadini drusi residenti in Israele, nel Paese. “L’Idf sottolinea che si tratta di un grave incidente, che costituisce un reato e mette in pericolo la popolazione e le forze armate”, si legge in una dichiarazione.

Gaza, Ghf: "20 morti in rissa a centro aiuti, responsabilità Hamas"

Secondo Gaza Humanitarian Foundation almeno 20 palestinesi sono stati uccisi nel punto di distribuzione alimentare a Khan Younis. “Almeno 19 delle vittime sono state calpestate e una è stata accoltellata nel mezzo di un’ondata caotica e pericolosa, alimentata dagli agitatori tra la folla”, ha affermato la Ghf in una nota ripresa da Al Jazeera. “Abbiamo fondati motivi per credere che elementi della folla, armati e affiliati ad Hamas, abbiano deliberatamente fomentato i disordini”, ha affermato la fondazione, senza tuttavia fornire prove. La Ghf ha detto che il personale ha individuato diverse armi da fuoco tra la folla, aggiungendo che un lavoratore statunitense è stato minacciato con un’arma da fuoco.

Media: 37 morti a Gaza dall'alba

Almeno 37 palestinesi sono morti nella striscia di Gaza dall’alba, secondo fonti mediche citate da Al Jazeera. Il bilancio comprende le 20 persone uccise in un punto di distribuzione alimentare della GHF a Khan Younis. 

Siria, Ong: oltre 250 morti in scontri tra drusi e beduini

I combattimenti sono riesplosi nella città meridionale siriana di Sweida dopo la fine del cessate il fuoco tra i beduini sostenuti dal governo e gruppi armati drusi. L’Osservatorio siriano per i diritti umani, con sede nel Regno Unito, ha riferito che, fino a martedì sera, i morti erano oltre 250, tra cui quattro bambini, cinque donne e 138 soldati e membri delle forze di sicurezza. Secondo l’osservatorio, almeno 21 persone sarebbero state uccise in “esecuzioni sommarie”. Israele ha lanciato una serie di raid aerei contro convogli delle forze governative da quando sono scoppiati gli scontri, dichiarando di agire per proteggere la comunità drusa. 

Onu: "Sì a vigilanza attacchi Houthi nello Yemen"

Il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite ha autorizzato il proseguimento delle segnalazioni sugli attacchi alle navi nel Mar Rosso da parte dei ribelli Houthi dello Yemen, che hanno ignorato le precedenti richieste dell’organizzazione di cessare immediatamente le aggressioni.

La risoluzione è stata approvata con 12 voti favorevoli su 15, mentre Russia, Cina e Algeria si sono astenute, contestando gli attacchi contro lo Yemen in violazione della sua sovranità. Un chiaro riferimento ai raid aerei statunitensi contro gli Houthi, che controllano la maggior parte del nord del Paese. L’amministrazione Trump ha condotto i raid in risposta agli attacchi del gruppo contro la navigazione nel Mar Rosso, una rotta cruciale per il commercio globale, e contro l’alleato Israele.

La risoluzione, co-sponsorizzata da Stati Uniti e Grecia, proroga fino al 15 gennaio 2026 l’obbligo per il Segretario Generale dell’Onu, Antonio Guterres, di fornire rapporti mensili al Consiglio di Sicurezza sugli attacchi Houthi nel Mar Rosso. L’ambasciatrice statunitense presso le Nazioni Unite, Dorothy Shea, ha affermato che la risoluzione riconosce la necessità di una vigilanza continua “contro la minaccia terroristica degli Houthi, sostenuti dall’Iran”.

Ghf: "20 morti in rissa a centro aiuti, responsabilità di Hamas"

Secondo Gaza Humanitarian Foundation almeno 20 palestinesi sono stati uccisi nel punto di distribuzione alimentare a Khan Younis. “Almeno 19 delle vittime sono state calpestate e una è stata accoltellata nel mezzo di un’ondata caotica e pericolosa, alimentata dagli agitatori tra la folla”, ha affermato la Ghf in una nota ripresa da Al Jazeera. “Abbiamo fondati motivi per credere che elementi della folla, armati e affiliati ad Hamas, abbiano deliberatamente fomentato i disordini”, ha affermato la fondazione, senza tuttavia fornire prove. La Ghf ha detto che il personale ha individuato diverse armi da fuoco tra la folla, aggiungendo che un lavoratore statunitense è stato minacciato con un’arma da fuoco. 

Media: almeno 20 morti in raid israeliani a Gaza

Almeno 20 palestinesi sono morti negli attacchi israeliani a Gaza dalle prime ore di questa mattina. Lo riporta Al Jazeera.

Idf: "Aperto nuovo corridoio che attraversa Khan Younis a Gaza"

Le Forze di Difesa Israeliane hanno istituito un nuovo corridoio nel sud della Striscia di Gaza, dividendo in due Khan Younis da est a ovest. Lo hanno annunciato i militari, citati da Times of Israel. Il percorso, denominato ‘Magen Oz’, “è stato creato nelle ultime settimane dalla 36ª Divisione nell’ambito degli sforzi per smantellare l’infrastruttura terroristica e neutralizzare i miliziani a Khan Younis”, hanno detto. Il corrodio è lungo 15 chilometri e rappresenta “una parte fondamentale nel mettere sotto pressione Hamas e sconfiggere la Brigata di Khan Younis”. Durante le operazioni della divisione a Khan Younis, l’Idf ha dichiarato “che le truppe hanno ucciso decine di miliziani e distrutto infrastrutture di Hamas, inclusi tunnel e depositi di armi”.

Usa: "Israele indaghi su morte nostro cittadino in Cisgiordania"

L’ambasciatore degli Stati Uniti in Israele Mike Huckabee ha chiesto a Israele di indagare sull’uccisione di un palestinese-americano di 20 anni, che secondo la famiglia sarebbe stato picchiato a morte da coloni ebrei durante il fine settimana nella Cisgiordania occupata da Israele. “Ci deve essere responsabilità per questo atto criminale e terroristico”, ha scritto Huckabee su X. Seifeddin Musalat, nato in Florida, e un amico del posto sono stati uccisi venerdì. Musalat, ha raccontato la cugina Diana Halum ai giornalisti, è stato picchiato a morte da coloni israeliani nei terreni della sua famiglia.

La famiglia ha chiesto al Dipartimento di Stato americano di indagare sulla sua morte e di ritenere i coloni responsabili. L’esercito israeliano ha dichiarato che uno scontro è scoppiato dopo che alcuni palestinesi avevano lanciato pietre contro degli israeliani nella zona, ferendo lievemente due persone. Huckabee, come molti nell’amministrazione Trump, è un forte sostenitore degli insediamenti israeliani, considerati illegali dalla maggior parte della comunità internazionale e visti dai palestinesi come un grande ostacolo alla pace. 

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