Nuova bordata di Donald Trump (dopo la mossa di lunedì con le prime 12 lettere) in quella che ormai è a tutti gli effetti una guerra sui dazi. Il presidente degli Stati Uniti ha dichiarato che aumenterà dal mese prossimo le tasse su molti beni importati dal Canada al 35%, aggravando la frattura tra i due Paesi nordamericani che hanno subito un duro colpo alla loro alleanza pluridecennale.
Ue: “No indicazioni accordo imminente. Attendiamo risveglio negli Usa“
“Non c’è niente di importante da aggiungere rispetto a ieri, rimaniamo completamente pronti a concludere un accordo di massima con gli Stati Uniti. Non ho aggiornamenti che indichino che ciò accadrà a breve. Vediamo cosa succederà quando i nostri amici a Washington si sveglieranno tra poche ore”. Lo afferma il portavoce della Commissione europea, Olof Gill, nel briefing quotidiano con la stampa. – Quanto alla scadenza di lunedì 14 luglio della sospensione dei Dazi Ue, “se verrà presa una decisione politica di estendere la sospensione, allora la estenderemo. Non c’è alcuna difficoltà a farlo. Non mi concentrerei troppo su questo per ora, la nostra priorità, come ho detto ogni giorno questa settimana, è raggiungere un accordo di principio con gli Stati Uniti. Rimaniamo pronti a farlo e attendiamo qualche indicazione dalle nostre controparti americane che siano pronte a fare lo stesso. In altre parole, attraversiamo quel ponte se e quando ci arriveremo”, aggiunge Gill.
La lettera al primo ministro canadese
La lettera al primo ministro canadese Mark Carney rappresenta un deciso aumento delle aliquote tariffarie massime del 25%, imposte da Trump per la prima volta a marzo dopo mesi di minacce. I dazi di Trump sarebbero stati introdotti nel tentativo di indurre il Canada a reprimere il contrabbando di fentanyl, nonostante il traffico relativamente modesto di droga proveniente da quel Paese. Trump ha anche espresso frustrazione per il deficit commerciale con il Canada, che riflette in gran parte gli acquisti di petrolio da parte degli Stati Uniti.
“Devo sottolineare che il flusso di Fentanyl non è certo l’unica sfida che abbiamo con il Canada, che ha numerose politiche tariffarie e non tariffarie e barriere commerciali”, ha scritto Trump nella lettera.
Trump: “Oggi la lettera all’Ue”
Anche l’Unione europea, oltre al Canada, riceverà la lettera sui nuovi dazi “oggi o domani”. Così il presidente degli Stati Uniti Donald Trump intervistato da Nbc News. “Vorrei farlo oggi”, ha detto Trump, aggiungendo: “Parlo dell’Unione europea, che, come sapete, comprende molti Paesi, e del Canada. Li pubblicheremo nelle prossime ore”.
Trump: “Tariffe generalizzate del 15% o 20%”
Il Capo della Casa Bianca ha dichiarato anche che intende imporre tariffe generalizzate del 15% o del 20% sulla maggior parte dei partner commerciali, respingendo i timori che ulteriori tariffe potrebbero avere effetti negativi sul mercato azionario o far salire l’inflazione. “Diremo semplicemente che tutti i Paesi rimanenti pagheranno, che sia il 20% o il 15%”, ha detto Trump alla Nbc, in una telefonata. I dazi generalizzati sono attualmente fissati al 10%.”Penso che i dazi siano stati accolti molto bene. Il mercato azionario ha raggiunto un nuovo massimo oggi”, ha aggiunto il tycoon.