Gaza, Rubio: “Sanzioni contro Francesca Albanese”

Gaza, Rubio: “Sanzioni contro Francesca Albanese”
Switzerland Human Rights Council

La relatrice speciale del Consiglio per i diritti umani delle Nazioni Unite ha più volte denunciato il genocidio in corso a Gaza

Il Segretario di Stato americano, Marco Rubio, ha reso noto di aver imposto “sanzioni” alla relatrice speciale del Consiglio per i diritti umani delle Nazioni Unite, Francesca Albanese, “per i suoi sforzi illegittimi e vergognosi di sollecitare un’azione della Corte penale internazionale contro funzionari, aziende e dirigenti statunitensi e israeliani”.

“La campagna di guerra politica ed economica di Albanese contro gli Stati Uniti e Israele non sarà più tollerata. Sosterremo sempre il diritto all’autodifesa dei nostri partner. Gli Stati Uniti continueranno a intraprendere qualsiasi azione riterranno necessaria per rispondere alle azioni legali e proteggere la nostra sovranità e quella dei nostri alleati”, ha aggiunto. 

La decisione del Dipartimento di Stato di sanzionare Francesca Albanese, relatrice speciale dell’ONU per la Cisgiordania e Gaza, arriva dopo il fallimento di una recente campagna di pressione statunitense per costringere l’organismo internazionale a rimuoverla dal suo incarico.

Chi è Francesca Albanese

Francesca Albanese, avvocata per i diritti umani, è stata una voce critica nel denunciare quella che ha descritto come il “genocidio” condotto da Israele contro i palestinesi a Gaza. Israele e gli Stati Uniti, che forniscono sostegno militare a Tel Aviv, hanno entrambi respinto con forza tale accusa.

Nelle ultime settimane, Albanese ha diffuso una serie di lettere in cui esorta altri Paesi a fare pressione su Israele, anche attraverso sanzioni, per porre fine al bombardamento mortale sulla Striscia di Gaza. La cittadina italiana ha anche espresso un forte sostegno all’incriminazione da parte della Corte penale internazionale di funzionari israeliani, tra cui il primo ministro Benjamin Netanyahu, per crimini di guerra.

Recentemente ha pubblicato un rapporto in cui accusa alcune grandi aziende statunitensi di sostenere, a suo dire, l’occupazione e la guerra di Israele contro Gaza.

“La campagna di guerra politica ed economica di Albanese contro gli Stati Uniti e Israele non sarà più tollerata”, ha scritto il Segretario di Stato Marco Rubio sui social. “Sosterremo sempre i nostri partner nel loro diritto all’autodifesa.”

Francesca Albanese è da tempo bersaglio di critiche da parte di funzionari e gruppi filo-israeliani negli Stati Uniti e in Medio Oriente. La scorsa settimana, la missione americana presso le Nazioni Unite ha pubblicato una dura dichiarazione chiedendone la rimozione, accusandola di “un comportamento antisemita virulento e di un costante pregiudizio anti-israeliano durato anni.” La dichiarazione definisce “false e offensive” le accuse di genocidio o apartheid mosse da Albanese contro Israele.

All’inizio dell’anno, l’amministrazione Trump ha cominciato ad arrestare e deportare docenti e studenti universitari americani che avevano partecipato a manifestazioni o attività politiche pro-palestinesi.

Il conflitto a Gaza

La guerra tra Israele e Hamas è iniziata il 7 ottobre 2023, quando miliziani guidati da Hamas hanno fatto irruzione in Israele uccidendo circa 1.200 persone, in gran parte civili, e prendendo in ostaggio 251 persone. La successiva campagna militare israeliana ha causato la morte di oltre 57.000 palestinesi, secondo il Ministero della Sanità di Gaza, che afferma che la maggior parte delle vittime sono donne e bambini, senza però specificare quanti fossero combattenti o civili. Dopo quasi 21 mesi di conflitto, che ha sfollato la stragrande maggioranza dei 2,3 milioni di abitanti di Gaza, secondo medici e operatori umanitari è ormai quasi impossibile garantire cure adeguate ai feriti gravi.

Dobbiamo fermare questo genocidio, il cui obiettivo a breve termine è completare la pulizia etnica della Palestina, traendone al contempo profitto grazie alla macchina di morte progettata per attuarlo”, ha scritto recentemente la Albanese su X. “Nessuno è al sicuro finché non lo siamo tutti.”

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