Nella notte italiana cena alla Casa Bianca tra il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu e il presidente degli Stati Uniti Donald Trump. Hamas “vuole” il cessate il fuoco a Gaza, ha detto il capo dell’amministrazione di Washington. Il premier dello Stato ebraico ha affermato che Israele e gli Stati Uniti sono “vicini a trovare diversi paesi” che accoglieranno i palestinesi che vorrebbero lasciare la Striscia.
Sul tema dei due stati Netanyahu ha dichiarato: “Penso che i palestinesi dovrebbero avere tutti i poteri per governarsi da soli, ma nessuno dei poteri per minacciarci e ciò significa che alcuni poteri, come la sicurezza generale, rimarranno sempre nelle nostre mani“. Parole arrivate dopo che era stato chiesto a Trump se sia possibile una soluzione a due Stati, ma il leader della Casa Bianca ha ceduto la parola all’ospite, affinché rispondesse. “Nessuno in Israele accetterà altro, perché non commettiamo un suicidio”, ha chiarito il primo ministro dello Stato ebraico.
Durante la cena Netanyahu ha consegnato a Trump la lettera inviata al Comitato del premio Nobel per candidarlo al premio Nobel per la pace. “Voglio esprimere apprezzamento e ammirazione da parte di Israele e del popolo ebraico nei confronti della sua leadership globale e per i suoi sforzi per garantire pace e sicurezza in molte regioni, in particolare in Medioriente”, ha affermato il premier di Gerusalemme.
Sul tema Iran il leader della Casa Bianca ha fatto sapere che il prossimo round di colloqui sul nucleare fra Washington e Teheran “è stato programmato”.
Netanyahu incontrerà oggi a Washington il vice presidente Usa, JD Vance, alla Blair House alle 9.15 ora locale, le 15.15 in Italia. Successivamente è in programma un incontro con il presidente della Camera dei rappresentanti degli Stati Uniti Mike Johnson al Campidoglio, per poi tornare alla Blair House per altri incontri. Alle 16 locali, le 22 in Italia, Netanyahu si recherà al Senato per incontrare il leader della maggioranza John Thune, il senatore democratico John Fetterman e altri senatori.
Beit Hanoun: 5 soldati israeliani uccisi e 14 feriti
Sul terreno intanto è di cinque soldati israeliani uccisi e altri 14 feriti il bilancio dell’esplosione di un ordigno lunedì sera a Beit Hanoun, nel nord di Gaza. Lo ha comunicato l’Idf. Secondo quanto ricostruito dalle forze di difesa israeliane, i soldati sono stati colpiti dall’esplosione dell’ordigno piazzato sul ciglio di una strada poco dopo le 22, mentre operavano a piedi e non erano a bordo di un veicolo. Tra i 14 feriti, due sono in gravi condizioni.
Secondo fonti mediche palestinesi, almeno 27 persone sono state uccise negli attacchi israeliani nella Striscia dall’alba. Nove persone sono state uccise durante un attacco con un drone israeliano che ha colpito una tenda che ospitava sfollati palestinesi nella zona di al-Mawasi, vicino alla città di Khan Younis, nel sud. Secondo quanto riportato dall’agenzia di stampa Wafa, che cita fonti mediche, due persone sono state uccise e altre sono rimaste ferite nei raid aerei israeliani nella zona di Hakr al-Jami’ a Deir erl-Balah. Almeno quattro palestinesi sarebbero stati invece uccisi nel campo profughi di Bureij, nella Striscia di Gaza centrale, dopo che gli aerei militari israeliani hanno bombardato una scuola che ospitava famiglie sfollate.