Il governo tedesco "non prevede di fornire ulteriore sostegno"

Migranti, il governo tedesco “non prevede di fornire ulteriore sostegno finanziario” alle ong che si occupano di soccorso nel Mediterraneo. Lo ha riferito a LaPresse il ministero degli Estri tedesco.

Dal 2022 circa due milioni all’anno

Nel 2022 il Bundestag aveva deciso di finanziare il soccorso marittimo civile con circa 2 milioni di euro all’anno fino al 2026. Il finanziamento delle ong sotto il precedente governo Scholz aveva suscitato polemiche in Italia ed era stato criticato anche in Germania, in particolare dalla Cdu, in quel momento all’opposizione. “Nel primo trimestre del 2025, il ministero degli Esteri ha erogato 900.000 euro di finanziamenti per progetti relativi al soccorso civile in mare. I finanziamenti sono stati destinati a organizzazioni come Sos Humanity, Sos Méditerranée, RESQSHIP, Sea Eye e Sant’Egidio. Nel 2024 le suddette organizzazioni non governative hanno ricevuto circa 2 milioni di euro di finanziamenti”, ha affermato il ministero degli Esteri, spiegando che “il governo federale non prevede di fornire ulteriore sostegno finanziario alle organizzazioni non governative coinvolte nel soccorso civile in mare”.

Cdu-Csu da sempre criticavano il finanziamento

L’Unione (Cdu-Csu) aveva sempre criticato il finanziamento, sostenendo, tra le altre cose, che i soccorritori in mare collaboravano di fatto con gruppi di trafficanti e favorivano l’immigrazione irregolare verso l’Europa. Due anni fa, Johann Wadephul, allora esperto di politica estera della Cdu e attuale ministro degli Esteri, chiese la fine di questo sostegno. “Di fatto, anche se involontariamente, le organizzazioni di soccorso stanno permettendo alle disumane bande di trafficanti di fare i loro affari”, dichiarò Wadephul nel 2023, sottolineando che “nessun denaro dei contribuenti tedeschi dovrebbe essere utilizzato per questo”. La decisione dello stop ai fondi alle Ong ha suscitato le reazioni da parte dell’opposizione. La deputata dei Verdi Jamila Schaefer ha duramente criticato i piani del governo Merz. Il taglio dei finanziamenti non porterà a una riduzione delle migrazioni, ma renderà le vie di fuga più pericolose, ha dichiarato l’esponente dei Gurenen, aggiungendo che il salvataggio in mare non è un lusso, ma un dovere umanitario. “Paghiamo i vigili del fuoco per salvare vite umane sulla terraferma. Non dovremmo nemmeno lasciare che le persone anneghino in mare”, ha affermato Schaefer.

Sos Humanity: “Stop indigna, persone lasciate morire”

“Come Sos Humanity non siamo sorpresi, ma siamo indignati che questo modesto sostegno di 2 milioni di euro all’anno alle organizzazioni di ricerca e soccorso sia stato prematuramente annullato dal nuovo governo federale tedesco. In questo modo, il governo tedesco ignora una decisione del parlamento federale tedesco del 2022, concordata per quattro anni fino al 2026”. Lo afferma a LaPresse Till Rummenhohl, direttore generale di Sos Humanity. “Ciò si inserisce nella tendenza europea di lasciare alla società civile il compito di salvare vite umane in mare e proteggere i diritti dei rifugiati nel Mediterraneo centrale – prosegue Rummenhohl -. Da dieci anni, le organizzazioni non governative colmano il vuoto lasciato dagli Stati europei in materia di salvataggio. Oltre 175.000 vite sono state salvate grazie agli sforzi impressionanti della società civile europea con 21 Ong di aiuti di emergenza che operano nel Mediterraneo centrale, 10 delle quali tedesche. Tuttavia, nello stesso periodo, più di 21.700 vite sono state perse su questa rotta migratoria mortale”.

“Ciò a cui assistiamo è che i migranti vengono continuamente lasciati morire. L’Ue ha finanziato le sue politiche di chiusura spendendo 242 milioni di euro in dieci anni per le cosiddette autorità libiche e tunisine che effettuano sistematicamente respingimenti illegali e commettono violazioni dei diritti umani. Ciò che ora serve è un programma europeo di ricerca e soccorso, nonché un sistema di soccorso sicuro e percorsi di migrazione legale per le persone in cerca di protezione”. Al momento, Sos Humanity non sta pianificando alcuna iniziativa per ripristinare i finanziamenti. “Il 2023 è stato il primo anno in cui abbiamo ricevuto fondi governativi e siamo riusciti a farcela per tutti gli anni precedenti, dalla nostra fondazione nel 2015, senza questo sostegno, che in ogni anno di finanziamento (2023, 2024 e il primo trimestre del 2025) ha rappresentato solo una piccola parte del nostro budget annuale”, ha sottolineato la ong tedesca.

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