Il premier spagnolo Pedro Sanchez ha chiesto “scusa” ai cittadini e ha annunciato una riorganizzazione della Commissione esecutiva federale del Psoe, dopo lo scandalo corruzione che ha travolto il numero 3 del partito, Santos Cerdan, il quale, secondo un rapporto della Guardia Civil, avrebbe “gestito” un giro di tangenti e commesso irregolarità nelle primarie del 2014 vinte da Sanchez.
“Chiedo scusa alla cittadinanza e ai militanti e simpatizzanti” del Psoe, ha detto il premier in conferenza stampa dalla sede del Psoe, affermando di non aver saputo nulla del rapporto della Guardia Civil fino ad oggi e di essere stato convinto “fino a questa mattina dell’integrità di Cerdan”. “Gli ho chiesto le dimissioni dall’incarico di segretario di organizzazione e la rinuncia all’incarico di deputato”, ha proseguito il leader, “il Psoe e io come segretario generale non avremmo dovuto fidarci di lui”.
“Purtroppo in questo mondo non esiste la corruzione zero ma sì deve esistere la tolleranza zero”, nei confronti della corruzione. Sanchez ha quindi annunciato che avvierà una “revisione esterna” dei conti del partito e una ristrutturazione della commissione esecutiva federale del Psoe.
Sanchez ha affermato di avere, come tutti, pregi e difetti ma di aver “sempre creduto e lavorato per una politica onesta” e per “la lotta alla corruzione”. Ha ammesso che per settimane e mesi sono circolati rumors su presunte indagini su Cerdan ma che fino ad oggi “non esisteva nessun indizio” che potesse dimostrate il suo coinvolgimento nel caso di corruzione noto come ‘caso Koldo’.
“Gli indizi sono gravi, molto gravi”, ha detto il premier affermando che ciò gli ha provocato “enorme indignazione e profonda tristezza” perché la condotta di pochi “danneggia un progetto politico in cui confidano in molti”. Il premier ha detto di aver parlato con Cerdan, con cui ha lavoratoe fianco a fianco dal 2014. “Mi ha dato le sue spiegazioni, ha difeso la sua innocenza. Io ho ascoltato ma non spetta a me giudicarle”, “lo farà la giustizia”, a me spetta il compito di prendere decisioni, ha detto Sanchez. “La delusione è grande e la risposta sarà categorica”, ha assicurato.
Sanchez esclude elezioni anticipate
Il premier spagnolo Pedro Sanchez, in conferenza stampa dalla sede del Psoe, ha escluso di convocare elezioni anticipate dopo lo scandalo che ha travolto il numero 3 del partito, Santos Cerdan, il quale, secondo un rapporto della Guardia Civil, avrebbe “gestito” un giro di tangenti e commesso irregolarità nelle primarie del 2014 vinte dallo stesso Sanchez. “Non ci saranno elezioni fino al 2027”, ha detto il premier rispondendo alle domande dei giornalisti. Sanchez ha quindi denunciato “un assedio contro il governo da parte dell’opposizione su una moltitudine di questioni” che, ha detto, “nulla hanno a che vedere con la realtà”. Questo governo quando “trova indizi sostanziali, “agisce”, ha rivendicato Sanchez affermando che mentre ci sono organizzazioni politiche che agiscono altre, in riferimento al Partito popolare, “tendono ad occultare” quello che succede.
Santos Cerdan rilascerà dichiarazioni spontanee davanti alla Corte Suprema
Il segretario di organizzazione del Psoe, Santos Cerdan, ovvero il numero 3 del partito di Pedro Sanchez, ha detto ai cronisti spagnoli che dichiarerà volontariamente davanti alla Corte Suprema dopo che in un rapporto redatto dall’Unità operativa centrale della Guardia Civil, sono emersi sospetti che abbia gestito e preso tangenti da imprese per l’assegnazione di appalti pubblici. L’indagine rientra nel cosiddetto ‘caso Koldo’ su una presunta trama di corruzione di cui avrebbero fatto parte l’ex ministro dei Trasporti socialista José Luis Abalos e il suo ex consigliere Koldo Garcia. Il giudice istruttore che si sta occupando del caso presso la Corte Suprema, Leopoldo Puente, ha offerto a Cerdan, di dichiarare volontariamente il 25 giugno dopo aver riscontrato nel rapporto dell’Uco della Guardia Civil “indizi consistenti” di possibili reati di associazione a delinquere e corruzione. Si parla di una dichiarazione “volontaria” in quanto Cerdan gode di immunità parlamentare essendo un deputato.
Sui principali media iberici sta trapelando il rapporto redatto dalla Uco della Guardia Civil che solleva sospetti gravi su Cerdan. In particolare, riferisce El Paìs, sembra che il numero 3 del Psoe avrebbe “gestito” una serie di “contropartite economiche” dal valore di almeno 620mila euro, pagate presumibilmente dalla società Acciona all’ex ministro dei Trasporti José Luis Abalos e al suo ex consigliere Koldo García.Inoltre sono emersi dettagli relativi alle primarie del Psoe del luglio 2014, vinte da Pedro Sanchez. Dal rapporto, riferisce El Paìs, emerge che Cerdan ordinò a Koldo García di mettere irregolarmente due schede in un’urna elettorale e Garcia eseguì immediatamente l’ordine.