Ridotta la pena a 50 anni di reclusione: ora hanno diritto alla libertà condizionale. Lyle ed Erik erano statti condannati nel 1996 per l'omicidio dei genitori
I fratelli Menendez, Erik e Lyle, avranno una nuova possibilità di tornare in libertà dopo 35 anni di carcere per l’omicidio dei loro genitori.
Il giudice della Corte Superiore della Contea di Los Angeles Michael Jesic ha ridotto la pena dei fratelli da ergastolo senza possibilità di libertà condizionale a 50 anni di reclusione. Ora hanno diritto alla libertà condizionale in base alla legge californiana sui giovani autori di reati, poiché hanno commesso il crimine quando avevano meno di 26 anni. La commissione statale per la libertà condizionale deve ancora decidere se rilasciarli dal carcere.
Cosa hanno fatto i fratelli Menendez
I fratelli sono stati condannati nel 1996 per l’omicidio del padre, Jose Menendez, un potente dirigente discografico, e della madre, Kitty Menendez, nella loro casa di Beverly Hills nel 1989. All’epoca i fratelli avevano 18 e 21 anni. Mentre gli avvocati della difesa hanno sostenuto che i fratelli hanno agito per legittima difesa dopo anni di abusi sessuali da parte del padre, i pubblici ministeri hanno affermato che i fratelli hanno ucciso i genitori per un’eredità multimilionaria.
Gli omicidi a colpi di fucile di Jose e Kitty Menendez sconvolsero gli Stati Uniti anche per la loro brutalità. Fu il figlio Lyle Menendez a chiamare il 911, con i fratelli che inizialmente affermarono di ritenere il crimine legato alla mafia o agli affari del padre. Lyle Menendez frequentava l’Università di Princeton e suo fratello minore Erik era una stella del tennis. I due furono successivamente arrestati, accusati e condannati per la morte dei genitori.
Il caso dei fratelli Menendez in tv
All’epoca del delitto di Jose e Kitty Menendez, sulla scia del processo a O.J. Simpson, la nazione era affamata di programmi televisivi sui crimini reali. Il primo processo ai fratelli è stato uno dei primi ad essere quasi interamente trasmesso su Court TV. Ha dato vita a documentari, speciali televisivi e fiction.
La serie Netflix “Monsters: Lyle and Erik Menendez Story” e il documentario “The Menendez Brothers”, uscito nell’autunno del 2024, hanno contribuito a riportare l’attenzione sul caso. Gli avvocati dei fratelli si sono rivolti ai familiari e a coloro che conoscevano i fratelli sin dalla loro condanna per testimoniare sul loro carattere e sulla loro riabilitazione in carcere davanti al giudice Michael Jesic della Corte Superiore della Contea di Los Angeles.
La famiglia Menendez ha sostenuto i fratelli e chiesto il loro rilascio sin dall’inizio del processo di revisione della sentenza, lo scorso autunno. I pubblici ministeri, che si sono opposti alla revisione della sentenza, non hanno chiamato alcun testimone. Hanno sostenuto che i fratelli non si sono assunti la piena responsabilità dei loro crimini.
I fratelli Menedez e la revisione del processo
Erik e Lyle Menendez sono apparsi in videocollegamento per leggere le loro dichiarazioni alla corte. “Non meritavate quello che vi ho fatto, ma mi ispirate a fare meglio”, ha detto Erik Menendez rivolgendosi alla sua famiglia. Il giudice Jesic ha emesso la sua decisione subito dopo che i fratelli hanno parlato, concedendo loro una nuova pena da 50 anni all’ergastolo. E ora i due fratelli Menendez hanno immediatamente diritto alla libertà condizionale in base alla legge californiana sui giovani autori di reati poiché hanno commesso il crimine all’età di 18 e 21 anni, entrambi sotto i 26 anni.
E’ già stata fissata un’udienza davanti alla commissione statale che deve valutare l’idoneità al rilascio di un detenuto: sarà il 13 giugno in seguito a una richiesta di clemenza presentata al governatore Gavin Newsom. Non è ancora chiaro se questa sarà l’udienza formale per la libertà vigilata o se ne verrà fissata un’altra.
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