Ieri la decisione di Tel Aviv di occupare militarmente la Striscia. Smotrich: "La popolazione sarà concentrata a sud dell'asse di Morag"

IN AGGIORNAMENTO – Ieri l’annuncio di Israele sull’espansione delle operazioni militari massicce a Gaza, tensioni anche con lo Yemen. I tank si sono avvicinati alla Striscia dove prevedono una occupazione militare massiccia, fatta eccezione per le aree dove si presume ci siano ostaggi, con uno ‘spostamento’ della popolazione, da molti definito una deportazione dei palestinesi. Israele ha anche attaccato lo Yemen.

Trump: “Houthi non combatteranno più”

Gli Houthi hanno annunciato che “non vogliono più combattere”. Lo ha detto Donald Trump parlando nello Studio Ovale.  Con gli Houthi “non c’è un accordo”, ma loro “ci hanno detto non bombardateci più e noi non attaccheremo più le navi”. 

Houthi: “Israele ha varcato la linea rossa, si aspetti risposte”

Israele “ha superato le linee rosse e ora deve aspettarsi una reazione da parte degli yemeniti”. È quanto ha detto Muhammad Al-Bakhiti, membro dell’ufficio politico degli Houthi, dopo che Israele ha attaccato l’aeroporto di Sanaa, in Yemen. Lo riporta l’agenzia di stampa iraniana Tasnim. Al-Bakhiti ha condannato l’attacco israeliano. Tasnim cita inoltre un altro leader degli Houthi, Hizam al-Assad, che ha detto che gli attacchi contro Israele “continueranno fino a quando la guerra (a Gaza ndr.) non cesserà e l’assedio sulla Striscia non sarà revocato”. 

Aerei israeliani colpiscono l’aeroporto di Sanaa

Aerei da combattimento dell’aeronautica militare israeliana stanno attualmente colpendo l’aeroporto internazionale di Sanaa, nella capitale dello Yemen, controllata dagli Houthi. Si segnalano esplosioni nella zona dell’aeroporto. Lo riporta il Times of Israel citando media locali. L’Idf aveva diramato un avvertimento di evacuazione prima dell’attacco.

Smotrich: “Gaza sarà completamente distrutta”

“Penso che entro pochi mesi sarà possibile dichiarare ‘abbiamo vinto'”. Lo ha detto il ministro delle Finanze israeliano, Bezalel Smotrich, intervenendo a una conferenza, aggiungendo che “Gaza sarà completamente distrutta, i suoi cittadini saranno concentrati a sud dell’asse Morag e da lì partiranno in gran numero verso Paesi terzi”. Lo riferisce Channel 12. Ynet aggiunge che, alla domanda su come sarà la Striscia di Gaza tra sei mesi, Smotrich ha risposto: “Non ci sarà più Hamas come entità funzionante, né militare, né civile, né governativa. Non ci sarà alcun organismo in grado di pagare gli stipendi o di gestire alcunché. L’intera popolazione sarà concentrata a sud dell’asse di Morag in uno spazio completamente sterile, dove non ci sarà Hamas”.

Yemen: “Risponderemo all’attacco sionista”

“L’attacco sionista-americano al porto Hodeidah e alla fabbrica di cemento di Bagjal è un crimine efferato che non passerà inosservato. Il sangue dei civili e dei lavoratori sarà il carburante per una risposta imminente, dolorosa e sorprendente”. Lo ha scritto su X, Hizam al-Asad, alto esponente degli Houthi.

“Continueremo a sostenere Gaza con fede e determinazione, e colpiremo il nemico nel profondo e ne ostacoleremo i movimenti fino a quando l’aggressione non cesserà e l’assedio non sarà revocato”, ha aggiunto. 

Israele avvisa lo Yemen: evacuare immediatamente aeroporto Sanaa

L’esercito israeliano (Idf) ha emesso un avviso insolito per lo Yemen, chiedendo l’evacuazione urgente dell’aeroporto internazionale di Sanaa. L’avviso giunge dopo che ieri sera l’Idf ha colpito obiettivi Houthi in Yemen, in risposta a ripetuti attacchi missilistici e con droni del gruppo contro Israele, l’ultimo dei quali ha preso di mira domenica l’aeroporto Ben Gurion di Tel Aviv. “Vi invitiamo a evacuare immediatamente l’area dell’aeroporto e ad avvertire tutte le persone nelle vicinanze della necessità di evacuare immediatamente questa zona”, ha fatto sapere in un post su X il portavoce in lingua araba dell’Idf. 

Cina contraria alle operazioni militari israeliane a Gaza

La Cina si è detta “molto preoccupata” per l’attuale situazione tra Palestina e Israele”. Lo ha affermato il portavoce del ministero degli Esteri Lin Jian, aggiungendo che Pechino “si oppone alle azioni militari in corso di Israele a Gaza” e spera “che tutte le parti attuino costantemente ed efficacemente l’accordo di cessate il fuoco”. 

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