Ucraina, Trump: “C’è un odio enorme tra Putin e Zelensky, forse la pace è impossibile”

Ucraina, Trump: “C’è un odio enorme tra Putin e Zelensky, forse la pace è impossibile”
FILE – Former President Donald Trump meets with Ukrainian President Volodymyr Zelenskyy at Trump Tower, on Sept. 27, 2024, in New York. (AP Photo/Julia Demaree Nikhinson, File)

Il leader di Kiev: “Non garantiamo sicurezza leader 9 maggio”. La replica del presidente russo: “Riconciliazione inevitabile”

Le celebrazioni del 9 maggio per il Giorno della Vittoria e la proposta russa di un cessate il fuoco hanno acceso un duro confronto tra Mosca e Kiev. Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha dichiarato di non poter garantire la sicurezza dei leader stranieri che parteciperanno alla parata a Mosca, scatenando la reazione del Cremlino, che ha parlato di “provocazioni” e “minacce dirette”.

Nel frattempo, l’Ucraina piange la morte dell’attore teatrale Maksym Kovtun, ucciso in prima linea. A darne notizia è stato il Teatro accademico giovanile di Dnipro, di cui Kovtun era membro prima di arruolarsi nelle Forze armate.

Trump: “Odio enorme tra le parti, forse pace è impossibile”

“Forse non funzionerà nulla, forse è semplicemente impossibile. Bisogna capire che qui (tra l’Ucraina e la Russia, ndr) c’è un odio enorme”. Lo ha detto il presidente degli Stati Uniti Donald Trump in un’intervista rilasciata al programma ‘Meet the Press’ della Nbc News, alla domanda su un possibile accordo di pace. “Arriverà un momento in cui dirò: ‘Va bene, vai avanti, continua a fare lo stupido.’ A volte ci sono vicino, e poi succede qualcosa di positivo”, ha aggiunto. Sull’accordo sui minerali firmato tra Kiev e Washington Trump ha sottolineato: “Penso che ci siamo avvicinati a una parte, anche se forse non così tanto all’altra. Vedremo. Non vorrei specificare a quale parte siamo più vicini in questo momento. Ma abbiamo raggiunto un accordo che è vantaggioso per gli americani”.

Nyt, sistema difesa Patriot sarà spostato da Israele in Ucraina

Quattro attuali ed ex funzionari statunitensi hanno rivelato al New York Times che un sistema di difesa aerea Patriot, originariamente dispiegato in Israele, verrà inviato in Ucraina dopo essere stato riparato. Nel frattempo, gli alleati occidentali di Kiev stanno discutendo la logistica della fornitura di un altro sistema di difesa da parte della Germania o della Grecia. Sommando il ‘sistema israeliano’ e l’altro proveniente dalla Germania o dalla Grecia, l’Ucraina avrà in totale 10 sistemi Patriot. Secondo due funzionari americani, il sistema Patriot che arriverà da Israele è un modello più vecchio. Si prevede che la consegna in Ucraina avverrà entro l’estate di quest’anno. 

Putin: “Riconciliarci con popolo ucraino sarà inevitabile”

“La riconciliazione con il popolo ucraino è inevitabile, ma è solo questione di tempo”. Lo ha affermato il presidente russo Vladimir Putin, come riporta Interfax. “Mi sembra che sia inevitabile. Nonostante tutta la tragedia che stiamo vivendo ora.È solo questione di tempo”, ha detto in un’intervista nel documentario ‘Russia. Cremlino. Putin. 25 anni’ sui suoi 25 anni al potere.

Xi Jinping a Mosca tra il 7 e il 10 maggio

Il presidente della Repubblica Popolare Cinese Xi Jinping andrà in visita ufficiale in Russia dal 7 al 10 maggio su invito del presidente Vladimir Putin e parteciperà alle celebrazioni ufficiali per l’80° anniversario della Vittoria nella Grande Guerra Patriottica. Lo riferisce il Cremlino. “I colloqui bilaterali che si terranno durante la visita verteranno sugli aspetti fondamentali dell’ulteriore avanzamento delle relazioni di partenariato globale e cooperazione strategica tra Russia e Cina, nonché sulle questioni urgenti all’ordine del giorno internazionale e regionale. Inoltre, i due leader firmeranno una serie di documenti bilaterali intergovernativi e interministeriali”, si legge nella nota diffusa per l’annuncio. 

Le parole di Zelensky sul 9 maggio

“Non possiamo essere ritenuti responsabili di ciò che accade sul territorio della Federazione Russa. Tocca a Mosca garantire la sicurezza, non offriremo alcuna garanzia”, ha affermato Zelensky in riferimento ai leader stranieri attesi a Mosca per la parata. Il presidente ucraino ha anche respinto la proposta del presidente russo Vladimir Putin di una tregua simbolica dal 7 al 9 maggio, definendola “un gesto teatrale” volto a dare l’illusione che la Russia stia emergendo dall’isolamento internazionale.

Zelensky ha quindi rilanciato la proposta di una tregua di almeno 30 giorni, e ha colto l’occasione per tornare sul recente incontro in Vaticano con il presidente degli Stati Uniti Donald Trump: “È stato uno dei migliori incontri avuti con il tycoon. Ora Trump vede le cose un po’ diversamente”.

La reazione di Mosca

La risposta russa non si è fatta attendere. Dmitry Medvedev, vicepresidente del Consiglio di sicurezza, ha lanciato un duro monito: “Zelensky deve capire che nel caso di una vera provocazione nel Giorno della Vittoria, nessuno può garantire che Kiev arriverà al 10 maggio”. Maria Zakharova, portavoce del ministero degli Esteri, ha accusato Zelensky di aver rifiutato una tregua in occasione dell’80° anniversario della vittoria, definendo le sue parole “una minaccia diretta” ai leader stranieri presenti alla parata. Il Cremlino ha rincarato la dose, affermando che il rifiuto ucraino “dimostra chiaramente che la base ideologica dell’attuale regime di Kiev è il neonazismo”. Secondo il portavoce Dmitry Peskov, la proposta russa era “un test per valutare la preparazione dell’Ucraina a una pace sostenibile”, e ora ci si aspetta “azioni concrete di de-escalation da parte di Kiev”.

Sul campo, proseguono i massicci attacchi russi contro obiettivi civili in Ucraina. A Kharkiv, almeno una persona è rimasta uccisa e quasi cinquanta ferite. Kiev denuncia l’uso di droni armati con testate termobariche, capaci di generare onde d’urto e nubi ad alta temperatura devastanti per la popolazione civile. Sul fronte militare, le forze ucraine hanno ottenuto un successo senza precedenti: per la prima volta, un jet russo Su-30 è stato abbattuto da un drone navale. Secondo l’intelligence Ucraina, il velivolo è stato colpito vicino a Novorossijsk da un missile lanciato dalla piattaforma senza pilota Magura V5. “È la prima distruzione al mondo di un aereo da combattimento da parte di un drone marittimo”, hanno dichiarato i servizi segreti di Kiev.

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