Sei feriti, voli cancellati e scalo nel caos. I sistemi di difesa non hanno funzionato. Netanyahu: "Risponderemo, non finisce qui"
Un missile proveniente dallo Yemen ha colpito l’area del Terminal 3 dell’aeroporto Ben Gurion di Tel Aviv e altri razzi sono stati lanciati verso il centro del Paese. Gli Houthi hanno rivendicato l’attacco. Netanyahu: “Non finisce qui, risponderemo”. L’esercito ha cercato di intercettare il missile balistico utilizzando i sistemi Arrow 3 e Thaad, ma i tentativi di difesa sono falliti. Nel Paese trasporto aereo nel caos. Molte compagnie fermano i loro voli per Israele.
Houthi minacciano nuovi attacchi contro aeroporti Israele
I ribelli Houthi nello Yemen hanno minacciato di imporre un “blocco aereo totale” a Israele, trasformando gli aeroporti israeliani in bersagli, dopo l’attacco di questa mattina all’aeroporto Ben Gurion di Tel Aviv. “Le forze yemenite invitano tutte le compagnie aeree internazionali a tenere in considerazione quanto affermato in questa dichiarazione, dal momento del suo annuncio e della sua pubblicazione, e a cancellare tutti i voli verso gli aeroporti nemici, al fine di garantire la sicurezza dei loro aerei e dei passeggeri”, si legge in una dichiarazione degli Houthi. Lo riporta Ynet.
Idf: “Missile Houthi caduto per malfunzionamento intercettore”
Un’indagine dell’aeronautica militare israeliana sulla mancata intercettazione di questa mattina di un missile balistico lanciato dagli Houthi ha scoperto che probabilmente si è verificato un malfunzionamento tecnico dell’intercettore israeliano. “I primi risultati indicano che non è stata riscontrata alcuna anomalia nel processo di identificazione, nel funzionamento dei sistemi di intercettazione e nell’allerta per il fronte interno”, afferma l’esercito. È probabile quindi che si sia verificato un “piccolo malfunzionamento tecnico” nell’intercettore Arrow lanciato contro il missile proveniente dallo Yemen. Lo riporta il Times of Israel. Anche il sistema di difesa statunitense Thaad schierato in Israele ha tentato di colpire il missile Houthi, ma il suo intercettore ha mancato il bersaglio.
Iran: “Risponderemo se attaccati da Usa o Israele”
Il ministro della Difesa iraniano Aziz Nasirzadeh ha avvertito che Teheran “reagirà con la forza” se attaccata dagli Stati Uniti o da Israele. “Se venissimo attaccati e ci venisse imposta la guerra, risponderemmo con forza e colpiremmo le basi e gli interessi del nemico”, ha detto, “non abbiamo alcuna ostilità verso i nostri vicini, ma le basi americane sono un bersaglio per noi se venissimo attaccati”. Nasirzadeh ha parlato durante la presentazione di un nuovo missile chiamato ‘Qassem Basir’ e ha affermato che è “resistente alla guerra elettronica e può eludere i sistemi missilistici antibalistici”. Ha poi aggiunto che il missile è stato “creato sulla base dell’esperienza acquisita durante le due operazioni ‘True Promise’ (gli attacchi contro Israele, LBA)”. Lo riporta Ynet.
Israele: “Iran è responsabile di attacchi Houthi”
“Oggi c’è stato un altro attacco missilistico degli Houthi contro Israele. Questa volta sono rimasti feriti diversi civili. Gli Houthi, che si trovano a quasi 2.000 chilometri da Israele, stanno sparando contro Israele senza alcuna provocazione e stanno attaccando non solo Israele, ma anche le rotte marittime internazionali”. È quanto scrive il ministero degli Esteri israeliano in un post sul social X, facendo riferimento al missile che ha colpito l’aeroporto Ben Gurion di Tel Aviv. “Gli attacchi degli Houthi sono attacchi iraniani: l’Iran li usa come proxy per diffondere il terrore e minare l’ordine regionale e globale”, ha aggiunto, “gli Houthi sono il braccio armato, la testa è l’Iran. Il mondo deve ritenere l’Iran responsabile di questi attacchi”.
Netanyahu: “Iran dietro ad attacco Houthi, Israele risponderà”
“Gli attacchi degli Houthi provengono dall’Iran. Israele risponderà all’attacco degli Houthi contro il nostro aeroporto principale nel momento e nel luogo che sceglieremo, contro i loro padroni terroristi iraniani”. È quanto scrive in un post sul social X il presidente isreaeliano Benjamin Netanyahu, dopo l’attacco di questa mattina all’aeroporto Ben Gurion di Tel Aviv.
Papamobile diventa mini clinica mobile per bambini di Gaza
Prima della sua morte Papa Francesco ha chiesto alla Caritas Gerusalemme che la papamobile venga trasformata in una piccola clinica mobile per i bambini di Gaza. Lo riporta il Sir, secondo cui l’auto è stata messa a disposizione della Caritas gerosolimitana che la sta già allestendo con l’aiuto di Caritas Svezia. Il veicolo sarà gestito da un autista e da medici. Al suo interno si troveranno attrezzature per la diagnosi, l’esame e il trattamento, tra cui test rapidi per le infezioni, kit di sutura, siringhe e aghi, fornitura di ossigeno, vaccini e un frigorifero per i medicinali. Quando il corridoio umanitario verso Gaza riaprirà, sarà pronto a fornire assistenza sanitaria di base ai bambini di Gaza. “Questo veicolo rappresenta l’amore, la cura e la vicinanza dimostrati da Sua Santità per i più vulnerabili, che ha espresso durante tutta la crisi”, ha detto al Sir Anton Asfar, segretario generale di Caritas Gerusalemme, che rilancia un forte appello per “un cessate il fuoco immediato e duraturo. Il nostro lavoro a Gaza è una testimonianza del nostro impegno incrollabile per la salute e il benessere della comunità, anche nelle condizioni più difficili”.
Oltre 20 voli cancellati oggi a Tel Aviv dopo missile Houthi
Oltre 20 voli sono stati cancellati oggi a seguito dell’attacco missilistico lanciato dagli Houthi contro l’aeroporto Ben Gurion di Tel Aviv. Lo riporta la testata Walla. Alcune compagnie aeree cancelleranno i voli anche per i prossimi due o tre giorni. British Airways ha annunciato la sospensione di tutti i voli da e per Tel Aviv fino al 7 maggio. Air India ha annunciato la sospensione dei voli fino al 6 maggio. Anche il gruppo Lufthansa, che comprende Austrian Airlines, Swiss, Brussels Airlines ed Eurowings, ha sospeso i voli fino al 6 maggio.
Netanyhau: “Agiremo contro Houthi come fatto in passato”
Riguardo ai ribelli Houthi dello Yemen, che questa mattina hanno colpito l’aeroporto Ben Gurion di Tel Aviv con un missile, il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu afferma che Israele interverrà contro il gruppo. “Abbiamo operato contro di loro in passato e agiremo in futuro“, ha affermato in un video pubblicato sui social, “ci saranno dei botti”.
Sistemi Arrow e Thaad hanno fallito contro missile Houthi
Fonti della difesa israeliano hanno riferito al Times of Israel che né il sistema di difesa aerea a lungo raggio Arrow dell’aeronautica militare israeliana né il sistema americano Thaad sono riusciti a intercettare il missile Houthi che ha colpito l’aeroporto Ben Gurion a Tel Aviv. L’esercito israeliano (Idf) ha affermato di aver tentato più volte di abbattere il missile, che alla fine è atterrato all’interno del perimetro dello scalo. Gli Stati Uniti hanno inviato il Thaad in Israele lo scorso anno, nel contesto delle tensioni con l’Iran.
Hamas elogia gli Houthi
Il portavoce delle Brigate Al-Qassam, il braccio armato di Hamas, Abu Obeida, ha elogiato i ribelli Houthi dello Yemen per il loro attacco missilistico sull’aeroporto Ben Gurion di Tel Aviv, in Israele. Lo riporta Al Jazeera. “Gloria allo Yemen, figlio della Palestina, che continua a sfidare le forze più potenti dell’ingiustizia e rifiuta di cedere nonostante l’aggressione di cui è oggetto, che sta intensificando i suoi attacchi al cuore dell’entità sionista, aggirando i sistemi più avanzati al mondo”, ha affermato Abu Obeida.
Netanyahu sentirà vertici militari
Il primo ministro Benjamin Netanyahu terrà una riunione telefonica con il ministro della Difesa Israel Katz e altri alti funzionari della difesa dopo che gli Houthi nello Yemen hanno colpito l’aeroporto Ben Gurion con un missile balistico, secondo quanto riferito da un funzionario israeliano. La riunione, prevista per le 15 (le 14 in Italia), esaminerà le possibili risposte, tra cui un attacco diretto israeliano contro obiettivi degli Houthi nello Yemen. Alle 19 (20 ora italiana) Netanyahu convocherà di persona il suo gabinetto di sicurezza per discutere l’espansione della campagna militare a Gaza, i combattimenti in Siria, l’attacco degli Houthi e altro ancora.
Il bilancio dell’attacco Houthi è di 6 feriti
Sale a 6 il bilancio delle persone rimaste ferite nell’attacco missilistico degli Houthi all’aeroporto Ben Gurion. Lo riporta il Times of Israel, citando un aggiornamento di Magen David Adom. Tra queste vi sono un uomo sulla cinquantina in condizioni da buone a moderate con traumi agli arti e due donne, di 54 e 38 anni, in buone condizioni, colpite dall’onda d’urto.Un uomo di 64 anni è rimasto leggermente ferito dopo essere stato colpito da un oggetto volato dal luogo dell’impatto, mentre altre due donne, di 22 e 34 anni, sono rimaste leggermente ferite mentre correvano verso un riparo, secondo quanto riferito dal MDA. Altre due persone sono state curate per ansia acuta. I feriti sono stati trasportati in ospedali nel centro di Israele.
Colpito aeroporto Ben Gurion
Il missile balistico lanciato dagli Houthi sostenuti dall’Iran nello Yemen è caduto nella zona dell’aeroporto Ben Gurion. Lo riferisce l’Idf, che afferma di aver lanciato intercettori contro il missile degli Houthi e sta indagando sull’impatto all’aeroporto, secondo quanto riporta il Times of Israel. Non ci sono segnalazioni immediate di feriti.
Katz: “Colpiremo 7 volte chiunque ci attacchi”
Il ministro della Difesa israeliano Israel Katz, in una breve dichiarazione rilasciata dopo l’attacco missilistico degli Houthi all’aeroporto Ben Gurion, ha affermato: “Chiunque ci danneggi, sarà punito sette volte tanto”. Lo riporta il Times of Israel.
Le immagini delle persone che si mettono al riparo a Tel Aviv
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