Il segretario della Cgil ha parlato a margine del corteo del Primo maggio a Roma

Presunto accordo di pace Trump-Zelensky? Secondo me a Trump interessano più le terre rare che la pace”. Così il segretario della Cgil Maurizio Landini, commentando gli sviluppi sulla guerra in Ucraina a margine del corteo per il primo maggio a Roma. “Il tema è quello di fermare tutti i bombardamenti – continua Landini – perché fare la pace non è investire sulle armi”, secondo cui “più armi hai, più i paesi si armano ed è più facile che si prosegua con la guerra”. Per il segretario della Cgil “la questione della pace, per il movimento dei lavoratori, è fondamentale perché senza pace non c’è né lavoro sicuro, né libertà“, denunciando che il peso maggiore della guerra è sulle spalle dei lavoratori dipendenti. “Per fare la pace bisogna fare le trattative – conclude Landini – bisogna avere la volontà di farla seriamente, cosa che si sta vedendo con difficoltà”.

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