Peskov sostiene che la mancata risposta è una "manipolazione"

Kiev non ha dato alcuna risposta al cessate il fuoco annunciato dal presidente russo Vladimir Putin dall’8 al 10 maggio e non è chiaro se le forze ucraine aderiranno o meno. Lo ha dichiarato ai giornalisti il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, come riportano le agenzie di stampa russe. “È stato il presidente Putin a mostrare un gesto di buona volontà e ieri ha annunciato che un cessate il fuoco temporaneo in occasione del Giorno della Vittoria. Non abbiamo ricevuto alcuna reazione dal regime di Kiev. Ed è difficile capire se il regime di Kiev intenda aderirvi o meno”, ha affermato Peskov. 

È una “manipolazione” non dare una risposta diretta all’iniziativa del presidente Putin, “è più che una manipolazione” ha detto ancora Peskov. Lo riporta l’agenzia di stampa russa Interfax.

Non abbiamo ricevuto alcuna reazione dal regime di Kiev. Ed è difficile capire se il regime di Kiev intenda aderire o meno”, ha detto Peskov, “continuiamo ad aspettarci che questa iniziativa di pace di Putin riceva una valutazione, perché non abbiamo sentito alcuna valutazione al riguardo dalle capitali europee, né dall’Ucraina”. 

 “Effettivamente, ci sono questioni giuridiche relative alla legittimità. Ma in questo caso gli interessi di avviare un processo di risoluzione pacifica sono al di sopra di tutto. La prima cosa è avviare questo processo di negoziazione, tutto il resto è secondario”, ha detto Peskov parlando della disponibilità della Russia a negoziare con l’Ucraina.

Medvedev
Russian Security Council Deputy Chairman and the head of the United Russia party Dmitry Medvedev in St. Petersburg, Russia, Friday, Jan. 31, 2025. (Ekaterina Shtukina, Sputnik, Pool Photo via AP)

Medvedev: “Zelensky farà una fine molto triste”

Il vicepresidente del Consiglio di sicurezza russo Dmitry Medvedev ha criticato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky per aver lodato il capo del Servizio di intelligence di Kiev dopo “l’eliminazione di alcuni membri dell’alto comando delle forze armate russe”. Zelensky faceva probabilmente riferimento al generale russo Yaroslav Moskalik, ucciso venerdì 25 aprile nell’esplosione di un’auto nella regione di Mosca. “Quando il capo di uno Stato, anche se particolare come l’Ucraina, è un tipo patologico come questo personaggio Zelensky e si vanta di cose del genere, significa solo una cosa: che alla fine anche lui finirà in modo molto triste”, ha detto Medvedev, rispondendo alle domande dei partecipanti alla maratona tv ‘Knowledge. First’. Lo riporta l’agenzia Tass.

Attacco con droni su Kiev in Ucraina

Una donna è rimasta ferita nel distretto di Desnianskyi a Kiev durante un attacco con i droni che hanno provocato la caduta di detriti dagli edifici. Il sindaco di Kiev, Vitali Klitschko, lo ha dichiarato in un post su Telegram come riporta Ukrinform. “Secondo i medici, una donna è rimasta ferita nel distretto di Desnianskyi”, ha scritto, aggiungendo che la vittima è stata soccorsa dai sanitari sul posto. Klitschko ha fatto sapere che un edificio di tre piani nella zona è stato distrutto da un incendio causato dalla caduta di detriti. 

Tajani: “Cessate il fuoco di 3 giorni non può essere la risposta della Russia agli Usa”

Una tregua di tre giorni “non significa nulla, o si arriva a un cessate il fuoco” o altrimenti una tregua di 72 ore “che poi viene violata in 200 casi non ha significato”, “non può essere questa la risposta che la Russia dà alla proposta americana, che va in tutt’altra direzione e che noi sosteniamo”. Lo ha detto il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani, in un punto stampa al Congresso del Ppe a Valencia, rispetto alla tregua annunciata ieri dal presidente russo Vladimir Putin dall’8 al 10 maggio.

Rubio: “Senza proposte concrete Mosca-Kiev fermiamo la nostra mediazione”

In serata, poi, è tornato a parlare del conflitto il segretario di Stato americano, Marco Rubio, nuovamente minacciando il ritiro degli Stati Uniti dalle trattative per la pace se Mosca e Kiev non presenteranno proposte concrete. “Siamo ora in un momento in cui entrambe le parti devono presentare proposte concrete su come porre fine a questo conflitto. Come procedere da qui in poi è una decisione che spetta ora al presidente. Se non ci saranno progressi, faremo un passo indietro come mediatori“, ha detto Rubio, secondo un messaggio trasmesso dalla portavoce del Dipartimento di Stato Tammy Bruce

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