Nella struttura solo qualche vetro rotto. Celle di isolamento non in funzione

Qualche danneggiamento ed alcuni vetri rotti si sono registrati nei giorni scorsi all’interno del cpr di Gjader, in Albania. Lo apprende LaPresse da fonti qualificate. All’interno della struttura sono ospitati una quarantina di migranti, e la situazione è sotto controllo. Non risulta invece ancora operativo il “mini-carcere” presente all’interno dell’hub, sebbene alcuni siti di informazione albanesi sostengano che in seguito alle proteste 10 degli immigrati sarebbero stati trasferiti nelle celle all’interno del campo.

Intanto il governo incassa con soddisfazione la mossa di Bruxelles sulla lista dei paesi sicuri. “Accolgo con grande soddisfazione la proposta di lista Ue Paesi sicuri di origine presentata dalla Commissione europea e che ricomprende, tra gli altri, anche Bangladesh, Egitto e Tunisia”.,dichiara in una nota la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, aggiungendo: “Ritengo altrettanto positiva la proposta di anticipare l’entrata in vigore di alcune componenti del Patto Migrazione e Asilo, in particolare la possibilità di designare Paesi sicuri di origine con eccezioni territoriali e per determinate categorie e di applicare il criterio del 20%. Si tratta infatti di fattispecie che consentono di attivare le procedure accelerate di frontiera ai Migranti che arrivano da determinate Nazioni, come previsto dal Protocollo Italia-Albania”. 

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