Resta in carcere Ekrem Imamoglu. Oltre 320 persone arrestate durante le proteste nel Paese

Confermato dai giudici l’arresto del sindaco di Istanbul e rivale politico del presidente turco Recep Tayyip Erdogan. I giudici hanno ordinato per il primo cittadino il carcere, in attesa dell’esito del processo per corruzione. Il sindaco Ekrem Imamoglu è stato arrestato in un blitz nella sua residenza all’inizio della settimana, scatenando un’ondata di manifestazioni di piazza nel Paese. La sua detenzione è considerata dalle opposizioni come una mossa politica per eliminare un importante concorrente dalla prossime elezioni presidenziale.

 

Oltre 320 arresti nella notte durante proteste 

Sono almeno 323 le persone arrestate nella notte a Istanbul durante le proteste per l’arresto del sindaco Imamoglu. Lo rende noto su X il ministro turco della Difesa, Ali Yerlikaya. “Non sarà ammessa alcuna iniziativa che danneggi l’ordine pubblico!” afferma il ministro. Durante le manifestazioni a Saraçhane, “è stato lanciato dell’acido contro uno dei nostri agenti di polizia”, aggiunge in un secondo post. “Lo sottolineo ancora una volta: non permetteremo mai vandalismi o minacce alla pace e alla sicurezza della nostra nazione”, conclude. 

Sindaco Istanbul dopo l’arresto: “Non mi piegherò mai”

“Io tiro dritto, non mi piegherò mai”. Così il sindaco di Istanbul Ekrem Imamoglu, in un messaggio su X dopo che è stato confermato il suo arresto per corruzione.”La paura non ha alcun beneficio nella morte! Ecco come verrai sconfitto! Ecco come verrai sconfitto. Sarete sconfitti dalla nostra rettitudine, dal nostro coraggio, dalla nostra modestia, dal nostro volto sorridente! Mia cara nazione; Non essere mai triste, non essere mai scoraggiato, non perdere mai la speranza”, scrive.

“Mano nella mano, estirperemo questo colpo, questa macchia nera sulla nostra democrazia. È vicino il giorno in cui le persone che gestiscono questo processo saranno ritenute responsabili davanti all’Onnipotente Creatore, sia in questo mondo che nell’aldilà. Invito i miei 86 milioni di cittadini a correre alle urne e ad annunciare al mondo intero la loro lotta per la democrazia e la giustizia. Tutto andrà alla grande…”, ha aggiunto. 

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