Valgono 26 miliardi di euro, entreranno in vigore a partire dal primo aprile. Von der Leyen: "Contromisure forti ma proporzionate"

La Commissione europea ha annunciato il lancio di “contromisure rapide e proporzionate sulle importazioni Usa nell’Ue”, in risposta all’imposizione dei dazi voluti dal presidente americano Donald Trump sulle importazioni di acciaio e alluminio, che definisce “nuovi e ingiustificati“. “La Commissione deplora la decisione degli Stati Uniti di imporre tali tariffe, ritenendole ingiustificate, dirompenti per il commercio transatlantico e dannose per le imprese e i consumatori, in quanto spesso si traducono in un aumento dei prezzi”, afferma l’esecutivo comunitario, spiegando che in totale le contromisure si applicheranno alle esportazioni di merci Usa per un valore fino a 26 miliardi di euro, che corrisponde alla portata economica delle tariffe imposte dagli Usa. “Al tempo stesso, l’Ue” si dice “pronta a collaborare con l’amministrazione statunitense per trovare una soluzione negoziata“, sottolineando che le sue misure “possono essere revocate in qualsiasi momento qualora si trovi una soluzione“.

 

Trump replica all’Ue: “Risponderemo con contromisure”

Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha affermato che gli Stati Uniti risponderanno alle contromisure tariffarie introdotte oggi dall’Unione europea, durante un incontro con il primo ministro irlandese Micheal Martin nello Studio Ovale. Lo riporta Sky News. Trump ha aggiunto che al momento c’è flessibilità sui dazi, ma che questa cesserà una volta che i dazi saranno applicati.

Canada annuncerà tariffe a Stati Uniti per 20,7 miliardi di dollari

Il Canada annuncerà tariffe di ritorsione per 29,8 miliardi di dollari canadesi (20,7 miliardi di dollari) in risposta ai dazi del 25% su acciaio e alluminio imposti dal presidente statunitense Donald Trump. Lo ha dichiarato oggi un alto funzionario del governo canadese, che ha parlato a condizione di anonimato poiché non autorizzato a intervenire prima dell’annuncio ufficiale.

Starmer: “Delusi da tariffe Usa, approccio pragmatico ma tutte le opzioni sul tavolo”

“Ovviamente, come tutti gli altri, sono deluso di vedere dazi globali in relazione all’acciaio e all’alluminio, ma adotteremo un approccio pragmatico. Stiamo negoziando un accordo economico” ma “terremo tutte le opzioni sul tavolo”. Così il premier britannico, Keir Starmer, parlando al question time alla Camera dei Comuni, rispondendo al leader Libdem, Ed Davey, che gli aveva chiesto la sua posizione sui dazi voluti da Donald Trump su acciaio e alluminio, entrati in vigore oggi, e se avesse intenzione di recarsi in Canada per stare a fianco del suo alleato “contro le minacce di Trump”. Il Canada è un “alleato molto importante”, ha detto ancora Starmer.

 

Von der Leyen: “Contromisure forti ma proporzionate”

“Le contromisure che adottiamo oggi sono forti ma proporzionate. Mentre gli Stati Uniti applicano dazi per 28 miliardi di dollari, noi rispondiamo con contromisure per 26 miliardi di euro. Questo corrisponde alla portata economica dei dazi statunitensi”, ha dichiarato la presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen. “Le relazioni commerciali tra l’Unione europea e gli Stati Uniti sono le più grandi del mondo. Hanno portato prosperità e sicurezza a milioni di persone e il commercio ha creato milioni di posti di lavoro su entrambe le sponde dell’Atlantico. Da questa mattina gli Stati Uniti applicano una tariffa del 25% sulle importazioni di acciaio e alluminio. Deploriamo profondamente questa misura. Le tariffe sono tasse. Sono un male per le imprese e ancora peggio per i consumatori. Queste tariffe interrompono le catene di approvvigionamento. Sono fonte di incertezza per l’economia. I posti di lavoro sono a rischio. I prezzi aumenteranno. In Europa e negli Stati Uniti. L’Unione europea deve agire per proteggere i consumatori e le imprese”, ha aggiunto von der Leyen.

 

Contromisure Ue in vigore dal primo aprile

Le contromisure Ue in risposta ai dazi imposti da Donald Trump sulle importazioni di acciaio e alluminio “saranno introdotte in due fasi: a partire dal 1° aprile e poi a regime dal 13 aprile“, ha precisato ancora la leader dell’esecutivo europeo, sottolineando che “nel frattempo, resteremo sempre aperti ai negoziati” perché “crediamo fermamente che, in un mondo pieno di incertezze geopolitiche ed economiche, non sia nel nostro interesse comune appesantire le nostre economie con dazi“. La Commissione Ue spiega che, per prima cosa, a partire dal primo aprile farà cessare la sospensione delle contromisure verso gli Usa del 2018 e del 2020 e poi, “in risposta ai nuovi dazi statunitensi che interessano oltre 18 miliardi di euro di esportazioni dell’Ue, la Commissione sta presentando un pacchetto di nuove contromisure sulle esportazioni statunitensi”, che entreranno in vigore entro metà aprile, “previa consultazione degli Stati membri e delle parti interessate”. “Siamo pronti a impegnarci in un dialogo significativo. Ho incaricato il commissario per il commercio Maroš Šefcovic di riprendere i colloqui per esplorare soluzioni migliori con gli Stati Uniti”, ha sottolineato von der Leyen.

Sefcovic: “Misure evitabili se Usa accettano nostra mano tesa”

“I disagi causati dai dazi sono evitabili se l’amministrazione statunitense accetta la nostra mano tesa e lavora con noi per raggiungere un accordo. Quindi, sotto la guida della presidente, sono pronto a negoziare e siamo pronti a fare in modo che ciò accada”, ha detto Sefcovic, commissario Ue al Commercio, in una dichiarazione alla stampa. “Vorrei riecheggiare il sentimento di profondo rammarico. Le tariffe odierne degli Stati Uniti ci portano nella direzione sbagliata, e la ragione è che molti criticano il partenariato commerciale Ue-Usa, che è ben bilanciato e altamente redditizio per entrambe le parti. È la più grande relazione commerciale al mondo su acciaio e alluminio“, esordisce. “In particolare, condividiamo alcune delle sfide, ad esempio, le capacità globali guidate da pratiche non di mercato: e l’Ue qui è chiaramente parte della soluzione, non del problema. Il mese scorso, durante la mia visita a Washington per sollevare questi punti, era effettivamente chiaro che l’Ue non è il problema, rendendo le misure odierne ancora più ingiustificate. Sostengo che bisogna evitare l’onere non necessario di misure e contromisure. Ma per questo serve un partner. Servono entrambe le mani per applaudire. L’amministrazione statunitense ha scelto di perseguire una strada dannosa di tariffe ingiustificate, lasciandoci senza altra scelta che rispondere, ed è esattamente ciò che stiamo facendo”, spiega. “Innanzitutto, da aprile, ripristineremo automaticamente le nostre attuali misure di riequilibrio sospese del 2018 e del 2020, che di fatto hanno come obiettivo 4,5 miliardi di euro di beni statunitensi esportati verso di noi – aggiunge -. E in secondo luogo, la Commissione sta adottando misure decisive per il pacchetto di contromisure aggiuntive che si applicano a 18 miliardi di euro di esportazioni statunitensi verso l’Ue. Nelle prossime due settimane, ci consulteremo con le principali parti interessate per aiutarci a dare forma a questo nuovo pacchetto. L’obiettivo – illustra – è controbilanciare l’aumento del valore commerciale influenzato dai dazi statunitensi, riducendo al minimo l’impatto sulle aziende e sui consumatori europei“.

Scholz: “Dazi Usa un errore, reagiremo in modo appropriato”

“Penso che i dazi imposti dagli Stati Uniti siano sbagliati e reagiremo in modo appropriato“, ha poi affermato il cancelliere tedesco Olaf Scholz, in conferenza stampa congiunta con il presidente del Consiglio europeo, Antonio Costa. “Abbiamo bisogno di meno ostacoli commerciali, non di più”, ha affermato Scholz, aggiungendo che “esamineremo le proposte della Commissione. Siamo in stretto contatto con la Commissione e tutti gli altri Stati membri. La Commissione ha chiarito che è disposta a impegnarsi in negoziati con gli Stati Uniti e lo accolgo con favore. L’Europa fa parte della soluzione, non del problema“. 

Costa: “Servono più accordi commerciali, non più dazi”

“Il mondo guarda all’Europa come a un partner affidabile e prevedibile. Dobbiamo cogliere questa opportunità. Abbiamo bisogno di più accordi commerciali, non di più dazi. Le tariffe, infatti, sono tasse per le aziende e i cittadini. Le tariffe aumentano solo l’inflazione”, ha detto da parte sua Costa

Costa: “No a escalation su dazi, aperti al dialogo con gli Usa”

“L’aumento dei dazi non aumenta le esportazioni, non aumenta il commercio, crea solo nuove tasse e difficoltà per le aziende. Quindi dobbiamo evitare un’escalation. E la Commissione europea sta arrivando con una risposta proporzionata e adeguata per la situazione attuale. Ciò di cui abbiamo bisogno è di usare la nostra offerta per parlare, negoziare con gli Stati Uniti e affrontare questo problema sul commercio”, ha proseguito ancora Costa. “Perché quando guardi le cifre, è vero che abbiamo un surplus nelle nostre esportazioni di beni, ma dall’altro lato abbiamo un deficit nelle nostre importazioni di servizi dagli Stati Uniti e quindi il saldo è più neutro di quanto a volte sembri. Ma se gli Stati Uniti credono che ci sia un vero problema, allora il buon modo per risolverlo è parlare, il buon modo per risolvere i problemi è parlare e affrontare i problemi e trovare soluzioni. E siamo aperti a questo”, ha detto. 

Oggi entrati in vigore dazi Usa su acciaio e alluminio

L’annuncio dell’Ue è arrivato dopo che oggi, mercoledì 12 marzo, sono entrati in vigore i dazi imposti dal presidente Usa Donald Trump al 25% sulle importazioni di acciaio e alluminio. Con questa misura, basata su una direttiva di febbraio, si pone anche fine a tutte le esenzioni. Trump ha promesso che queste tariffe contribuiranno a creare posti di lavoro nelle fabbriche statunitensi, in un momento in cui le sue minacce altalenanti di dazi stanno scuotendo il mercato azionario e sollevando timori di un rallentamento economico. 

Dal Regno Unito niente contromisure immediate

A differenza dell’Ue, il Regno Unito non adotterà contromisure immediate in risposta ai dazi di Trump, ma il governo britannico continua a negoziare un accordo commerciale più ampio con gli Stati Uniti. Lo ha annunciato il segretario britannico per il Commercio, Jonathan Reynolds, spiegando che continuerà “a impegnarsi strettamente e produttivamente con gli Stati Uniti per far valere gli interessi commerciali del Regno Unito”. Non ha escluso future tariffe sulle importazioni statunitensi, affermando che “terremo tutte le opzioni sul tavolo e non esiteremo a rispondere nell’interesse nazionale”, ma ha sottolineato che il governo rimane “concentrato su un approccio pragmatico e sta rapidamente negoziando un accordo economico più ampio con gli Stati Uniti per eliminare le tariffe aggiuntive e darne beneficio alle imprese del Regno Unito e alla nostra economia”. Il primo ministro britannico, il laburista Keir Starmer, ha lavorato per costruire forti legami con Trump, nella speranza di evitare i dazi imposti a molti altri partner commerciali statunitensi.

Cina: “Adotteremo tutte le misure necessarie in risposta a Usa”

La Cina adotterà tutte le misure necessarie per salvaguardare i propri diritti e interessi legittimi”, ha detto da parte sua una portavoce del ministero degli Esteri cinese, Mao Ning. Lo riferisce il Global Times. La portavoce ha dichiarato che “la Cina ha sempre creduto che il protezionismo non porti da nessuna parte e che non ci siano vincitori in una guerra commerciale o tariffaria“. E ha proseguito: “Questo è anche il consenso prevalente della comunità internazionale”, aggiungendo che “l’azione degli Stati Uniti viola gravemente le regole dell’Organizzazione mondiale del commercio e mina significativamente il sistema commerciale multilaterale basato sulle regole, non offrendo alcuna soluzione al problema”.

Canada annuncerà dazi a Usa per 20,7 miliardi di dollari

Il Canada, inoltre, annuncerà tariffe di ritorsione per 29,8 miliardi di dollari canadesi (20,7 miliardi di dollari) in risposta ai dazi Usa. Lo ha dichiarato oggi un alto funzionario del governo canadese, che ha parlato a condizione di anonimato poiché non autorizzato a intervenire prima dell’annuncio ufficiale.

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