Caos in Aula. Le opposizioni chiedono che vengano confermate le dimissioni del primo ministro Vucevic e del suo governo
Almeno tre parlamentari sono rimasti feriti dopo il caos scoppiato oggi nell’Aula del parlamento di Belgrado, in Serbia, dove sono stati anche lanciati fumogeni.
I legislatori dovevano votare una legge che avrebbe aumentato i finanziamenti per l’istruzione universitaria, ma i partiti di opposizione hanno insistito che la sessione fosse illegale e che si dovessero prima confermare le dimissioni del primo ministro Milos Vucevic e del suo governo.
Lanciate anche uova e bottiglie d’acqua
Il caos in Aula è iniziato circa un’ora dopo l’inizio della sessione, con l’opposizione che ha iniziato a utilizzare dei fischietti sventolando uno striscione con la scritta “La Serbia si è sollevata affinché il regime cadesse!”. I filmati dell’Aula hanno mostrato uno scontro prima tra i legislatori e poi il lancio di fumogeni. I media serbi hanno detto che sono state lanciate anche uova e bottiglie d’acqua. I funzionari hanno poi detto che tre persone sono rimaste ferite durante i disordini. La presidente del Parlamento Ana Brnabic ha accusato l’opposizione di essere una “banda terroristica”.
🤯 Chaos in the Serbian Parliament — deputies brawl and throw smoke grenades
Opposition members filled the chamber with smoke and unfurled a banner reading: “Serbia will rise to overthrow the regime.”
After the intense scuffle, SNS MP Jasmina Obradović suffered a stroke. Two… pic.twitter.com/PkMxF4kkTt
— NEXTA (@nexta_tv) March 4, 2025
Crisi in Serbia
L’incidente riflette una profonda crisi politica nel Paese balcanico, dove proteste anticorruzione durate mesi hanno scosso il governo. Vucevic ha rassegnato le dimissioni a gennaio, quando le autorità hanno dovuto affrontare le proteste per il crollo di una pensilina in cemento nel nord della Serbia, avvenuto a novembre, che causò la morte di 15 persone e che i critici hanno attribuito alla corruzione dilagante. Il Parlamento deve confermare le dimissioni del primo ministro affinché abbiano effetto.
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