La ministra degli Esteri tedesca Baerbock: "Iniziata una nuova era di scelleratezza"
Il primo ministro britannico Keir Starmer ha parlato ieri sera sia con il presidente degli Stati Uniti Donald Trump sia con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, dopo il loro scontro verbale nello Studio Ovale. Lo ha affermato un portavoce di Downing Street. Starmer “mantiene il suo incrollabile sostegno all’Ucraina e sta facendo la sua parte per trovare un percorso verso una pace duratura, basata sulla sovranità e sulla sicurezza per l’Ucraina”, ha riferito il portavoce, “il primo ministro non vede l’ora di ospitare domenica i leader internazionali, tra cui il presidente Zelensky”.
Baerbock: “Ieri iniziata una nuova era di scelleratezza”
“È iniziata una nuova era di scelleratezza“, ha commentato la ministra degli Esteri tedesca, Annalena Baerbock. Lo riportano i media tedeschi. “Il nostro orrore è più grande di prima“, ha detto ancora Baerbock parlando a Berlino, sottolineando che l’accaduto ha reso chiaro che “l’ordine internazionale basato sulle regole e la forza del diritto devono essere difesi più che mai contro la potenza del più forte”. E ha aggiunto: “Chi sia il brutale aggressore e chi il coraggioso difensore in questa guerra contro l’Ucraina, chi sia il carnefice e chi la vittima, è assolutamente fuori discussione” e “nessuno dovrebbe quindi sbagliarsi sul nemico: siede solo al Cremlino, non a Kiev o a Bruxelles”. Ai giornalisti, Baerbock ha ancora detto: “Molti di voi avranno dormito male stanotte di fronte agli indicibili video della Casa Bianca. Purtroppo non si è trattato di un brutto sogno, ma di una violenta realtà“. E ha concluso: “Oggi il nostro orrore è più grande di prima, ma lo è anche il nostro impegno nei confronti del popolo ucraino, della nostra sicurezza e della pace in Europa”.
Lettera Orban a Ue: “Avviare colloqui diretti con Russia per pace”
Di diverso avviso è invece il primo ministro dell’Ungheria, Viktor Orban, che ha inviato una lettera al presidente del Consiglio europeo Antonio Costa in vista della riunione straordinaria del 6 marzo prossimo. “È diventato evidente che ci sono differenze strategiche nel nostro approccio all’Ucraina che non possono essere superate tramite stesura o comunicazione”, ha scritto Orban, “sono convinto che l’Unione Europea, seguendo l’esempio degli Stati Uniti, dovrebbe avviare colloqui diretti con la Russia su un cessate il fuoco e una pace sostenibile in Ucraina”. Il premier di Budapest ha inoltre esortato i leader dell’Unione a evitare di adottare una dichiarazione congiunta sull’Ucraina durante il prossimo vertice a Bruxelles.
Italia viva scrive a Fontana e La Russa
“Caro Presidente, le immagini dello scontro di ieri alla Casa Bianca hanno suscitato angoscia in tutto il mondo, cambiando nei fatti i connotati della politica estera e del quadro internazionale. Un fatto politico di primaria grandezza, che interpella da vicino tutte le coscienze, che provoca inquietudini in ampi settori dell’opinione pubblica e e che esige una riflessione politico-istituzionale nel luogo naturale della nostra democrazia, il Parlamento”. Così Davide Faraone ed Enrico Borghi, capigruppo di Italia Viva alla Camera e al Senato, in una lettera inviata ai presidenti Lorenzo Fontana e Ignazio La Russa.
“All’indomani del vertice che si terrà a Londra domani e prima del Consiglio dell’Unione europea straordinario del 6 marzo sull’Ucraina è inevitabile ed improcrastinabile che la Presidente del Consiglio venga a riferire nelle Aule di Camera e Senato, al fine di svolgere la naturale funzione di indirizzo che la nostra Costituzione attribuisce alle Camere. È in gioco il futuro dell’Unione e la centralità del Parlamento non può essere messa in discussione”, si legge. “Ti chiedo quindi di farti portavoce presso la Presidenza del Consiglio perché a partire da lunedì la Presidente del Consiglio venga a riferire in Aula nel quadro di un dibattito che si rende di ora in ora sempre più indispensabile”, concludono Faraone e Borghi.
M5S a La Russa e Fontana: “Meloni in Aula prima di vertice Ue”
I capigruppo al Senato e alla Camera del Movimento 5 Stelle, Stefano Patuanelli e Riccardo Ricciardi, hanno scritto una lettera ai presidenti Ignazio La Russa e Lorenzo Fontana, perché ritengono “urgente calendarizzare le comunicazioni del Governo in merito al Consiglio europeo straordinario del 6 marzo 2025″. “Egregio Presidente, il prossimo 6 marzo avrà luogo un Consiglio europeo straordinario, con all’ordine del giorno la guerra in Ucraina ed il rafforzamento della difesa europea. Si tratta di un Consiglio di immane rilevanza internazionale, in un contesto da ultimo segnato dall’incontro tra il Presidente degli Stati Uniti d’America ed il Presidente dell’Ucraina, nonché dall’approvazione da parte del Consiglio di Sicurezza dell’Onu di una risoluzione presentata degli Stati Uniti”, mettono nero su bianco Patuanelli e Ricciardi. “Riteniamo, pertanto, oggettivamente necessario che il Governo – e, segnatamente il Presidente del Consiglio dei Ministri – svolga sue comunicazioni in merito alle posizioni che intenderà assumere in occasione del suddetto Consiglio, tenendo conto degli eventuali indirizzi formulati dal Senato della Repubblica. Le chiedo, dunque, di voler urgentemente convocare una Conferenza dei Presidenti dei Gruppi parlamentari, al fine di calendarizzare celermente le Comunicazioni del Governo in merito al Consiglio europeo straordinario del 6 marzo 2025, volte al coinvolgimento del Parlamento della Repubblica nella definizione della politica nazionale in sede europea”, concludono gli esponenti M5S.
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