Un gruppo di 200 cittadini cinesi, che avevano lavorato in centri per siti truffa in Myanmar, è stato rimpatriato in Cina scortato dalla polizia. Si tratta di un primo gruppo di oltre 1.000 che dovrebbero essere rimpatriati. Nell’ultimo mese Thailandia, Cina e Myanmar hanno coordinato gli sforzi per chiudere numerosi centri che hanno frodato persone in tutto il mondo per miliardi di dollari attraverso falsi stratagemmi romantici, falsi investimenti e schemi di gioco d’azzardo illegali. Si stima che centinaia di migliaia di persone provenienti dal sud-est asiatico abbiano lavorato in tali centri in Myanmar, Cambogia e Laos, con molti di essi che sono stati reclutati con false offerte per altri lavori, ritrovandosi intrappolati in una vera e propria condizione di schiavitù. Finora sono stati programmati 16 voli, circa quattro al giorno, per rimpatriare i cittadini cinesi.
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