Gaza, Parolin: “Santa Sede contraria a deportazione dei palestinesi”

“Popolazione palestinese? Nessuna deportazione. Questo è uno dei punti fondamentali della Santa Sede”. Lo ha detto il Segretario di Stato Vaticano, cardinale Pietro Parolin, a margine dell’anniversario dei Patti Lateranensi parlando della proposta del presidente Usa Donald Trump su Gaza. “Non so che vita lunga avrà”, ha detto ancora Parolin. “Non ha senso spostare due milioni di persone. I Paesi vicini non sono disponibili ad accoglierli”. Parolin ha ricordato come sia stato sottolineato che una deportazione potrebbe “creare una nuova crisi dell’emigrazione” e ha rimarcato che “la soluzione è quella dei due Stati anche per dare speranza alla popolazione”. Parolin ha anche ricordato come i Paesi arabi non siano d’accordo e anche per questo “la soluzione, secondo noi, deve essere quella dei due Stati, che significa anche dare speranza alla popolazione locale”. Il focus si sposta poi sulla guerra in Ucraina: “Pace in Ucraina? Ci sono tanti movimenti, tanti spiragli. Speriamo che si concretizzino e che si possa arrivare a una pace che, per essere solida, duratura, deve essere una pace giusta, deve coinvolgere tutti gli attori che sono in gioco e tenere conto dei principi del diritto internazionale e delle dichiarazioni dell’Onu“. A chi sottolinea che, da quanto sembra, non si vada però verso una “pace giusta”, Parolin risponde: “Non sembra, però questo è l’auspicio”, aggiungendo come “sui vari scenari internazionali c’è stata convergenza tra Italia e Santa Sede per arrivare alla pace”, ha detto ancora il cardinale, ricordando di aver passato in rassegna con il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella i vari dossier internazionali condivisi, rimarcando che “bisogna mettere fine a questa carneficina”. Sulle proposte di Trump: “Rientrano nella trattativa, magari si lanciano delle proposte e poi attraverso il negoziato si verifica se sono proposte accettabili”, ma “tutto quello che viene proposto è utile perché bisogna mettere fine a questa guerra“, conclude.