La decisione è stata approvata da Ali Khamenei
L’Iran ha rimesso in libertà le giornaliste Elaheh Mohammadi e Niloufar Hamedi. Lo riporta l’agenzia Irna sottolineando che la decisione è stata presa “su richiesta del Capo della magistratura e con l’approvazione del leader rivoluzionario”, l’ayatollah Ali Khamenei. Le due donne erano nella lista delle centinaia di persone che sono state graziate la scorsa settimana.
Le accuse contro di loro
Le due donne avevano portato alla luce il caso di Mahsa Amini. Secondo quanto riportato Hamedi e Mohammadi avrebbero espresso in una lettera “rammarico” per il loro “comportamento passato” e si sarebbero impegnate “a non commettere più alcun comportamento illegale”. Nel 2023, un tribunale che si occupa di casi di sicurezza aveva condannato le giornaliste a sette e sei anni di carcere con l’accusa, tra le altre, di collaborazione con il governo degli Stati Uniti e propaganda contro il sistema. Erano state scarcerate su cauzione nel gennaio 2024.
Il loro lavoro dopo la morte di Mahsa Amini
Il lavoro di Hamedi e Mohammadi è stato fondamentale per diffondere la notizia nei giorni successivi alla morte di Amini e la loro detenzione ha suscitato critiche a livello internazionale. Quasi 100 giornalisti sono stati arrestati durante le manifestazioni. Hamedi diede la notizia della morte della ragazza, mentre Mohammadi raccontò il suo funerale.
I precedenti
In passato Khamenei ha concesso la grazia in occasione dell’anniversario di febbraio della Rivoluzione Islamica del 1979.
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