Usa, presidente Cpi: “Sanzioni sono ultimo di una serie di attacchi”

Usa, presidente Cpi: “Sanzioni sono ultimo di una serie di attacchi”
Judge Tomoko Akane walks before delivering the verdict in the Al Hassan case at the International Criminal Court in The Hague, Netherlands, Wednesday Nov. 20, 2024. (Eva Plevier/ ANP via AP, Pool)

Tomoko Akane: “Privano di giustizia e speranza milioni di vittime innocenti”

“L’ordine esecutivo annunciato” dagli Stati Uniti “è solo l’ultimo di una serie di attacchi senza precedenti ed escalation volti a minare la capacità della Corte di amministrare la giustizia in tutte le situazioni”. Lo afferma in una dichiarazione la presidente della Corte penale internazionale, Tomoko Akane. “Tali minacce e misure coercitive costituiscono gravi attacchi contro gli Stati Parte della Corte, l’ordine internazionale basato sullo stato di diritto e milioni di vittime”, aggiunge. 

“Sanzioni privano di giustizia milioni di vittime innocenti” 

Con “l’emissione da parte degli Stati Uniti di un ordine esecutivo volto a imporre sanzioni ai funzionari della Corte Penale Internazionale”, si compromette “l’indipendenza e l’imparzialità della Corte”, “privando milioni di vittime innocenti di atrocità della giustizia e della speranza” aggiunge la presidente della Corte penale internazionale, Tomoko Akane.

“La Cpi – spiega – è un organo giudiziario che svolge funzioni in linea con gli interessi della comunità internazionale, applicando e promuovendo regole universalmente riconosciute del diritto internazionale, compreso il diritto dei conflitti armati e il diritto internazionale dei diritti umani”. “Mentre le atrocità continuano a flagellare il mondo, colpendo la vita di milioni di bambini, donne e uomini innocenti, la Corte è diventata indispensabile. Essa – prosegue – rappresenta l’eredità più significativa delle immense sofferenze inflitte ai civili dalle guerre mondiali, dall’Olocausto, dai genocidi, dalla violenza e dalle persecuzioni. Quando la maggior parte degli Stati del mondo si riunì per redigere lo Statuto di Roma, realizzò il sogno di molte donne e uomini. Oggi, la Cpi sta portando avanti procedimenti relativi a diverse situazioni in tutto il mondo, in rigoroso rispetto delle disposizioni dello Statuto di Roma”. 

“La Cpi e i suoi funzionari, provenienti da tutto il mondo, realizzano quotidianamente il loro mandato giudiziario per definire se determinate condotte individuali, nell’ambito della sua legittima giurisdizione, diano luogo a responsabilità per crimini internazionali. Respingeremo fermamente – si legge ancora nella nota – qualsiasi tentativo di influenzare l’indipendenza e l’imparzialità della Corte o di politicizzare la nostra funzione giudiziaria. Abbiamo sempre rispettato e rispetteremo solo la legge, in qualsiasi circostanza”. “La Cpi si schiera con fermezza a fianco del proprio personale e si impegna a continuare a fornire giustizia e speranza a milioni di vittime innocenti di atrocità in tutto il mondo, in tutte le situazioni di sua competenza, nell’unico interesse della dignità umana. Invito tutti coloro che condividono i valori sanciti dallo Statuto a unirsi nella difesa della Corte: i nostri 125 Stati Parte, la società civile e tutte le nazioni del mondo”, conclude la presidenre.

© Riproduzione Riservata