Lo Stato ebraico ha chiesto agli Stati Uniti altri 30 giorni. Parigi d'accordo, Trump non convinto
Secondo quanto riportato dai media israeliani, lo Stato ebraico ha chiesto agli Stati Uniti altri 30 giorni per ritirare le sue truppe dal sud del Libano, pochi giorni prima della scadenza dei 60 giorni prevista per il 27 gennaio dall’accordo di cessate il fuoco con Hezbollah.
Libano, cosa prevede l’accordo
In base ai termini dell’accordo di tregua del 27 novembre, l’esercito israeliano (Idf) è tenuto a cedere tutte le sue posizioni nel Libano meridionale alle Forze armate libanesi entro il 26 gennaio. Nelle ultime settimane, tuttavia, Israele ha valutato che le forze libanesi si sono dispiegate troppo lentamente nella regione, ritardando di conseguenza il ritiro dell’Idf.
Il parere di Usa e Francia
Citando fonti a conoscenza della questione, il quotidiano Haaretz riferisce che gli Stati Uniti e la Francia stanno discutendo la richiesta di estensione con funzionari israeliani e libanesi. La fonte valuta che Parigi non vede alcun problema nel concedere l’estensione, finché le altre parti sono d’accordo, mentre l’amministrazione di Donald Trump sarebbe meno propensa a concedere la proroga.
Hezbollah: “Fare pressioni per ritiro Idf da sud Libano”
Hezbollah ha dichiarato giovedì che qualsiasi ritardo nel ritiro delle forze israeliane dal Libano meridionale “richiederà una risposta ferma da parte dello Stato” e ha chiesto a “tutte le parti, in particolare alle autorità politiche libanesi, di esercitare pressioni sui Paesi che sponsorizzano l’accordo per garantire che gli ultimi giorni della scadenza siano monitorati in modo efficace”, ha dichiarato Hezbollah in un comunicato. Il ritiro era previsto alla fine del periodo di 60 giorni dall’inizio della tregua, che cade domenica 26 gennaio, per cui Israele ha chiesto una proroga di 30 giorni. Hezbollah sottolinea nella dichiarazione che se Israele rimanesse nel Libano meridionale oltre i 60 giorni, ciò sarebbe “considerato una flagrante violazione dell’accordo e una violazione della sovranità libanese”.
Ministro Esteri saudita in visita in Libano, la prima in 15 anni
Il ministro degli Esteri dell’Arabia Saudita, il principe Faisal bin Farhan, è in visita oggi in Libano. Si tratta della prima visita in 15 anni dopo anni di relazioni tese. Incontrerà il presidente Joseph Aoun, il presidente del Parlamento Nabih Berri e il primo ministro uscente Najib Mikati. Riad ha criticato in passato l’incapacità delle autorità libanesi di combattere il contrabbando di droga dal Libano verso il Regno saudita e ha imposto misure punitive in seguito alle dichiarazioni televisive del ministro dell’Informazione libanese, che ha criticato la guerra di Riad nello Yemen contro gli Houthi. L’Arabia ha vietato le importazioni dal Libano e da allora le autorità libanesi hanno cercato senza successo di convincerla a revocare questo divieto.
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