Tulip Siddiq è finita al centro delle polemiche. Sheikh Hasina, prima ministra deposta dalle rivolte, è sua zia
In Regno Unito la sottosegretaria al Tesoro del governo con delega all’Anticorruzione, Tulip Siddiq, ha rassegnato le sue dimissioni il 14 gennaio, sotto le pressioni per i suoi legami con la zia, la premier deposta del Bangladesh Sheikh Hasina.
Le dimissioni
Siddiq, 42 anni, è un’ex consigliera comunale che nel 2015 è stata eletta deputata per un distretto a nord di Londra. È stata nominata al governo dopo che il partito laburista del primo ministro Keir Starmer ha ottenuto una schiacciante vittoria elettorale a luglio. Starmer ha subito crescenti pressioni per rimuovere Siddiq dal suo incarico da quando, all’inizio di gennaio, si è sottoposta al controllo etico del governo in seguito alle notizie secondo cui viveva in proprietà londinesi legate alla zia. La donna ha assicurato di essere stata scagionata ma di voler lasciare la sua carica al Tesoro perché la questione stava diventando “una distrazione dal lavoro del governo“.
An independent review has confirmed that I have not breached the Ministerial Code and there is no evidence to suggest I have acted improperly.
Nonetheless, to avoid distraction for the Government, I have resigned as City Minister.
Here is my full letter to the Prime Minister. pic.twitter.com/kZeWZfEsei
— Tulip Siddiq (@TulipSiddiq) January 14, 2025
Il rammarico di Starmer
Il primo ministro si è detto dispiaciuto nel vedere Siddiq lasciare il governo, aggiungendo in una lettera che l’organo di controllo, il consigliere indipendente sugli interessi ministeriali Laurie Magnus, “mi ha assicurato di non aver riscontrato alcuna violazione del Codice ministeriale e nessuna prova di irregolarità finanziarie da parte sua”. Starmer ha offerto a Siddiq la possibilità di tornare al governo, dicendo che “la porta rimane aperta per te in futuro“.
Indagine per corruzione
Siddiq era stata coinvolta il mese scorso in un’indagine anti-corruzione in Bangladesh contro Hasina. L’indagine sosteneva che la famiglia di Siddiq fosse coinvolta nell’intermediazione di un accordo del 2013 con la Russia per una centrale nucleare in Bangladesh, nel quale sarebbero state sottratte ingenti somme di denaro. L’ex sottosegretaria ha dovuto affrontare ulteriori domande sui suoi legami con il governo della zia, dopo che i giornali Sunday Times e Financial Times hanno affermato che ha utilizzato due appartamenti a Londra che le sono stati dati da collaboratori della Lega Awami del Bangladesh, guidata da Hasina. Hasina è stata la premier più longeva del Bangladesh e ha governato il Paese per 15 anni fino all’agosto 2024, quando è stata estromessa nel corso di una rivolta di massa.
Le conclusioni dell’organo di controllo etico
Il consigliere indipendente sugli interessi ministeriali Laurie Magnus, che ha svolto il ruolo di ordine di controllo in questa vicenda, ha dichiarato di non aver visto tutte le informazioni potenzialmente rilevanti a causa della “mancanza di documenti e del tempo trascorso”, ma ha aggiunto di non aver “individuato prove di irregolarità” riguardo agli appartamenti. Ha poi concluso che Siddiq non ha violato gli standard ministeriali, ma ha osservato che, dato il suo ruolo nel governo, “è deplorevole che non sia stata più attenta ai potenziali rischi di reputazione – sia per lei che per il governo – derivanti dall’associazione della sua famiglia con il Bangladesh”.
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