La diplomazia continua a lavorare per un possibile cessate il fuoco. Tel Aviv mette al bando l'Unrwa
Da un lato il lavoro della diplomazia a lavoro per un possibile cessate il fuoco e il rilascio di una dozzina di ostaggi, dall’altro le bombe dell’Idf e la decisione di Tel Aviv di mettere al bando l’Unrwa. La situazione in Medioriente resta critica mentre continua a salire la conta dei morti dopo l’ultimo attacco dell’Idf che ha raso al suolo un edificio residenziale nella città settentrionale di Beit Lahia: un centinaio i morti. E nel frattempo si fanno sempre più forti le preoccupazioni sulla mancanza di aiuti umanitari a Gaza dopo che lunedì la Knesset, cioè il Parlamento israeliano, ha approvato due leggi per vietare l’attività dell’agenzia Onu per i rifugiati palestinesi, l’Unrwa, che è il principale distributore di aiuti a Gaza. Il segretario generale dell’Onu, Antonio Guterres, ha espresso la sua preoccupazione. “È stato trovato un nuovo modo per uccidere i bambini”, ha dichiarato un portavoce dell’Unicef, James Elder. E l’Ue ha chiesto a Israele di “rivedere la sua decisione”, definendo “essenziale” l’attività dell’Unrwa.
IN AGGIORNAMENTO
14:53 Leader Hezbollah: la vittoria finale sarà nostra
“La vittoria finale sarà nostra”. Lo ha detto Naim Qassem nel suo primo discorso da segretario generale di Hezbollah. Qassem è apparso in un video preregistrato di quasi un’ora, accanto alle bandiere del Libano e di Hezbollah e con un’immagine del suo predecessore assassinato, Hassan Nasrallah, alle sue spalle. Lo riporta Al Jazeera.
14:46 Leader Hezbollah: Iran ci sostiene senza volere nulla in cambio
“L’Iran ci sostiene nel nostro progetto e non vuole nulla in cambio, non è lui che conduce la sua lotta attraverso di noi”. Lo ha detto Naim Qassem nel suo primo discorso da segretario generale di Hezbollah. Lo riporta L’Orient Le Jour. “Accoglieremo con favore qualsiasi sostegno da parte di qualsiasi Paese arabo per condurre la nostra lotta”, ha aggiunto, “ma qualche Paese arabo ci ha offerto aiuto? E siamo stati noi a rifiutarlo?”.
14:00 Idf: ucciso vice capo forza d’èlite Hezbollah
Il vice comandante della forza d’élite Radwan di Hezbollah è stato ucciso in un recente attacco aereo. Lo ha annunciato l’esercito israeliano (Idf). Secondo l’Idf, Mustafa Ahmad Shahadi, vice capo di Radwan, è stato ucciso in un attacco condotto da aerei da combattimento a Nabatieh, nel sud del Libano. In una nota delle forze armate dello Stato ebraico si legge che Shahadi “ha portato avanti numerosi attacchi terroristici contro lo Stato di Israele” e la sua eliminazione è “parte dello sforzo per ridurre le capacità delle Forze Radwan di Hezbollah di dirigere ed eseguire attività terroristiche contro le truppe e le comunità dell’Idf al confine settentrionale, in particolare il piano ‘Conquista la Galilea’”. Lo riporta il Times of Israel. In precedenza, Shahadi era stato a capo delle operazioni di Radwan durante i combattimenti in Siria tra il 2012 e il 2017, aggiunge l’Idf.
11:19 Idf chiede evacuazione Baalbek in Libano
L’esercito israeliano (Idf) ha chiesto l’evacuazione immediata dei residenti di Baalbek, nel nordest del Libano, e dei sobborghi vicini, in vista di attacchi aerei in programma contro siti di Hezbollah. “Le Forze di Difesa agiranno vigorosamente contro gli interessi di Hezbollah all’interno della vostra città e dei vostri villaggi e non intendono farvi del male”, ha scritto il portavoce dell’Idf in arabo su X, Avichay Adraee, indicando le aree da evacuare.
09:51 Papa: “Ieri mitragliate 150 persone innocenti, cosa c’entrano?”
“Preghiamo per la pace, la guerra cresce. Pensiamo ai paesi che soffrono tanto: la martoriata Ucraina, la Palestina, Israele il Myanmar e tanti paesi che sono in guerra. La pace è un dono dello Spirito. La guerra è sempre, sempre, sempre una sconfitta. In guerra nessuno vince tutti perdono, ieri ho visto che sono state mitragliate 150 persone innocenti. Cosa c’entrano i bambini, le famiglie”?. Così Papa Francesco concludendo l’udienza del mercoledì in Piazza San Pietro.
09:21 Tajani: “Sicurezza Israele non si costruisce solo con le armi”
“L’obiettivo della sicurezza di Israele non può essere raggiunto dai suoi leader solo con lo strumento militare”. Lo ha affermato il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, in un’intervista al Messaggero Veneto. “Una vera difesa, una vera assicurazione sulla sicurezza per Israele deriverà solo da un negoziato diplomatico e da accordi politici. Spero che i segnali che arrivano in queste ore di una ripresa dei negoziati con Qatar Egitto e Stati Uniti siano davvero una anticipazione di una svolta di pace”, ha aggiunto.
08:05 Idf, frammenti drone caduti su città costiera Nahariya
Frammenti di un drone hanno colpito e danneggiato un edificio nella città israeliana di Nahariya. Lo riporta il Jerusalem Post citando l’esercito. Le sirene di allarme non sono suonate. L’Idf ha aggiunto che “l’incidente è concluso” ed è in corso un’indagine sull’accaduto.
07:57 Media: Netanyahu vuole rinviare matrimonio figlio per ragioni sicurezza
Il primo ministro Benjamin Netanyahu vuole posticipare le imminenti nozze del figlio Avner a causa di problemi di sicurezza dovuti alla guerra e alla minaccia dei droni. Lo riporta l’emittente pubblica israeliana Kan. Le nozze di Avner Netanyahu sono previste per il 26 novembre alla fattoria Ronit nella regione di Sharon, a nord di Tel Aviv. Secondo Kan il primo ministro avrebbe detto ai suoi collaboratori che tenere l’evento come previsto avrebbe potuto rappresentare un rischio per i partecipanti. L’ufficio di Netanyahu – viene spiegato – non ha al momento confermato la notizia.
07:54 Idf: Ieri colpiti oltre 100 obiettivi in Libano
Ieri Israele ha colpito oltre 100 obiettivi in Libano e ha ucciso decine di membri di Hezbollah con attacchi aerei. Lo afferma l’Idf. Tra gli obiettivi c’era anche il lanciarazzi utilizzato nel lancio che ha colpito e ucciso un uomo nella città di Ma’alot Tarshiha, ha aggiunto l’esercito.
06:55 Onu: “Non ci sono alternative a Unrwa”
Le Nazioni Unite hanno sottolineato che se Israele metterà in atto nuove leggi che tagliano i legami con l’agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi (Unrwa), il governo israeliano dovrà soddisfare i loro bisogni in base al diritto internazionale. Il Segretario generale Antonio Guterres ha dichiarato in una lettera ottenuta dall’Associated Press che non ci sono altre alternative all’Unrwa. L’agenzia è stata un’ancora di salvezza durante la guerra tra Israele e Hamas a Gaza, e la legge israeliana “avrà conseguenze devastanti per i rifugiati palestinesi” a Gaza, in Cisgiordania e a Gerusalemme Est. Le agenzie delle Nazioni Unite per l’infanzia, la salute e la migrazione hanno anche sottolineato che l’Unrwa è la “spina dorsale” delle operazioni dell’organismo mondiale a Gaza, dove la popolazione ha fatto affidamento sui suoi aiuti alimentari d’emergenza e sui suoi centri sanitari durante la guerra. Israele ha affermato che alcuni dei 13.000 dipendenti dell’Unrwa a Gaza hanno partecipato agli attacchi di Hamas del 7 ottobre 2023 e ha anche accusato centinaia di dipendenti dell’Unrwa di avere legami con i militanti aggiungendo di aver trovato mezzi militari di Hamas all’interno o sotto le strutture dell’agenzia. Due leggi approvate lunedì potrebbero impedire all’Unrwa di continuare il suo lavoro. Anche gli Stati Uniti, il più stretto alleato di Israele, si sono uniti a molti governi e organizzazioni umanitarie nell’opporsi alla legge, che non entrerà in vigore prima di tre mesi. Guterres, nella lettera inviata alle autorità israeliane, ha spiegato che lo Stato ebraico è tenuto a garantire il soddisfacimento dei bisogni dei palestinesi, tra cui cibo, assistenza sanitaria e istruzione. E se Israele non fosse in grado di soddisfare tali bisogni, ha l’obbligo di consentire e facilitare le attività dell’Onu. Se le attività dell’Unrwa vengono limitate o interrotte, ha detto il segretario generale, Israele dovrà riempire il vuoto “per assicurare che i bisogni della popolazione siano soddisfatti”. L’ambasciatore israeliano alle Nazioni Unite Danny Danon ha risposto alla lettera dicendo: “Invece di condannare l’Unrwa per aver chiuso un occhio sul terrorismo e in alcuni casi per aver partecipato al terrorismo, le Nazioni Unite condannano Israele”.
06:48 Unrwa, interruzione operazione umanitaria a Gaza sarebbe disastro
“L’interruzione dell’operazione umanitaria a Gaza sarebbe un disastro all’interno di una serie di disastri a cui non è possibile immaginare”. Lo ha dichiarato il portavoce dell’Unrwa John Fowler aggiungendo che le altre agenzie delle Nazioni Unite e le organizzazioni internazionali che distribuiscono aiuti a Gaza fanno affidamento sulla sua logistica e su migliaia di lavoratori.
06:28 Media: si tratta su proposta rilascio 11 ostaggi per un mese di tregua
Un mese di tregua nei combattimenti a Gaza in cambio della liberazione di 11 ostaggi ancora nelle mani di Hamas. Sarebbe questa la proposta, avanzata dal Qatar, nell’ultima riunione a Doha per cercare di fermare i combattimenti in corso a Gaza. Lo riporta Channel 12 spiegando che nella proposta non si fa menzione della cessazione totale della guerra. Israele avrebbe avviato una discussione interna in merito mentre i mediatori aspettano ancora una risposta da parte di Hamas.
06:21 Media: inviati Biden in Israele per trattare tregua in Libano
Un funzionario israeliano ha dichiarato al Times of Israel che gli alti consiglieri del presidente degli Stati Uniti Joe Biden, Brett McGurk e Amos Hochstein, si recheranno oggi in Israele per incontrare il primo ministro Benjamin Netanyahu e altri funzionari israeliani per discutere di un possibile cessate il fuoco tra Israele e Hezbollah in Libano. Secondo quanto spiegato presenteranno una proposta ufficiale di cessate il fuoco nel tentativo di chiudere un accordo che, secondo i funzionari israeliani e americani, potrà essere finalizzato entro poche settimane.
06:02 Almeno 143 vittime a Gaza in 24 ore dopo raid Israele
Almeno 143 palestinesi sono stati uccisi nelle ultime 24 ore a Gaza in seguito ai raid israeliani. Di questi 132 sono deceduti nella parte nord della Striscia. Lo afferma Al Jazeera citando fonti mediche.
© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata