Mosca: "È autunno, cadono le foglie e i rami sono spogli". Intanto nuova strage a Leopoli: sette morti e oltre 60 feriti

Il maxi-rimpasto all’interno del governo di Kiev coinvolge anche uno dei volti che, dall’inizio dell’invasione russa, il mondo ha imparato a conoscere. Si tratta di Dmytro Kuleba. Il ministro degli Esteri, come diversi suoi colleghi nelle ultime ore, ha infatti presentato le sue dimissioni alla Verkhovna Rada, il parlamento ucraino, confermando così le voci circolate nelle ultime ore. Per lui comunque sarebbe pronto il ruolo di ambasciatore a Bruxelles dove continuerebbe a portare avanti le interlocuzioni con Ue e Nato per conto del governo. Il più accreditato a prendere il suo posto sarebbe il suo attuale vice Andriy Sybiga.

La reazione della Russia

Una notizia che Mosca ha accolto con ironia. “È autunno, cadono le foglie e i rami sono spogli”, ha affermato la portavoce del ministero degli Esteri, Maria Zakharova. Il Cremlino dal canto suo ha fatto sapere che sta seguendo “attentamente” quanto sta accadendo in Ucraina ma, allo stesso tempo, ha precisato il portavoce Dmitry Peskov, il rimpasto in atto “non influenzerà le prospettive del processo negoziale tra Kiev e Mosca”.

Nuova strage a Leopoli

Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, ha invece spiegato la sua decisione affermando che il governo ha bisogno di “nuova energia”. Intanto, dopo quella di martedì a Poltava, l’Ucraina deve fare i conti con una nuova strage. Questa volta a essere colpita è stata la città di Leopoli, nella parte occidentale del Paese. Il bilancio del raid delle forze armate di Mosca è di sette vittime fra cui una bambina di sette anni e due ragazze di 18 e 21. I feriti sarebbero oltre sessanta. Nei pressi della linea del fronte resta invece alta l’attenzione nei confronti della centrale di Zaporizhzhia, al momento controllata dai filorussi. “La situazione rimane precaria e molto fragile”, ha dichiarato il direttore generale dell’Aiea, Rafael Mariano Grossi, nella prefazione del report pubblicato dall’Agenzia sugli sforzi compiuti per garantire la sicurezza nucleare durante il conflitto in Ucraina. “Continueremo a fare tutto il possibile, nell’ambito del nostro mandato, per contribuire a scongiurare un incidente in qualsiasi impianto”, ha aggiunto.

Il vertice dei Brics

La Russia infine prosegue nella preparazione del vertice dei Brics in programma a Kazan dal 20 al 24 ottobre. Fonti della presidenza turca hanno confermato la presenza del presidente Recep Tayyip Erdogan. Una notizia che sicuramente creerà malumore all’interno dell’Alleanza atlantica, di cui Ankara fa parte. All’incontro sarà presente anche il presidente cinese Xi Jinping che terrà un bilaterale insieme e Vladimir Putin. Il secondo incontro fra i due nel giro di pochi mesi dopo la visita in Cina del presidente russo dello scorso maggio. 

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