La decisione arriva dopo le accuse di Ankara alla piattaforma di bloccare i post di condoglianze per la morte di Haniyeh

La Turchia ha bloccato l’accesso a Instagram, secondo la locale autorità nazionale per le comunicazioni. Lo riporta Al Jazeera. L’autorità turca ha scritto in post sul suo sito web che “Instagram.com è stato bloccato con una decisione in data 02/08/2024”, senza fornire alcuna motivazione. In precedenza il direttore delle comunicazioni della presidenza turca, Fahrettin Altun, aveva accusato Instagram di aver bloccato i post di condoglianze per l’assassinio del leader di Hamas Ismail Haniyeh.

“Questa è censura, pura e semplice“, aveva scritto Altun su X, osservando che Instagram non aveva citato alcuna violazione delle policy nella sua decisione di bloccare il contenuto. “Continueremo a difendere la libertà di espressione contro queste piattaforme, che hanno ripetutamente dimostrato di essere al servizio del sistema globale di sfruttamento e ingiustizia”, ha aggiunto. “Saremo al fianco dei nostri fratelli palestinesi in ogni occasione e su ogni piattaforma”, ha concluso.

A differenza dei suoi alleati occidentali, la Turchia non considera un’organizzazione terroristica Hamas, i cui miliziani Recep Tayyip Erdogan ha definito “combattenti per la liberazione”. Oggi il Paese anatolico osserverà un giorno di lutto nazionale per l’uccisione di Haniyeh, con tanto di bandiere a mezz’asta.

Non è la prima volta che in Turchia i siti web e i social media vengono censurati. Centinaia di migliaia di domini sono stati bloccati dal 2022, secondo la Freedom of Expression Association, un’organizzazione non-profit che raggruppa avvocati e attivisti per i diritti umani. La piattaforma di condivisione video YouTube è stata bloccata dal 2007 al 2010.

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