A sorpresa le sinistre in testa secondo le prime proiezioni

I risultati delle elezioni legislative in Francia in diretta. Qualunque sia l’esito delle elezioni, anticipate dal presidente Emmanuel Macron dopo il boom di Rn alle europee di giugno, non si prevede uno scenario roseo per l’inquilino dell’Eliseo. Il voto avrà quasi certamente un impatto sull’influenza del leader francese nei settori della difesa e degli affari esteri. Potrebbe diminuire il suo ruolo di figura energica e influente negli affari europei e mondiali e di principale sostenitore dell’Ucraina nella guerra contro la Russia, hanno posto in evidenza gli analisti francesi. Ecco tutti gli aggiornamenti IN DIRETTA

20:09 Proiezioni: blocco sinistre NFP in testa, RN terzo

Stando alle prime proiezioni diffuse in Francia alle 20, alla chiusura degli ultimi seggi del secondo turno delle elezioni legislative di oggi, a sorpresa sarebbe la sinistra del Nuovo fronte popolare (Nfp) a emergere come prima forza politica, mentre il blocco centrista Ensemble legato a Emmanuel Macron si piazzerebbe al secondo posto e il Rassemblement National (RN) di Marine Le Pen e Jordan Bardella si attesterebbe al terzo posto. Secondo una proiezione Elabe per Bfmtv, Rmc e La Tribune Dimanche, i numeri sarebbero questi: Nfp fra 175 e 205 seggi, maggioranza presidenziale fra 150 e 175 seggi e Rn e suoi alleati fra 115 e 150 seggi. Il blocco delle sinistre sarebbe comunque lontano dalla maggioranza assoluta, che è di 289 seggi, cioè la metà più uno dei 577 seggi che compongono l’Assemblea nazionale.

Anche una stima di Ipsos-Talan per France Télévisions, Radio France, France 24/RFI e LCP-Assemblée nationale, citata da Le Monde, dà il Nuovo fronte popolare in testa, con una forbice compresa tra 172 e 192 seggi; anche in questo caso il campo presidenziale, sotto la bandiera di Ensemble, viene dato al secondo posto fra 150 e 170 seggi, mentre il Rassemblement National e i suoi alleati (cioè la fazione di Les Républicains LR che ha seguito il contestato presidente del partito Eric Ciotti nella sua alleanza con il RN) otterrebbero fra 132 e 152 seggi. LR invece otterrebbe fra 57 e 67 seggi. In base a questi risultati, se venissero confermati, nessuna forza politica avrebbe la maggioranza assoluta.

22:02 Deputata LFI invita gauche a riunirsi per proporre premier

Clémentine Autain, deputata de La France Insoumise (LFI) dell’11esima circoscrizione di Seine-Saint-Denis, ha invitato i deputati della gauche a riunirsi domani, lunedì, per proporre un primo ministro unitario. Lo riporta Bfmtv. 

Secondo quanto precisa Le Monde, Autain ha invitato i deputati eletti della coalizione del Nuovo fronte popolare a riunirsi in plenaria per proporre a Emmanuel Macron, dopo una votazione, un primo ministro che non sia “né François Hollande né Jean-Luc Mélenchon”

21:22 Attal: “Domani presenterò dimissioni a Macron”

Il primo ministro francese Gabriel Attal, prendendo la parola all’Hôtel de Matignon, sede del capo di governo, ha annunciato che rassegnerà le sue dimissioni a Emmanuel Macron domani mattina. “Questa dissoluzione non l’ho scelta”, ha detto riferendosi allo scioglimento dell’Assemblea nazionale e alla convocazione di elezioni anticipate da parte di Macron, “ma mi sono rifiutato di subirla”, ha aggiunto. E ancora: “questa sera nessuna maggioranza assoluta può essere guidata dagli estremi“e “siamo rimasti fermi e restiamo fermi”.

21:03 Macron aspetterà per prendere decisioni su nuovo governo

Il presidente francese, Emmanuel Macron, “aspetterà” per prendere decisioni su un nuovo governo. È quanto fa sapere l’ufficio di Macron, dicendo che il presidente “aspetterà che la nuova Assemblea nazionale si organizzi” prima di prendere qualunque decisione. 

L’Eliseo ha inoltre dichiarato a Bfmtv che “il presidente della Repubblica sta prendendo atto dei risultati delle elezioni legislative man mano che arrivano, circoscrizione per circoscrizione” e “secondo la tradizione repubblicana aspetterà che la nuova Assemblea nazionale sia strutturata prima di prendere le decisioni necessarie”. E ha concluso: “Nel suo ruolo di garante delle nostre istituzioni, il presidente assicurerà il rispetto della scelta sovrana del popolo francese“.

20:39 Bardella: “Oggi inizia tutto, vento speranza non smetterà di soffiare”

Il Rassemblement National (RN) è “l’unica alternativa” al “partito unico” che abbraccia Nuovo fronte popolare (Nfp) e campo macroniano, “lo slancio di RN, che lo ha portato in testa al primo turno e gli ha permesso di raddoppiare il numero di deputati, è la base della vittoria di domani” e “stasera tutto inizia“, “da diversi mesi si è sollevata una speranza che non smetterà mai di soffiare“. È quanto ha detto Jordan Bardella, presidente di RN che era candidato premier del partito in questa tornata elettorale, prendendo la parola a seguito della diffusione delle prime proiezioni dopo la chiusura delle urne nel secondo turno delle elezioni legislative francesi di oggi. Bardella ha ringraziato i sostenitori per quello che ha definito uno “slancio patriottico”

20:36 Bardella: “Alleanza del disonore consegna Paese a Mélenchon”

Jordan Bardella, intervenendo a seguito della diffusione dei primi risultati delle elezioni legislative alla chiusura delle urne, si è espresso contro quella che ha definito “l’alleanza del disonore”, parlando di “pericolosi accordi elettorali” che “stasera gettano la Francia nelle braccia dell’estrema sinistra di Jean-Luc Mélenchon“. Il riferimento di Bardella è agli accordi fra il blocco delle sinistre Nuovo fronte popolare (Nfp) e il campo macroniano (sotto la bandiera di Ensemble) che hanno portato alle desistenze in vista del secondo turno in ottica anti-RN.

20:33 Bardella: “Per RN più grande passo avanti della sua storia”

“Il Rassemblement National realizza oggi il più grande passo avanti della sua storia“. Lo ha detto Jordan Bardella, presidente di RN e candidato premier del partito in questa tornata elettorale, prendendo la parola a seguito della diffusione delle prime proiezioni dopo la chiusura delle urne nel secondo turno delle elezioni legislative francesi di oggi. Il blocco dell’estrema destra che include l’RN di Bardella e Marine Le Pen, a sorpresa, non è arrivato primo ma si è piazzato al terzo posto, cedendo il passo al blocco delle sinistre del Nuovo fronte popolare (Nfp) e al fronte della maggioranza presidenziale legato a Emmanuel Macron. L’RN realizza tuttavia un balzo in avanti rispetto al numero di suoi deputati che erano nel Parlamento uscente ed è su questo punto che si è concentrato Bardella in questa dichiarazione.

20:32 Macron chiede prudenza: “Risultati non dicono chi può governare”

A seguito della diffusione delle prime proiezioni dopo la chiusura dei seggi in Francia, il presidente Emmanuel Macron, secondo quanto riferito dal suo entourage e riportato dai media locali, invita alla “prudenza”, sottolineando che i primi risultati di questo secondo turno delle legislative non rispondono alla domanda “chi deve governare”. L’entourage aggiunge che Macron sostiene che il “blocco centrale è vivo e vegeto” dopo questo esito. 

20:23 In blocco gauche maggior parte seggi a LFI, seguito da socialisti

Secondo le stime dell’istituto Ipsos con il gruppo Talan per France Télévisions, Radio France, France 24/RFI e LCP-Assemblée nationale, riportate da Le Monde, all’interno del blocco delle sinistre, cioè il Nuovo fronte popolare (Nfp), è La France insoumise (LFI) di Jean-Luc Mélenchon che ottiene il maggior numero dei seggi, precisamente fra 68 e 74. All’interno dell’Nfp, seguono il Partito socialista con una forchetta tra 63 e 69 seggi e gli ecologisti con una forbice tra 32 e 36 seggi. Nel campo presidenziale, Renaissance otterrebbe fra i 95 e i 105 seggi, i MoDem 31-37 e Horizons fra 24 e 28 seggi. Per quanto riguarda il blocco di Rassemblement National e suoi alleati, invece, RN otterrebbe fra 120 e 136 seggi e la frazione del partito Les Républicains (LR) alleatasi con i lepenisti, capitanata da Eric Ciotti, ottiene fra 12 e 16 seggi. Les Republicains (LR), da parte loro, otterrebbero fra 57 e 67 seggi. I vari candidati di sinistra che non fanno parte del Nuovo Fronte Popolare otterrebbero fra 13 e 16 seggi.

20:20 Deputato RN: “Paese in un pantano per alleanze innaturali”

La Francia è “piombata in un pantano” dopo delle “alleanze innaturali”. Lo ha detto Sébastien Chenu, deputato del Rassemblement National (RN) rieletto al primo turno delle elezioni legislative, parlando a seguito del secondo turno di oggi, in cui secondo le prime proiezioni diffuse alla chiusura delle urne il blocco di Marine Le Pen e Jordan Bardella è arrivato al terzo posto, mentre al primo posto si è classificato il Nuovo fronte popolare (Nfp) delle sinistre e al secondo il fronte centrista legato a Emmanuel Macron. Lo riporta Bfmtv.

20:14 Mélenchon: “Macron ha il dovere di chiamare NFP a governare”

Il presidente francese Emmanuel Macron “ha il dovere di chiamare il Nuovo fronte popolare a governare“. Lo ha detto Jean-Luc Mélenchon, leader de La France Insoumise (LFI), prendendo la parola subito dopo la chiusura delle urne del secondo turno delle elezioni legislative e la diffusione delle prime proiezioni, secondo cui il blocco delle sinistre, cioè il Nuovo fronte popolare (Nfp) di cui LFI fa parte, è risultato prima forza politica. “Il presidente ha il potere, ha il dovere di chiamare il Nuovo fronte popolare a governare”, ha aggiunto Mélenchon. E ancora: “Il primo ministro deve andarsene“, Macron deve “ammettere questa sconfitta senza cercare di aggirarla in alcun modo”.

19:41 Secondo exit poll media Belgio: vittoria a sorpresa sinistre NFP

Un nuovo exit poll relativo alla Francia diffuso dai media in Belgio mostra a sorpresa una vittoria del Nuovo fronte popolare (Nfp), cioè il blocco delle sinistre, nel secondo turno delle elezioni legislative. Secondo questo exit poll citato da La Libre Belgique, il blocco Nfp otterrebbe fra 175 e 215 seggi, mentre la maggioranza centrista presidenziale legata a Emmanuel Macron otterrebbe fra 150 e 170 seggi e il Rassemblement National (RN) di Marine Le Pen e Jordan Bardella, con i loro alleati, sarebbero terza forza politica con una forchetta compresa fra 130 e 160 seggi, e al quarto posto si attesterebbero Les Republicains e altri partiti di destra con fra 68 e 74 deputati. La vittoria a sorpresa della sinistra viene ipotizzata anche da un altro exit poll citato sempre da La Libre Belgique, condotto da Ipsos, che dà il Nuovo fronte popolare a 170-190 seggi, seguito dal fronte centrista Ensemble fra 150 e 170 seggi e dal Rassemblement National in terza posizione fra 135 e 155 seggi; anche in questo caso LR e alleati sono dati al quarto posto con 57-67 seggi.

19:09 Exit poll su media Belgio: no maggioranza assoluta per RN

Stando ai primi exit poll relativi alla Francia diffusi dai media in Belgio, l’estrema destra del Rassemblement National (RN) si afferma come prima forza politica ma non ottiene la maggioranza assoluta di 289 seggi nel secondo turno delle elezioni legislative, in cui si eleggono i 577 deputati dell’Assemblea nazionale. Secondo un exit poll citato da La Libre Belgique, l’RN di Marine Le Pen e Jordan Bardella insieme ai suoi alleati otterrebbe 200 seggi, seguito dal Nuovo fronte popolare (Nfp) con 170 seggi e dalla maggioranza presidenziale centrista Ensemble con 140 seggi, mentre a Les Republicains (LR) e altri partiti di destra andrebbero 60 seggi. La Libre Belgique cita inoltre un exit poll di Ipsos secondo cui a RN e alleati andrebbero 228 seggi, al blocco delle sinistre Nfp andrebbero 161 seggi e al campo macroniano di Ensemble 124 seggi, mentre 50 andrebbero a LR e altre formazioni di destra. Viene poi citato ancora un altro exit poll, di Harris, che indica delle forchette: a RN e alleati 210-260 seggi, a Nfp e altri partiti di sinistra fra 140 e 190 seggi, al campo centrista di Ensemble fra 70 e 120 seggi, a LR e altre formazioni di destra fra 30 e 50 seggi. 

Alle 17 affluenza record al 59,71%

A tre ore dalla chiusura dei seggi in Francia per il secondo turno delle elezioni legislative, il dato dell’affluenza delle 17 conferma una partecipazione record al voto. Secondo le cifre comunicate dal ministero dell’Interno, alle 17 aveva votato il 59,71% degli elettori. Al primo turno alla stessa ora aveva votato il 59,39%. Una partecipazione che segna il record dal 1981, quando alle 17 aveva votato il 61,4%.

Alle 12 affluenza al 26,63%, record dal 1981

L’affluenza al secondo turno delle elezioni legislative in Francia si è attestata a mezzogiorno al 26,63%. Un dato in forte aumento rispetto al 2022, quando raggiunse il 18,99%: si deve risalire alle elezioni legislative del 1981 per avere un’affluenza alle 12 più alta al ballottaggio, allora fu del 28,3%. Al primo turno del 30 giugno l’affluenza era stata del 25,90% alle 12 e del 66,71% quella generale, un livello che, riporta Bfm Tv, non si vedeva dall’ultimo scioglimento dell’Assemblea nazionale nel 1997.

Lavrov: “Elezioni poco democratiche, ballottaggio manipola volontà elettori”

Le elezioni in Francia non ricordano molto la democrazia. Lo ha detto il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov in un’intervista, citato dalle agenzie russe. “Il secondo turno, a quanto pare, è stato concepito proprio per manipolare la volontà degli elettori emersa durante il primo turno, con alcuni candidati che possono ritirare le loro candidature per sconfiggere, come si dice, i conservatori o i populisti”, ha affermato Lavrov.

Instant poll: Rn 205-225 seggi, fronte sinistra 190-210, Ensemble 140-160

Nessuna maggioranza assoluta per il Rassemblement National di Marine Le Pen e Jordan Bardella. Stando ai primissimi instant poll a urne aperte che arrivano dagli istituti di sondaggi francesi e che Affaritaliani.it ha avuto modo di visionare, al secondo turno delle elezioni legislative in Francia la destra di Le Pen e Bardella dovrebbe fermarsi complessivamente tra i 205 e i 225 seggi all’assemblea nazionale di Parigi. La maggioranza assoluta è di 289 seggi su un totale di 577. Il Nuovo fronte popolare di sinistra, grazie alla desistenza in molti collegi elettorali con Ensemble del presidente Emmanuel Macron, viene accreditato tra 190 e 210 seggi, mentre il partito del presidente si dovrebbe fermare tra 140 e 160.

Le Pen: “Impediremo a Kiev di usare nostre armi per colpire Russia”

E proprio sugli aiuti da dare a Kiev è emersa durante la campagna elettorale la forte distanza che corre tra l’Ensemble di Macron e Rn. L’ultimo avvertimento lo ha lanciato Marine Le Pen in un’intervista alla Cnn. La leader ha affermato che se il suo partito vincerà le elezioni di domani, il nuovo premier, che nel caso sarebbe Jordan Bardella, impedirà a Kiev di utilizzare le armi a lungo raggio fornite dalla Francia per colpire i territori all’interno della Russia e ostacolerà la proposta del presidente francese di mandare istruttori militari sul suolo ucraino. “Se Emmanuel Macron vuole inviare truppe in Ucraina e il primo ministro è contrario, allora non ci saranno truppe in Ucraina”, “il premier ha l’ultima parola”, ha assicurato Le Pen.

Il rischio di un parlamento frammentato

La Costituzione francese conferisce al presidente alcuni poteri in materia di politica estera, affari europei e difesa. Ma la divisione del potere con un primo ministro di un partito rivale rimane poco chiara e, senza l’appoggio di un governo, il ruolo di Macron potrebbe finire per essere limitato. Sebbene la Costituzione affermi che il presidente è il comandante in capo delle Forze armate, dice anche che il primo ministro “è responsabile della difesa nazionale”. Un grattacapo non da poco per Macron che la prossima settimana potrebbe presentarsi come un leader depotenziato al vertice della Nato a Washington, dove le attenzioni saranno concentrate invece sul nuovo premier britannico, il laburista Keir Starmer. Secondo gli ultimi sondaggi, grazie anche ai patti di desistenza tra i moderati e le forze di sinistra del Nuovo Fronte Popolare, Rn non dovrebbe riuscire a raggiungere la maggioranza assoluta. In questo caso la Francia potrebbe ritrovarsi con un parlamento frammentato, ed è vero che in questo caso il nuovo premier sarebbe troppo debole per poter minare seriamente il ruolo costituzionalmente garantito a Macron ma il Paese rischierebbe di ripiegarsi su se stesso, con l’attenzione posta su una politica interna polarizzata. Il presidente francese potrebbe optare per una coalizione con le forze di centro-sinistra oppure puntare a un governo tecnico.

La partita europea

Dopo il voto, per Le Pen inizierà la partita europea. Rn fa infatti parte del gruppo ID e la leader dell’estrema destra francese dovrà decidere se rimanere con ID oppure unirsi alla nuova piattaforma ‘Patrioti per l’Europa’ lanciata dal premier ungherese Viktor Orban, che ha già attirato tra gli altri l’olandese Pvv di Geert Wilders e, da ultimo, il Partito popolare danese, entrambi ex di ID. A livello europeo una vittoria di Le Pen darebbe nuovo slancio al fronte delle destre che difendono una “Europa delle nazioni” e un minor impegno nel sostegno dell’Ue a Kiev. Lo stesso Orban, il cui Paese ha la presidenza di turno dell’Ue, è reduce da un incontro con Vladimir Putin a Mosca che ha destato forti polemiche.

Dispiegati 30mila agenti

I francesi voteranno per eleggere 501 deputati dell’Assemblea nazionale su 577, 76 seggi infatti sono stati già conquistati al primo turno. Nei territori d’oltremare si è già iniziato a votare sabato. Le elezioni che si svolgono sullo sfondo di una forte polarizzazione nel Paese, hanno destato allerta per l’ordine pubblico. Il ministro dell’Interno, Gérald Darmanin, ha annunciato il dispiegamento di 30mila agenti di polizia e gendarmi per domenica. Solo a Parigi sono previsti 2800 agenti. 

© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata

Tag: