L'azione sarebbe una risposta all'uccisione - da parte di Israele - di Muhammad Nasser, comandante di tre divisioni nel sud del Libano

IN AGGIORNAMENTO – In una dichiarazione ufficiale i miliziani di Hezbollah hanno confermato di aver lanciato 200 razzi e uno sciame di droni carichi di esplosivo contro il nord di Israele, in risposta all’uccisione, da parte delle truppe di Tel Aviv, di Muhammad Nasser, comandante di tre divisioni nel sud del Libano. Noto anche come ‘Hajj Abu Nimah‘, Nasser è il terzo alto funzionario dell’organizzazione islamista a venire ucciso in quasi nove mesi di combattimenti lungo il confine con lo Stato ebraico. Intanto l’Ong Peace now ha fatto sapere che il governo israeliano ha approvato la costruzione di oltre 5mila case in Cisgiordania con l’obiettivo di rafforzare i propri insediamenti. 

Delegazione guidata da capo Mossad venerdì in Qatar per negoziati

La delegazione israeliana per i negoziati, guidata dal capo del Mossad David Barnea, si recherà in Qatar per incontrare i mediatori. Lo riporta il Times of Israel citando un funzionario israeliano, aggiungendo che Barnea incontrerà venerdì il premier del Qatar, Mohammed Al Thani, per tentare di sviluppare la proposta aggiornata di accordo per il cessate il fuoco presentata mercoledì da Hamas. 

Biden a Netanyahu: “Bene invio negoziatori”

Il presidente Usa Joe Biden, che ha avuto oggi un colloquio telefonico con il premier israeliano Benjamin Netanyahu, “ha accolto con favore la decisione del primo ministro di autorizzare i suoi negoziatori a impegnarsi con i mediatori statunitensi, qatarioti ed egiziani nel tentativo di concludere l’accordo“. Lo riferisce la Casa Bianca nel suo resoconto della telefonata, spiegando che i due hanno “discusso degli sforzi in corso per finalizzare un accordo di cessate il fuoco insieme al rilascio degli ostaggi, come indicato dal presidente Biden e approvato dal Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, dal G7 e dai Paesi di tutto il mondo”.

Precedentemente l’ufficio di Netanyahu aveva riferito della telefonata, spiegando che il premier aveva aggiornato Biden “sulla sua decisione di inviare una delegazione per continuare i negoziati sugli ostaggi” e gli aveva ribadito “i principi per i quali Israele si è impegnato, in particolare l’impegno a porre fine alla guerra solo dopo aver raggiunto tutti gli obiettivi“. La Casa Bianca precisa che Biden “ha riaffermato il suo fermo impegno per la sicurezza di Israele, anche di fronte alle minacce di gruppi terroristici sostenuti dall’Iran come gli Hezbollah libanesi”.

Media: Netanyahu invia team negoziale per accordo

Il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, invierà una squadra di negoziatori per partecipare a nuovi colloqui volti a raggiungere un accordo di cessate il fuoco con Hamas in cambio della liberazione degli ostaggi. Lo riporta The Times of Israel, citando un funzionario israeliano. Nell’incontro con i suoi negoziatori prima della decisione, Netanyahu “ha sottolineato ancora una volta che la guerra finirà solo dopo aver raggiunto tutti i suoi obiettivi, e non un momento prima”. Non è chiaro dove si svolgeranno i negoziati. In precedenza si sono svolti a Doha e al Cairo.

Hezbollah: “Colpiremo obiettivi che Israele non si aspetta”

Hezbollah “prenderà di mira nuovi siti che Israele non può immaginare come parte della sua risposta all’assassinio” di Muhammad Nimah Nasser. Questo l’avvertimento del capo del consiglio esecutivo di Hezbollah, Hashem Safi al-Din, citato dai media arabi. Nell’attacco di oggi, ha spiegato, sono stati lanciati “centinaia di missili e decine di droni, e abbiamo preso di mira importanti posizioni di leadership, e questo fronte rimarrà ardente e forte e diventerà più forte”.

Idf aggiorna dati su attacco Hezbollah: 200 razzi e 20 droni

In un aggiornamento sul maxi attacco di Hezbollah contro il nord Israele di questa mattina, l’Idf afferma che il gruppo libanese ha lanciato circa 200 razzi e 20 droni. Alcuni di questi sono stati abbattuti dalle difese aree e dai caccia israeliani. Lo riporta The Times of Israel. In risposta alla raffica, aerei israeliani hanno colpito obiettivi riconducibili all’organizzazione a Ramyeh e Houla, nel sud del Libano. 

Idf: “In ultimi raid colpiti 50 siti di miliziani”

Nell’ultimo giorno gli aerei da combattimento e i droni israeliani hanno colpito oltre 50 siti nella Striscia di Gaza ritenuti appartenenti a gruppi di miliziani. Lo riporta The Times of Israel, citando le forze israeliane di difesa (Idf). Questi bombardamenti avvengono mentre le truppe di Tel Aviv continuano a operare nel quartiere Shejaiya di Gaza City, a Rafah e nel corridoio centrale di Netzarim.

A Shejaiya le truppe dell’Idf sostengono di aver ucciso decine di uomini armati in scontri ravvicinati, con il fuoco dei carri armati e richiedendo attacchi aerei. Nel quartiere di Shejaiya sarebbero anche stati demoliti diversi tunnel. A Rafah le truppe della 162esima divisione hanno ucciso diversi miliziani usando un drone, mentre nella parte centrale della Striscia la 99esima divisione ha ordinato attacchi aerei contro miliziani e infrastrutture. 

Ong: Israele approva piano per 5.300 case in Cisgiordania

Il gruppo di monitoraggio israeliano Peace now afferma che il governo dello Stato ebraico ha approvato piani per la costruzione di quasi 5300 nuove case in Cisgiordania. Si tratterebbe dell’ultima mossa di Tel Aviv per rafforzare i propri insediamenti con l’obiettivo di consolidare il controllo israeliano sulla regione e impedire la creazione di un futuro Stato palestinese. Nel dettaglio il Consiglio superiore di pianificazione del governo avrebbe approvato o fatto avanzare piani per 5.295 case in decine di insediamenti. Il Cogat, l’organismo della Difesa israeliana che supervisiona il consiglio di pianificazione, avrebbe inviato le domande all’ufficio di Netanyahu, che non ha risposto immediatamente a una richiesta di commento. 

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