Éric Ciotti: "LR oggi è troppo debole, abbiamo bisogno di un'alleanza"

Il presidente dei Repubblicani (LR) Éric Ciotti ha annunciato un accordo con il partito di Marine Le Pen, Rassemblement National, in vista delle imminenti elezioni legislative. “LR oggi è troppo debole“, ha detto ospite all’emittente Tf1, “abbiamo bisogno di un’alleanza pur rimanendo noi stessi, un’alleanza con il Rassemblement National”. Voglio “preservare i deputati uscenti”, che sono 61 in LR, ha precisato Ciotti, “voglio che la mia famiglia politica, che è stata ai margini dal 2012 e che ha visto avanzare il declino del Paese, possa avere un gruppo numeroso in Assemblea”. Il leader poi ha aggiunto di aver già avuto colloqui con Marine Le Pen e Jordan Bardella, candidato premier. 

Bardella conferma l’accordo

L’accordo è stato poi confermato in serata da Jordan Bardella, presidente del Rassemblement National (Rn). “Per vincere queste elezioni legislative, voglio costruire una maggioranza di progetto, di ripresa”, ha dichiarato Bardella a France 2. “Confermo che ci sarà un accordo tra il Rn e i Republicains, ci sarà un certo numero di deputati repubblicani uscenti o eletti che saranno sostenuti dal Rn, saranno diverse decine”, ha spiegato.

Verdi Ue indignati: “Ora fronte comune per democrazia e giustizia”

Il Partito Verde europeo ha espresso la propria indignazione per l’accordo tra i due partiti. Mélanie Vogel, co-presidente del partito e senatrice francese, ha affermato: “Nell’ultimo decennio, abbiamo visto liberali e conservatori in Francia commettere tutti gli stessi errori per i quali il continente ha pagato un prezzo orribile negli anni Venti e Trenta. Non riuscendo a difendere i valori democratici, “normalizzando” le idee dell’estrema destra e istituzionalizzando la loro presenza in Parlamento, hanno spianato la strada al peggio”. Vogel ha anche attaccato il presidente Macron per la sua decisione di sciogliere il parlamento dopo i risultati delle elezioni europee: “La responsabilità del presidente francese Emmanuel Macron (Renaissance; Renew Europe a livello europeo) è enorme. Con la sua decisione irresponsabile di sciogliere il parlamento francese, Macron ha messo a rischio l’intera democrazia francese e la stabilità dell’intera Unione Europea”.

In risposta a questo accordo, i verdi francesi Les Ecologistes si sono proposti per svolgere un ruolo chiave nel garantire che ci sarà un ampio movimento in grado di battere alle prossime elezioni quelli che definiscono ‘fascisti’. “Nel 1936 in Francia, mentre la Germania era inghiottita dal nazismo, il ‘Front Populaire’ riuscì a sconfiggere l’estrema destra e a costruire vittorie democratiche e sociali. Questo è ciò che dobbiamo fare di nuovo nel 2024. Questa è la nostra responsabilità storica. Chiedo a tutti i progressisti, democratici, femministe, persone LGBTI, sindacati, organizzazioni della società civile di unirsi a questa lotta per la democrazia e la giustizia. Non possiamo essere certi del risultato migliore. Ma non possiamo nemmeno essere certi del peggiore. Possiamo vincere. Quindi combattiamo insieme. Chiedo anche a tutti i membri di LR di chiarire la loro posizione e di dichiarare se sono ancora dalla parte democratica o meno”, ha detto Vogel. Durante la campagna per le elezioni europee, i Verdi europei hanno costantemente invitato i partiti di destra francesi a non collaborare con l’estrema destra.

Niente accordo tra RN e Reconquète

Non ci sarà invece un accordo tra Rassemblement National e Reconquète, il partito di estrema destra guidato da Eric Zemmour. Lo ha annunciato Marion Maréchal, nipote di Marine Le Pen, che fa parte proprio del movimento di Zemmour, dicendo che il “principio di accordo” è stato rifiutato da RN. Marechal – riportano i media francesi – ha detto di essere stata informata da Jordan Bardella “di un cambiamento di posizione e del rifiuto da parte del RN del principio di un accordo” per le elezioni legislative. 

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