La struttura, nel campo profughi di Nuseirat, ospitava degli sfollati. Italo-israeliano il riservista ucciso nel raid di Hezbollah
Crescono le tensioni al confine nord di Israele dove sono aumentati gli scontri tra l’Idf e le milizie di Hezbollah. Il premier Benjamin Netanyahu ha avvertito che lo Stato ebraico è “preparato a un’azione estremamente potente“. “Chiunque pensi di poterci fare del male e che noi ce ne staremo con le mani in mano ha commesso un grave errore”, ha minacciato. Nel frattempo l’offensiva prosegue anche a Gaza: almeno 35 persone sono state uccise durante un attacco israeliano che ha preso di mira una scuola dell‘Unrwa a Nuseirat, che ospita civili sfollati.
21:20 Usa chiedono a Israele piena trasparenza su attacco a scuola
Gli Stati Uniti si aspettano che Israele sia “pienamente trasparente” nelle informazioni relative al raid effettuato su una scuola dell’Unrwa a Gaza. Lo ha affermato il portavoce del Dipartimento di Stato americano, Matthew Miller, citato dal New York Times.
20:15 Guterres: “Terribile l’attacco a scuola Unrwa”
Il segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres, ha definito “terribile” l’attacco alla scuola dell’Unrwa a Nuseirat. Lo ha riferito il portavoce di Guterres Stephane Dujarric. Lo riporta Al Jazeera. Questo “è solo un altro orribile esempio del prezzo che stanno pagando i civili, che stanno pagando uomini, donne e bambini palestinesi che cercano soltanto di sopravvivere”, ha affermato. Guterres, ha aggiunto, “naturalmente condanna questo attacco”.
20:05 Media, no di Sinwar a disarmo Hamas e a intese che lo prevedano
Parlando con i mediatori per un accordo di tregua con Israele il leader di Hamas nella Striscia di Gaza, Yahya Sinwar, avrebbe affermato che l’organizzazione “non si disarmerà e non firmerà accordi che lo richiedano”. Lo riporta il Wall Street Journal. Sinwar avrebbe ribadito che Hamas accettera una proposta di accordo solo se Israele si impegnerà per un cessate il fuoco permanente.
19:55 Sinwar: “Pace solo con cessate fuoco permanente”
Il leader di Hamas a Gaza Yahya Sinwar avrebbe fatto sapere ai negoziatori arabi che Hamas accetterà un accordo di pace solo se Israele si impegna a un cessate il fuoco permanente. Lo riporta il Wall Street Journal. “Hamas non consegnerà le sue armi né firmerà una proposta che lo richieda”, il testo del messaggio fatto recapitare da Sinwar secondo il giornale americano.
19:10 Cnn, rivisto a 40 morti bilancio raid Israele su scuola Unrwa
È stato rivisto ad almeno 40 morti il bilancio del raid di Israele alla scuola dell’Unrwa a Nuseirat, nel centro della Striscia di Gaza. Lo riporta la Cnn citando fonti sanitarie dell’ospedale dei Martiri di Al-Aqsa di Deir al-Balah, dove sono state portate le vittime, spiegando che il precedente bilancio di 45 morti è stato rivisto perché l’ospedale ha chiarito che ci sono stati anche altri 2 attacchi a Nuseirat, uno a un ospedale e un altro a una casa residenziale, in cui sono rimaste uccise 5 persone.
18:40 Netanyahu: “Nonostante pressioni cambieremo la realtà”
Dopo una visita al quartier generale del comando centrale dell’Idf, il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha affermato che Israele sta combattendo una guerra su più fronti “mentre su di noi vengono esercitate difficili pressioni internazionali”. Lo riporta il Times of Israel. “Posso garantire una cosa”, ha aggiunto in una dichiarazione video. “Tutto ciò che è accaduto prima non accadrà più. Cambieremo questa realtà”.
17:30 Borrell: “Serve indagine indipendente su attacco a scuola”
“I rapporti provenienti da Gaza mostrano ripetutamente che la violenza e la sofferenza sono ancora l’unica realtà per centinaia di migliaia di civili innocenti. La terribile notizia” dell’attacco alla scuola dell’Unrwa nel campo profughi di Nuseirat “deve essere oggetto di un’indagine indipendente, in linea con l’ultimo ordine della Corte internazionale di giustizia”. Lo scrive sul suo profilo X l’Alto rappresentante Ue per la politica estera Josep Borrell. “Un cessate il fuoco duraturo è l’unica via da seguire per proteggere i civili e ottenere il rilascio immediato di tutti gli ostaggi. Entrambe le parti devono ora concordare il piano degli Stati Uniti in tre fasi”, aggiunge.
16:05 Houthi: “Operazioni contro navi in porto Haifa, Idf smentisce”
I ribelli Houthi dello Yemen affermano di aver lanciato 2 operazioni militari congiunte con la Resistenza islamica irachena contro navi nel porto israeliano di Haifa. È quanto ha riferito il portavoce militare degli Houthi, Yahya Saree, in una dichiarazione televisiva di cui riferisce Al-Jazeera. “La prima ha preso di mira 2 navi che trasportavano equipaggiamento militare nel porto di Haifa, mentre la seconda ha preso di mira una nave che ha violato la decisione di vietare l’ingresso nel porto”, ha dichiarato il portavoce. Il Times of Israel riporta che l’esercito israeliano (Idf) ha smentito queste affermazioni: “Non è vero”, ha detto un portavoce, il tenente colonnello Peter Lerner.
15:26 Media Egitto, risposta Hamas su accordo in prossimi giorni
Hamas presenterà la sua risposta alla proposta di accordo per una tregua nei prossimi giorni. Lo ha riferito una fonte di alto livello citata dall’emittente egiziana Al-Qahera News. “I leader di Hamas ci hanno informato che stanno studiando seriamente e positivamente la proposta di tregua”, ha detto la fonte all’emittente.
15:17 Media Egitto, da Hamas segnali positivi su cessate fuoco
L’Egitto ha ricevuto segnali positivi da Hamas che indicano la sua aspirazione a un cessate il fuoco. Lo riporta l’emittente egiziana Al-Qahera News, citando dichiarazioni esclusive di una fonte di alto livello. Secondo la fonte, nelle ultime ore l’Egitto ha avuto incontri e contatti approfonditi per una ripresa dei negoziati per il cessate il fuoco nella Striscia di Gaza. “I leader di Hamas ci hanno informato che stanno studiando seriamente e positivamente la proposta di tregua”, ha riferito la fonte ad Al-Qahera News, confermando che c’è un invito egiziano ai leader di Hamas a visitare Il Cairo e a discutere tutti i dettagli relativi alla situazione attuale.
15:05 Idf: “Completati preparativi per possibile attacco in Libano”
Il capo del comando settentrionale delle Forze di difesa israeliana (Idf), il maggiore generale Ori Gordin, parlando ad una cerimonia che celebra i 18 anni dalla seconda guerra del Libano, ha affermato che l’esercito è pronto ad affrontare ancora una volta il gruppo terroristico Hezbollah. “La settimana scorsa abbiamo completato i preparativi per un attacco nel nord. Incontro le truppe e i comandanti”, ha detto, come riporta il Times of Israel, “sono addestrati e determinati. Sono sicuro che saranno in grado di affrontare qualsiasi compito contro l’organizzazione terroristica Hezbollah. Siamo preparati e pronti, e quando riceveremo l’ordine, il nemico incontrerà un esercito forte e pronto”.
14:45 Tajani: “Soldato ucciso in attacco Hezbollah è italo-israeliano”
“Rafael Kauders, un riservista italo-israeliano di 39 anni dell’esercito israeliano, è stato ucciso a seguito di un attacco di Hezbollah nel Nord di Israele. Ho appena parlato con la famiglia, attiva nella comunità italiana in Israele, per esprimere le condoglianze a nome di tutto il Governo”. Così sul proprio account X il vicepremier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani.
14:18 Cnn, almeno 45 morti in attacco a scuola Unrwa
Almeno 45 persone sono morte nell’attacco lanciato questa mattina dall’esercito israeliano contro una scuola dell’Unrwa nel campo profughi di Nuseirat, nel centro della Striscia di Gaza. Lo ha detto alla Cnn un portavoce del ministero della Sanità di Gaza, gestito da Hamas. In precedenza l’ospedale aveva riferito di almeno 14 bambini e 9 donne tra i rifugiati palestinesi uccisi nel raid.
14:04 Unifil: “Basta un errore per scatenare escalation Israele-Hezbollah”
“E’ importante esprimere preoccupazione, richiamare le parti e far loro capire quanto sia pericoloso continuare con l’escalation degli ultimi otto mesi, che basta un errore per scatenare uno scontro molto più pericoloso di quello in corso adesso e spingerle a trovare una soluzione”. Così a LaPresse Andrea Tenenti, portavoce della missione Unifil in Libano sulle crescenti tensioni tra Israele ed Hezbollah. Al momento, sottolinea, “vedo soprattutto un’escalation della retorica” tra le due parti che fa sembrare una possibile estensione del conflitto in Medioriente “una realtà, mentre ancora non lo è”. La retorica, insiste, “è molto elevata ma noi pensiamo sia ancora possibile trovare una soluzione”.
Parlando degli ultimi attacchi di Hezbollah contro il nord di Israele, Tenenti spiega che le “tattiche” dei miliziani libanesi “stanno cambiando per avere un elemento sorpresa e far vedere che Hezbollah non ha ancora utilizzato tutto il suo potenziale”. Quanto agli incendi nel nord dello Stato ebraico provocati dai bombardamenti “sono dovuti anche alla stagione: a marzo con la vegetazione bagnata le bombe non li provocavano, mentre con le temperature attuali è più facile che si sviluppino”.
13:49 Unrwa: “In scuola colpita c’erano 6mila sfollati”
“La scuola ospitava 6mila sfollati quando è stata colpita. Almeno 35 persone sono state uccise e molte altre ferite“. È quanto afferma Philippe Lazzarini, Commissario generale dell’Unrwa in un post sui social. “Le affermazioni secondo cui gruppi armati potrebbero essere stati all’interno del rifugio sono scioccanti. Tuttavia, non siamo in grado di verificare queste affermazioni”, ha aggiunto Lazzarini, “attaccare, prendere di mira o utilizzare edifici delle Nazioni Unite per scopi militari è una palese violazione del diritto internazionale umanitario”.
13:44 Appello di 17 Paesi a Israele e Hamas: “Trovate accordo”
I leader di 17 Paesi hanno diffuso una dichiarazione congiunta in cui chiedono ai leader di Israele e Hamas di “accettare qualsiasi compromesso finale sia necessario per concludere l’accordo”. I 17 Paesi sono Stati Uniti, Argentina, Austria, Brasile, Bulgaria, Canada, Colombia, Danimarca, Francia, Germania, Polonia, Portogallo, Romania, Serbia, Spagna, Thailandia e Regno Unito. “In qualità di leader di Paesi profondamente preoccupati per gli ostaggi detenuti da Hamas a Gaza, tra cui molti dei nostri cittadini, sosteniamo pienamente il movimento verso un accordo per il cessate il fuoco e il rilascio degli ostaggi ora sul tavolo e come delineato dal Presidente Biden il 31 maggio 2024. Non c’è tempo da perdere”, si legge nella dichiarazione, diffusa dalla Casa Bianca. “Chiediamo ad Hamas di concludere questo accordo, con cui Israele è pronto a procedere, e di iniziare il processo di liberazione dei nostri cittadini”, si legge.
I 17 Paesi dichiarano ancora: “Sottolineiamo che questo accordo porterebbe a un immediato cessate il fuoco e alla riabilitazione di Gaza, insieme a garanzie di sicurezza per israeliani e palestinesi, e a opportunità per una pace più duratura a lungo termine e per una soluzione a due Stati. In questo momento decisivo, chiediamo ai leader di Israele e di Hamas di accettare qualsiasi compromesso finale sia necessario per concludere l’accordo e portare sollievo alle famiglie dei nostri ostaggi, nonché a coloro che si trovano da entrambe le parti in questo terribile conflitto, comprese le popolazioni civili”. “È ora che la guerra finisca e questo accordo è il punto di partenza necessario”, conclude la dichiarazione.
11:54 Israele non ha ricevuto risposta formale di Hamas su accordo
Israele non ha ancora ricevuto una risposta formale da Hamas sulla proposta di accordo. Lo ha riferito un funzionario israeliano all’emittente locale Kan, citata da Times of Israel. La notizia giunge dopo che l’agenzia saudita Asharq Al-Awsat, citando fonti di Hamas, ha riferito che il gruppo palestinese ha respinto la proposta di intesa per cessate il fuoco e rilascio degli ostaggi, sottolineando che rifiuterà qualsiasi proposta che non includa una garanzia della fine della guerra.
11:47 Idf,: “C’erano 20-30 terroristi in scuola colpita”
L’esercito israeliano (Idf) dice di avere accertato che c’erano 20-30 terroristi di Hamas nella scuola gestita dall’agenzia Onu per i rifugiati palestinesi (Unrwa) che ha colpito nella notte a Nuseirat, nella Striscia di Gaza. A riferirlo è stato un portavoce dell’Idf, Peter Lerner, aggiungendo che molti dei combattenti sono stati uccisi nell’attacco aereo. Il portavoce, sottolinea Al-Jazeera, afferma di non essere a conoscenza di vittime civili.
Sempre secondo l’Idf, i terroristi si trovavano in tre aule, separate da un’area in cui si rifugiavano i civili, riporta il Times of Israel. L’esercito afferma di avere ritardato l’attacco due volte poiché avrebbe lavorato per mettere a punto il piano per evitare di danneggiare i civili. Israele ha ripetutamente accusato Hamas di utilizzare per attività terroristiche scuole e altre infrastrutture civili nella Striscia, compresi i luoghi in cui i civili si rifugiano.
10:47 14 bambini e 9 donne tra 33 morti in raid su scuola Unrwa
I registri dell’ospedale e un reporter di Associated Press riferiscono di almeno 33 morti nell’attacco israeliano che questa mattina ha colpito una scuola dell’Unrwa a Nuseirat, nel centro della Striscia di Gaza. Tra i morti ci sono 14 bambini e nove donne. La scuola era piena di palestinesi sfollati. Un altro attacco dell’esercito israeliano contro una casa durante la notte ha ucciso sei persone.
10:40 Spagna si unisce in caso contro Israele a Corte Aia
La Spagna si unisce al processo aperto dal Sudafrica alla Corte internazionale di giutiza (Cig) dell’Aia contro Israele per genocidio. Lo ha annunciato il ministro degli Esteri spagnolo José Manuel Albares. La decisione, ha spiegato, è stata presa affinché “la pace ritorni a Gaza e in Medioriente”. “È essenziale che tutti sostengano la Corte e che le sue misure precauzionali siano rispettate”, ha aggiunto, come riporta l’emittente spagnola Rtve. Albares ha ribadito il sostegno della Spagna all’iniziativa di pace di Biden mediata da Egitto e Qatar, sottolineando: “Il nostro unico obiettivo è porre fine alla guerra e portare avanti la soluzione dei due Stati”.
09:24 Hamas ha rifiutato proposta accordo: “Testo ambiguo”
L’agenzia saudita Asharq Al-Awsat ha riferito che i funzionari di Hamas hanno respinto la proposta di accordo di Israele per il cessate il fuoco e il rilascio degli ostaggi, sostenendo che fosse fondamentalmente diversa da quella presentata dal presidente statunitense Joe Biden. Fonti di Hamas hanno detto ad Asharq Al-Awsat di volere chiare garanzie sulla fine della guerra. “Israele sta facendo manipolazione. Vogliono una tregua temporanea, poi la guerra riprenderà. Usano testi ambigui che sono aperti all’interpretazione”, ha affermato una fonte del gruppo palestinese.
08:13 Idf: “Eliminati terroristi Hamas in raid su scuola Unrwa”
“Diversi terroristi di Hamas e della Jihad islamica che si erano introdotti all’interno di una scuola dell’Unrwa sono stati eliminati”. È quanto fanno sapere le Forze di difesa israeliane (Idf) in un post sui social. “I jet da combattimento hanno condotto un attacco preciso contro un complesso di Hamas nascosto all’interno della scuola nell’area di Nuseirat”, si legge nel post pubblicato sul social X, “questi terroristi appartenevano alle Forze Nukhba e hanno partecipato al massacro del 7 ottobre”. “Prima dell’attacco, sono state adottate diverse misure per ridurre il rischio di danneggiare i civili non coinvolti durante l’attacco, tra cui la sorveglianza aerea e ulteriori informazioni di intelligence”, precisa l’Idf.
06:52 Almeno 32 morti in attacco israeliano a scuola Unrwa
Almeno 32 persone sono state uccise e decine ferite in un attacco israeliano contro una scuola che ospita sfollati nel campo profughi di Nuseirat, nel centro di Gaza. L’esercito dello Stato ebraico ha confermato che i suoi aerei da combattimento hanno preso di mira una scuola dell’Unrwa nella zona. Lo riporta il sito di Al Jazeera.
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