La vittima si chiama Nadav Poplewell, 51 anni, rapito dal Kibbutz Nirim
Il conflitto a Gaza è arrivato al suo 218esimo giorno. Ieri l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha approvato una risoluzione che riconosce alla Palestina di essere qualificata per diventare membro a pieno titolo dell’Onu e i carri armati di Israele hanno circondato la parte orientale della città di Rafah. Oggi continuano i raid israeliani sulla Striscia: secondo l’agenzia palestinese Wafa nei bombardamenti sarebbero rimasti uccisi centinaia di civili. Ecco tutte le notizie di oggi, sabato 11 maggio.
23:39 Biden: “Con rilascio ostaggi cessate il fuoco anche domani”
“Continuano a chiedermi: se domani ci sarà un cessate il fuoco. Hamas rilascerà i rapiti, le donne, gli anziani e i feriti? Israele ha detto che spetta ad Hamas: se vogliono farlo, possiamo farlo anche domani. È tutto correlato”. Lo ha detto il presidente degli Stati Uniti Joe Biden durante un evento di raccolta fondi a casa dell’ex presidente della Microsoft John Shirley. Lo riporta Ynet.
20:37 Scholz: “Offensiva Israele su Rafah sarebbe irresponsabile”
Il cancelliere tedesco Olaf Scholz ha messo in guardia il governo israeliano da un’offensiva militare su Rafah. Una tale offensiva sarebbe “irresponsabile”, ha detto Scholz in un evento organizzato dalla Rete editoriale tedesca(Rnd), come riporta NTV. Scholz ha spiegato di non credere che un’offensiva del genere sia possibile “senza incredibili perdite umane”. Rispondendo ad una domanda sulla fornitura di armi, il cancelliere ha affermato che il governo tedesco fornisce armi solo in singoli casi e dove è chiaro che non possono essere utilizzate in situazioni che possono andare contro il diritto internazionale. In ogni caso, la Germania non fornisce armi a Israele come fanno gli Stati Uniti.
19:13 15 morti in attacchi Israele a Rafah, anche quattro bambini
Almeno 15 persone sono state uccise in due attacchi israeliani a Rafah, nel sud della Striscia di Gaza. Funzionari dell’ospedale del Kuwait hanno riferito che i corpi sono stati portati oggi al centro medico. L’addetto stampa dell’ospedale, Saber Abu A’arar, ha detto alla Cnn che “15 palestinesi sono stati uccisi, tra cui quattro bambini e cinque donne” nei due attacchi. I bombardamenti dell’artiglieria hanno colpito il quartiere di Al-Salam, nella parte orientale di Rafah, mentre un attacco aereo ha colpito un edificio nel quartiere di Al-Hashasheen, nella parte occidentale di Rafah. Al-Hashasheen non era inclusa nell’ultimo ordine di evacuazione emanato dall’esercito israeliano.
18:45 Hamas: “Riteniamo Usa responsabili di escalation a Rafah”
Hamas ritiene che gli Stati Uniti siano responsabili dell’invasione di Rafah e della ripresa dei combattimenti. Il gruppo palestinese afferma che i nuovi attacchi di terra israeliani in tutta la Striscia di Gaza, tra cui a Rafah, a Jabalia e a Zeitoun, dimostrano che Israele vuole continuare a “massacrare” i civili. “Riteniamo l’amministrazione americana e il suo presidente Biden pienamente responsabili dell’escalation di questi crimini contro i civili, inclusi bambini, donne e anziani, continuando a fornire copertura al fascismo sionista per continuare i suoi crimini”, ha affermato Hamas in una nota, come riporta Al Jazeera. Nella dichiarazione il gruppo ha inoltre invitato la comunità internazionale e le Nazioni Unite a smettere di adottare “posizioni timide” e a fare pressione su Israele affinché interrompa i suoi attacchi e fornisca aiuti ai civili.
16:18 Hamas: Nadal Poplewell ucciso in attacco Israele
Le Brigate Qassam, il braccio armato di Hamas, hanno dichiarato in un comunicato che l’ostaggio israeliano Nadav Poplewell è stato ucciso in un attacco aereo israeliano più di un mese fa. Lo riporta Al Jazeera. Qualche ora fa il gruppo palestinese aveva pubblicato un video in cui lo si vedeva con una ferita a un occhio. Poplewell, 51 anni, era stato rapito dal Kibbutz Nirim ed era stato portato a Gaza con sua madre Channa Peri, poi rilasciata a novembre. Suo fratello Roy è stato ucciso negli attacchi del 7 ottobre.
13:34 Hamas pubblica video ostaggio Nadav Poplewell
Hamas ha diffuso un nuovo video che mostra un ostaggio israeliano nella Striscia di Gaza. Nella clip di 10 secondi, l’ostaggio si identifica come Nadav Popplewell, 51 anni, e mostra una ferita a un occhio. Hamas, riporta Times of Israel, ha affermato che presto pubblicherà ulteriori informazioni o filmati sull’ostaggio. Hamas ha già pubblicato video simili di ostaggi che tiene prigionieri dallo scorso 7 ottobre. Poplewell, riporta Haaretz, è stato rapito dal Kibbutz Nirim ed è stato portato a Gaza con sua madre Channa Peri, che è stata rilasciata in seguito alla presa degli ostaggi a novembre. Suo fratello Roy è stato ucciso negli attacchi del 7 ottobre.
13:01 Ministero Sanità Gaza: 34.791 morti dal 7 ottobre
Il numero delle persone uccise negli attacchi israeliani contro Gaza dall’inizio della guerra è salito a 34.971, secondo gli ultimi dati del ministero della Sanità di Gaza, controllato da Hamas. I soccorritori a Gaza affermano che più di 10.000 altri corpi sono ancora sotto le macerie e non sono stati finora recuperati. Dal 7 ottobre sono rimaste ferite anche altre 78.641 persone, ha affermato il ministero in una nota.
11:02 Idf: “Circa 300mila persone evacuate da Rafah in zona umanitaria”
Le Forze di difesa israeliane (Idf) hanno stimato che circa 300.000 palestinesi siano stati evacuati da Rafah, nel sud di Gaza, in una “zona umanitaria” designata nelle aree di al-Mawasi e Khan Younis. Lo riporta Times of Israel. Questa mattina, le Forze israliane hanno ampliato il numero di zone nella parte orientale di Rafah che devono essere evacuate nel contesto di un’operazione in corso contro Hamas.
10:21 Idf prepara operazione in nord Gaza: oltre 100mila evacuati
L’esercito israeliano si sta preparando a lanciare una nuova operazione a Jabaliya, nel nord di Gaza, dopo aver identificato un tentativo di Hamas di riorganizzarsi in quella zona. Secondo quanto riferisce Times of Israel, le Forze di difesa israeliane (Idf) stimano che sia stato dato un ordine di evacuazione a un numero tra 100.000 e 150.000 di palestinesi: sono stati chiamati a trasferirsi nei rifugi nella parte occidentale di Gaza City. Sarà la seconda volta che l’Idf opererà a Jabaliya dopo che la città è stata catturata durante i primi mesi dell’offensiva di terra israeliana contro Hamas. Successivamente le forze israeliane si sono ritirate dal nord di Gaza. L’ordine di evacuazione arriva mentre l’Idf continua ad operare nel quartiere Zetouin di Gaza City, dove ritiene di aver individuato altri esponenti di Hamas.
08:05 Wafa: decine di civili uccisi in raid su Striscia Gaza
Decine di civili, tra cui un giornalista, sua moglie e suo figlio, sono stati uccisi e altri feriti in bombardamenti israeliani su diverse aree della Striscia di Gaza. Lo riporta l’agenzia palestinese Wafa, citando fonti locali che hanno confermato che il giornalista Bahaa Okasha, sua moglie e suo figlio sono stati uccisi in un raid dello Stato Ebraico che ha preso di mira la loro casa nel campo di Jabalia, nel nord della Striscia. Altre vittime e altri feriti si sarebbero poi registrati a seguito di un bombardamento israeliano contro la casa della famiglia Siam nella città vecchia di Gaza, nel centro di Gaza City. Le stesse fonti parlano anche di almeno altre 10 persone uccise e altre ferite, compresi bambini, a seguito di un bombardamento israeliano contro una casa appartenente alla famiglia Al-Khatib nella città di Al-Zawaida, nel centro di Gaza. Inoltre, un altro raid israeliano ha preso di mira il nord del campo di Nuseirat e un altro ha colpito la città di Al-Zawaida nel centro della Striscia. Spostandosi verso il centro e l’est della città di Rafah – riferisce ancora l’agenzia Wafa – nel sud di Gaza, gli aerei da combattimento israeliani hanno lanciato intensi bombardamenti di artiglieria, causando molteplici vittime tra i civili.
07:00 Rapporto Usa: da Israele probabili violazioni diritto internazionale
Israele ha “probabilmente” violato il diritto umanitario internazionale impiegando nel conflitto a Gaza armi fornite dagli Stati Uniti, ma le condizioni di guerra sul terreno impediscono di determinare con certezza queste violazioni. È quanto riporta un rapporto del dipartimento di Stato americano consegnato venerdì al Congresso. Ci sono, si legge nel documento, prove “ragionevoli” per affermare che Israele abbia violato il diritto internazionale nella sua condotta della guerra a Gaza, e tuttavia non è possibile collegare direttamente l’uso di armi statunitensi a specifici bombardamenti in modo da limitare in futuro la fornitura di armi Usa allo Stato ebraico. Le conclusioni del rapporto, per quanto non definitive, rappresentano finora la critica più marcata a Israele da parte dell’Amministrazione Biden rispetto alla guerra in corso.
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