Sono almeno 2mila le persone arrestate a seguito delle proteste filo palestinesi delle ultime settimane nei campus universitari Usa
Un agente di polizia coinvolto nello sgombero dei manifestanti da un edificio amministrativo della Columbia University ha sparato con la sua pistola all’interno della sala, senza ferire nessuno. I fatti risalgono all’inizio della settimana e la conferma arriva da un portavoce dell’ufficio del procuratore distrettuale Alvin Bragg.Nessuno è rimasto ferito, secondo il portavoce Doug Cohen, che ha detto che c’erano altri agenti ma nessuno studente nelle immediate vicinanze. Ha detto che l’ufficio di Bragg sta esaminando l’incidente. Non ha fornito ulteriori dettagli sull’incidente, riportato per la prima volta dal notiziario The City.
Sono almeno 2mila le persone arrestate a seguito delle proteste filo palestinesi delle ultime settimane nei campus universitari Usa. È quanto emerge dal conteggio effettuato dall’Associated Press. Manifestazioni e proteste si sono verificate quasi in ogni angolo degli Stati Uniti, ma nelle ultime 24 ore quelle che hanno attirato maggiore attenzione sono state alla University of California, Los Angeles (Ucla), con scene di caos e di scontri tra agenti in tenuta antisommossa e studenti. Nei soli scontri a Ucla, ha riferito la polizia della California, sono state arrestate almeno 200 persone.
Circa 2.200 arresti in campus Usa per proteste pro-Palestina
Nelle ultime settimane la polizia ha arrestato circa 2.200 persone durante le proteste pro-palestinesi nei campus universitari di tutti gli Stati Uniti. Più di 100 persone sono state prese in custodia alla Columbia, ma si tratta solo di una frazione degli arresti totali derivanti dalle recenti proteste nei campus per la guerra tra Israele e Hamas. L’Associated Press ha registrato almeno 56 arresti in 43 diversi college o università statunitensi dal 18 aprile. A Ucla i manifestanti presi in custodia sono stati 200. Israele ha bollato le proteste come antisemite, mentre i critici di Israele dicono che usa queste accuse per mettere a tacere l’opposizione
Biden: “Diritto a proteste non è diritto al caos”
In America esiste il diritto a “protestare pacificamente” e la “libertà di parola”, ma gli Stati Uniti sono uno Stato di diritto. Lo ha detto il presidente Usa Joe Biden, in un intervento a sorpresa sulle proteste filo palestinesi in corso nei campus universitari del Paese. “In una società civile deve prevalere l’ordine”, ha detto Biden, ribadendo che negli Usa c’è “il diritto alla protesta, ma non il diritto al caos“. Il presidente ha poi ribadito la sua condanna dell’antisemitismo, al pari dell’islamofobia. “Minacciare e intimidire le persone non è una protesta pacifica, è contro la legge”, ha detto Biden in riferimento agli atti di antisemitismo registrati in diversi campus.
Biden: “No a guardia nazionale nei campus”
Biden ha inoltre detto di essere contrario all’invio della Guardia nazionale nei campus dove sono in corso le proteste. “No”, ha risposto il presidente a chi gli chiedeva se fosse favorevole a questa ipotesi. In precedenza, Biden aveva duramente criticato e condannato le violenze che si sono verificate in alcuni campus.
Biden: “Proteste non mi faranno cambiare politica”
Infine, il leader della Casa Bianca ha risposto “No” a chi gli ha chiesto se le manifestazioni possano portare a un cambiamento della sua politica sul Medioriente.
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