Al leader ceceno è stata diagnosticata una necrosi pancreatica

“In totale, dall’inizio dell’operazione militare speciale, le perdite dell’esercito ucraino sono quasi di mezzo milione di militari”. A dirlo è il ministro della Difesa russo Sergei Shoigu in una riunione del suo dipartimento. I 500mila morti tra le truppe di Kiev dopo oltre due anni di guerra, secondo Shoigu, sono la prova che “il regime di Zelensky non ha raggiunto i suoi obiettivi nella controffensiva preparata dagli istruttori della Nato”, e che l’esercito russo è riuscito a “sfatare il mito della superiorità degli armamenti occidentali”.

Anche l’Ucraina è costretta però ad ammettere che la situazione sul fronte orientale “è leggermente peggiorata”. “Gli occupanti stanno cercando di catturare Ivanivske e la periferia di Bohdanivka ad ogni costo, per sfondare a Chasiv Yar, dove i nostri soldati stanno trattenendo il nemico da giorni”, ha detto il portavoce del gruppo operativo e strategico delle truppe ucraine Khortytsia, nella regione di Zaporizhzhia. Dopo la telefonata di lunedì sera tra il presidente ucraino Volodymyr Zelensky e il suo omologo statunitense Joe Biden, che gli ha promesso in fretta “nuovi significativi pacchetti di assistenza alla sicurezza”, anche il premier britannico Rishi Sunak ha annunciato, durante una viaggio in Polonia, forniture militari all’Ucraina per circa 620 milioni di dollari. Queste comprenderanno 400 veicoli, 60 imbarcazioni, 1.600 munizioni e 4 milioni di proiettili, oltre a missili britannici a lungo raggio Storm Shadow, che hanno una portata di oltre 200 chilometri e si sono dimostrati efficaci nel colpire gli obiettivi russi.

Intanto alcuni media indipendenti russi hanno rivelato che al leader ceceno Ramzan Kadyrov è stata diagnosticata una necrosi pancreatica, una malattia terminale che avrebbe spinto il Cremlino a mettersi alla ricerca di un suo possibile successore. Secondo Novaya Gazeta, dal 2019, anno in cui Kadyrov avrebbe scoperto la malattia, il leader ceceno è stato sottoposto a procedure regolari all’Ospedale Clinico Centrale di Mosca in cui sarebbe stato ricoverato anche l’anno scorso per “insufficienza polmonare acuta” dovuta a un’overdose di sedativo pre-operatorio. I medici avevano optato per attaccarlo a un respiratore e per indurgli il coma farmacologico. Tra i potenziali candidati sondati da Mosca per prendere il posto di Kadyrov c’è il comandante dei volontari delle forze speciali cecene Akhmat, il maggiore generale Apti Alaudinov, recentemente nominato vice direttore per il lavoro militare e politico del ministero della Difesa russo. L’assistente di Kadyrov, Umar Daudov, ha tentato sui social di smentire le voci della malattia pubblicando un video in cui si vede il leader ceceno allenarsi in palestra, mentre scherza con i presenti.

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