La presidente della Commissione europea: "470 miliardi di investimenti se completiamo l'Unione dei mercati dei capitali"
La presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, è intervenuta al dibatto sulle conclusioni del Consiglio europeo della scorsa settimana. “La crisi sanitaria da Covid-19 e la guerra in Ucraina, con una crisi energetica made in Russia. Avrebbero potuto trasformarsi in una drammatica crisi economica e sociale. Ma non lo fecero. Ciò è dovuto alla grande resilienza dell’Europa, ma anche al fatto che abbiamo messo in atto le giuste politiche. Come SURE, ha salvato 40 milioni di posti di lavoro in Europa. Oppure NextGenerationEU e REPowerEU, che hanno accelerato la ripresa e la diffusione delle energie rinnovabili nazionali” le parole di von der Leyen.
“Non ho dimenticato che nel 2020 molti avevano previsto una disoccupazione di massa in Europa e una lunga recessione. Non è successo – ha aggiunto -. Invece oggi abbiamo più persone al lavoro che in qualsiasi altro momento della storia europea. La disoccupazione è ai minimi storici, inferiore al 6%. L’occupazione è ai massimi storici, oltre il 75%. E l’inflazione è ormai vicina al nostro obiettivo del 2%. Cari colleghi, abbiamo attraversato l’inferno e l’acqua alta. Ma sotto molti aspetti ne siamo usciti più forti di cinque anni fa”.
Von der Leyen: “470 mld investimenti se completiamo Unione capitali”
“470 miliardi di euro: questo è l’investimento privato aggiuntivo che potremmo raccogliere ogni anno se completassimo l’Unione dei mercati dei capitali. La CMU è stata lanciata quasi dieci anni fa. E dall’inizio del mandato abbiamo compiuto progressi su molti dei suoi elementi” sottolinea la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, nel suo intervento al dibatto sulle conclusioni del Consiglio europeo della scorsa settimana.
“Ad esempio, abbiamo reso più semplice per le aziende di tutta Europa, in particolare le PMI, quotarsi sui mercati dei capitali – ha aggiunto -. Ma ci siamo trovati di fronte ad una situazione di stallo anche in seno al Consiglio, su molti aspetti cruciali dell’Unione dei mercati dei capitali. È quindi più che positivo che l’ultimo Consiglio europeo segni una svolta. Ora abbiamo un mandato chiaro per andare avanti su tre questioni vitali. Primo: armonizzando le norme nazionali su temi come l’insolvenza. Ciò darà agli investitori la prevedibilità di cui hanno bisogno”.
“Secondo: progetteremo e creeremo prodotti di risparmio transfrontalieri per gli investitori al dettaglio – spiega -. E terzo: la Commissione ha il compito di rafforzare la supervisione a livello europeo dei più importanti attori del mercato. Quindi c’è una strada chiara da percorrere. Se vogliamo finanziare la nuova rivoluzione industriale dei nostri tempi, dobbiamo mobilitare il capitale privato europeo. E ora è il momento di trasformare la volontà politica in azione”.
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