Secondo quanto riporta il giornale arabo Al Mayadeen le forze di Teheran starebbero pianificando un attacco combinato
IN AGGIORNAMENTO – Gli occhi del mondo sono puntati su Israele dopo che sette operatori umanitari sono stati uccisi in un raid nella Striscia di Gaza. L’Ong World Central Kitchen, intanto, chiede un’indagine indipendente. “E’ l’unico modo per determinare la verità su quanto accaduto, garantire trasparenza e responsabilità per i responsabili e prevenire futuri attacchi contro gli operatori umanitari”, si legge in un comunicato reso noto dall’organizzazione. Nel frattempo non si placa l’offensiva dello Stato ebraico nel Sud del Libano, contro obiettivo di Hezbollah.
Biden: “Inaccettabili attacchi a operatori umanitari”
Nel corso del colloquio telefonico di oggi fra il presidente Usa Joe Biden e il premier israeliano Benjamin Netanyahu, in cui i due hanno discusso della situazione a Gaza, Biden “ha sottolineato che gli attacchi agli operatori umanitari e la situazione umanitaria generale sono inaccettabili“. Lo riferisce la Casa Bianca.
Biden: “Usa con Israele contro minacce Iran”
Nel corso del colloquio telefonico di oggi fra il presidente Usa Joe Biden e il premier israeliano Benjamin Netanyahu, “i due leader hanno anche discusso delle minacce pubbliche iraniane contro Israele e il popolo israeliano e Biden “ha chiarito che gli Stati Uniti sostengono con forza Israele di fronte a queste minacce”. Lo riferisce la Casa Bianca.
Biden: “Raggiungere accordo senza indugi”
Nel corso del colloquio telefonico avuto stasera con il premier israeliano Benjamin Netanyahu, il presidente Usa Joe Biden lo ha invitato a “dare ai suoi negoziatori il potere di concludere senza indugi un accordo per riportare a casa gli ostaggi” che si trovano nella Striscia di Gaza. Lo riferisce la Casa Bianca, aggiungendo che Biden “ha sottolineato che un cessate il fuoco immediato è essenziale per stabilizzare e migliorare la situazione umanitaria e per proteggere i civili innocenti”.
Biden: “Tregua immediata è essenziale”
“Un cessate il fuoco immediato è essenziale” nella guerra a Gaza “per stabilizzare e migliorare la situazione umanitaria e proteggere civili innocenti”. È quanto ha detto il presidente Usa Joe Biden al premier israeliano Benjamin Netanyahu nel colloquio telefonico di oggi fra i due, secondo quanto riferito dalla Casa Bianca.
Biden a Netanyahu: “Sostegno Usa dipenderà da tutela civili e cooperanti”
Il futuro sostegno degli Stati Uniti alla guerra di Israele a Gaza dipende da nuove misure per proteggere i civili e gli operatori umanitari. È quanto ha detto il presidente Usa Joe Biden al premier israeliano Benjamin Netanyahu nel colloquio telefonico di oggi fra i due, secondo quanto riferito dalla Casa Bianca.
Biden “ha chiarito la necessità che Israele annunci e applichi una serie di misure specifiche, concrete e misurabili per la protezione dei civili, per affrontare le sofferenze umanitarie e la sicurezza degli operatori umanitari”, ha fatto sapere la Casa Bianca riferendo della telefonata. E ancora: Biden “ha chiarito che la politica degli Stati Uniti riguardo a Gaza sarà determinata dalla nostra valutazione dell’azione immediata di Israele su questi passi”. Le parole di Biden giungono dopo l’attacco di lunedì che ha colpito l’organizzazione World Central Kitchen mentre si occupava delle consegne di cibo nella Striscia di Gaza, attacco in cui sono stati uccisi 7 operatori umanitari, 6 dei quali stranieri. La Casa Bianca aveva fatto sapere precedentemente che gli Stati Uniti non hanno intenzione di condurre una propria indagine sul raid.
Colloquio di 50 minuti tra Netanyahu e Biden
È durato circa 50 minuti il colloquio fra il premier israeliano Benjamin Netanyahu e il presidente Usa Joe Biden fissato per oggi alle 17:30 ora italiana. Lo riferisce l’emittente israeliana Kan. Precedentemente la Cnn aveva riferito che il colloquio era stato organizzato a seguito della morte di 7 operatori umanitari di World Central Kitchen (Wck) lunedì in un attacco nella Striscia di Gaza.
Idf: “Completata indagine su Wck, presto sarà presentata”
L’indagine sull’attacco di lunedì al convoglio di aiuti di World central kitchen (Wck) nella Striscia di Gaza, in cui sono stati uccisi 7 operatori umanitari, è stata completata e sarà presto presentata al pubblico. Lo ha riferito il portavoce dell’esercito di Israele (Idf), Daniel Hagari, come riporta il Times of Israel. Rispondendo a una domanda in conferenza stampa, Hagari ha detto che sull’incidente ha indagato “in modo approfondito” il Meccanismo di valutazione dello Stato maggiore, un organismo militare indipendente responsabile di indagare su incidenti insoliti durante la guerra.
Secondo quanto riferito, il capo del Meccanismo, il maggiore generale Yoav Har-Even, ha presentato i risultati al capo di Stato maggiore dell’Idf, il tenente generale Herzi Halevi, e dovrà presentarli anche al ministro della Difesa Yoav Gallant e al premier israeliano Benjamin Netanyahu. “Credo che dopo averli presentati agli ambasciatori dei Paesi interessati e allo staff della Wck, li renderemo presto pubblici in modo chiaro e trasparente“, ha riferito il portavoce dell’esercito israeliano.
Idf: “Pronti per diversi scenari a tutti i confini”
Israele sta prendendo sul serio ogni minaccia e i suoi jet da combattimento sono pronti per “una varietà di scenari”. Lo ha detto un portavoce dell’esercito israeliano (Idf), Daniel Hagari. L’Idf è dispiegato “a tutti i confini” ed è pronto “per una varietà di scenari”, ha dichiarato, secondo quanto riporta il Times of Israel. “Negli ultimi sei mesi siamo stati coinvolti in una guerra su più fronti. Siamo in stato di massima allerta in tutti i campi. Osserviamo le minacce e le sventiamo in continuazione, su più fronti, e siamo a un alto livello di preparazione per la difesa e l’offesa. Effettuiamo costantemente valutazioni e prendiamo sul serio qualsiasi dichiarazione e tutti i nemici”, ha detto Hagari. E ancora: “Abbiamo rafforzato la vigilanza nelle unità di combattimento, abbiamo potenziato i sistemi di difesa aerea e abbiamo aerei preparati per la difesa e pronti per l’attacco“.
WP: Da Usa ok a nuove bombe per Israele in giorno attacco Wck
L’amministrazione americana di Joe Biden ha approvato il trasferimento di altre migliaia di bombe a Israele nello stesso giorno in cui gli attacchi aerei israeliani a Gaza hanno ucciso 7 operatori umanitari del gruppo di beneficenza World central kitchen (Wck). Lo riporta il Washington Post (WP), citando tre funzionari Usa. “La transazione dimostra la determinazione dell’amministrazione a continuare a fornire armi letali a Israele nonostante le uccisioni di alto profilo di lunedì e le crescenti richieste agli Stati Uniti di condizionare tale sostegno a una maggiore protezione dei civili nella zona di guerra”, scrive il Washington Post, ricordando che fra i 7 morti c’è anche un cittadino statunitense.
Hamas: “Negoziati bloccati in circolo vizioso”
“Israele è ancora evasivo e i negoziati sono bloccati in un circolo vizioso“. Lo ha detto Osama Hamdan, funzionario di Hamas, durante un briefing a Beirut, di cui riferisce Al-Jazeera. Secondo Hamdan, nei colloqui su una tregua a Gaza non ci sono stati progressi nonostante il gruppo abbia mostrato flessibilità. Il funzionario ha riferito che Hamas ha consegnato la sua risposta ai mediatori egiziani e qatarioti nella tarda serata di mercoledì ribadendo la sua posizione già dichiarata il 14 marzo. Hamdan ha enunciato i punti compresi in questa posizione: l’aggressione israeliana a Gaza deve cessare e le forze israeliane devono ritirarsi completamente; agli sfollati deve essere permesso di tornare alle loro case, specialmente nella parte settentrionale di Gaza; ci deve essere un’ampia consegna di aiuti in tutte le parti di Gaza e la ricostruzione deve iniziare immediatamente; ci deve essere un iter reale e serio per lo scambio delle persone detenute.
Colloquio Netanyahu-Biden alle 17:30
Dovrebbero avere un colloquio alle 18.30 ora israeliana (17:30 ora italiana) il premier israeliano Benjamin Netanyahu e il presidente Usa Joe Biden. Lo riporta l’emittente israeliana Kan. Secondo la Cnn, che cita una fonte bene informata, questo colloquio fra i due è stato organizzato a seguito della morte di 7 operatori umanitari di World Central Kitchen (Wck) lunedì in un attacco nella Striscia di Gaza.
Israele rilascia 101 detenuti palestinesi, molti feriti
Le autorità israeliane hanno rilasciato 101 prigionieri palestinesi provenienti da Gaza e li hanno riportati nella Striscia. Lo riferisce l’amministrazione generale dei valichi e delle frontiere di Gaza, citata da Al-Jazeera. Secondo una fonte medica citata dalla stessa emittente, molti dei rilasciati sono stati portati nelle strutture mediche di Rafah, dove sono stati curati per fratture o altre ferite riportate a causa delle percosse subite durante la detenzione.
Intelligence militare Israele: “Ci attendono giorni complessi”
Il capo della direzione dell’intelligence militare israeliana, Maggiore Generale Aharon Haliva, ha detto agli ufficiali che Israele dovrà affrontare “giorni complessi”. Lo riportano i media israeliani. “Vi ho detto più di una volta che non è certo che il peggio sia alle nostre spalle”, ha aggiunto.
Hrw: 106 morti in raid Israele su condominio, possibile crimine guerra
Human Rights Watch (Hrw) afferma che almeno 106 civili, fra cui 54 bambini, sono morti in un attacco israeliano del 31 ottobre su un condominio di Gaza. Il gruppo per i diritti umani riferisce di non avere trovato alcuna prova che nel palazzo ci fosse un obiettivo militare, il che sembra rendere l’accaduto un crimine di guerra. Il raid è uno di quelli con più vittime dall’inizio della guerra quasi 6 mesi fa. Human Rights Watch afferma che 4 colpi distinti hanno fatto crollare l’Engineer’s Building nel centro di Gaza, che ospitava circa 350 persone, circa un terzo delle quali erano fuggite dalle loro case in altre zone della Striscia. Fra le vittime c’erano anche bambini che giocavano a calcio all’aperto e residenti che caricavano i telefoni in un negozio di alimentari al primo piano. Hrw afferma di aver intervistato 16 persone, tra cui i parenti delle persone uccise nell’attacco del 31 ottobre, e di aver analizzato immagini satellitari, 35 fotografie e 45 video delle conseguenze. Non si è potuta recare sul posto perché Israele limita fortemente l’accesso a Gaza.
I testimoni hanno detto a Human Rights Watch che non c’è stato alcun avvertimento prima dell’attacco. Il gruppo afferma che le autorità israeliane non hanno pubblicato alcuna informazione sul presunto obiettivo e non hanno risposto alle sue richieste di informazioni. Al momento l’Idf non ha risposto oggi a una richiesta di commento da parte di Associated Press. Israele afferma che cerca di evitare vittime civili e attribuisce la responsabilità della loro morte ad Hamas perché i militanti operano in aree densamente popolate, ma l’esercito raramente commenta i singoli attacchi che ogni giorno uccidono decine di persone, fra cui donne e bambini. Israele affronta crescenti critiche internazionali per la sua condotta di guerra dopo che i suoi attacchi hanno ucciso 7 operatori umanitari di World Central Kitchen (Wck) all’inizio di questa settimana.
Israele in massima allerta, possibile attacco da Iran
Lo Stato di Israele è in “massima allerta” per un possibile attacco dall’Iran come risposta al raid sul consolato di Teheran a Damasco dei giorni scorsi. Lo riferisce il quotidiano Haaretz. L’Idf – si legge – ha già rafforzato il suo comando di difesa aerea e ha sospeso il congedo dette truppe. Si teme un attacco combinato con droni e missili.
Khamenei: “Israele sarà schiaffeggiata per attacco di Damasco”
Il leader supremo dell’Iran, l’ayatollah Ali Khamenei, ha affermato che Israele “sarà schiaffeggiata” dopo l’attacco al consolato iraniano a Damasco in cui sono morte sette guardie rivoluzionarie, due delle quali generali. Lo riporta Times of Israel. “La sconfitta del regime sionista a Gaza continuerà e questo regime è vicino al declino e alla dissoluzione”, ha detto Khamenei in un discorso ai funzionari del Paese a Teheran. Sforzi disperati come quello compiuto in Siria non li salveranno dalla sconfitta. Verranno anche schiaffeggiati per questo gesto”, ha aggiunto.
Cia avverte Israele: Iran può attaccare entro 48 ore
La Cia ha avvertito Israele che l’Iran potrebbe tentare un attacco verso il territorio dello Stato ebraico entro le prossime 48 ore in risposta al raid di Damasco sul consolato iraniano in Siria. Secondo quanto riporta il giornale arabo Al Mayadeen le forze iraniane starebbero pianificando un attacco combinato con una “pioggia” di droni e missili lanciati dalle sue basi in luoghi strategici all’interno di Israele.
Idf colpisce postazioni Hezbollah in sud del Libano
L’Idf ha affermato di aver colpito durante la notte un posto di osservazione di Hezbollah a Khiam, nel sud del Libano, e un altro sito appartenente al gruppo terroristico a Kafr Kila. Lo riporta il Times of Israel.
Wck chiede indagine indipendente su morte cooperanti
L’ong World Central Kitchen in un comunicato ha reso noto di aver chiesto ai governi di Australia, Canada, Stati Uniti d’America, Polonia e Regno Unito di “unirsi a noi nel chiedere un’indagine indipendente” sulla morte dei sette cooperanti nella Striscia di Gaza. “Un’indagine indipendente è l’unico modo per determinare la verità su quanto accaduto, garantire trasparenza e responsabilità per i responsabili e prevenire futuri attacchi contro gli operatori umanitari”, si legge ancora.
“Abbiamo chiesto al governo israeliano di conservare immediatamente tutti i documenti, le comunicazioni, le registrazioni video e/o audio e qualsiasi altro materiale potenzialmente rilevante per gli attacchi del 1° aprile”, si legge ancora nella dichiarazione.
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