Sei le persone che mancano all'appello dopo il crollo del Key Bridge
I sei operai dispersi dopo il crollo del Key Bridge di Baltimora sono presunti come morti. Lo ha detto Jeffrey Pritzker, il vice presidente esecutivo della Brawner Builders, l’azienda per la quale lavoravano gli operai. Un dipendente dell’azienda, Jesus Campos, ha riferito che i dispersi avevano età tra i 30 e i 45 anni e avevano tutti delle famiglie.
Guardia Costiera: “Container con sostanze pericolose non sono minaccia”
Tra i 4.700 container presenti sulla nave cargo che ha colpito il Key Bridge di Baltimora ce ne sono decine contenenti materiali pericolosi. Lo ha detto il vice ammiraglio della Guardia Costiera Peter Gautier, in un briefing alla Casa Bianca. Tuttavia, ha sottolineato, questi container non rappresentano una minaccia, poiché situati in un’area della nave che non è stata danneggiata. Due container risultano invece mancanti, ma non contenevano sostanze pericolose, ha detto ancora Gautier.
Tre operai messicani tra le vittime del crollo
Tre cittadini messicani sono tra le vittime del crollo del Key Bridge a Baltimora. Lo ha riferito il presidente messicano Andrés Manuel López Obrador, precisando che uno degli operai è stato salvato dai soccorritori ed è vivo, “ferito” ma “in salvo”. Gli altri due risultano ancora dispersi. Lopez Obrador ha anche riferito che gli altri operai dispersi sarebbero originari del Centroamerica.
Recuperata scatola nera della nave Dali
La presidente del National Transportation Safety Board, Jennifer Homendy, ha detto alla Cnn che gli investigatori sono riusciti a salire a bordo della nave Dali durante la notte. “Alcuni investigatori sono saliti a bordo nella tarda serata di ieri per esaminare la sala macchine, il ponte di comando e raccogliere qualsiasi tipo di materiale elettronico o documentazione”, ha precisato Homendy, “al momento abbiamo il registro dei dati, che è essenzialmente la ‘scatola nera’“. “L’abbiamo inviata al nostro laboratorio per valutarla e iniziare a sviluppare una linea temporale degli eventi che hanno portato all’impatto sul ponte”, ha aggiunto, sottolineando che gli investigatori dovrebbero avere informazioni dalla scatola nera della nave in giornata.
Sommozzatori riprendono ricerche 6 dispersi
Sono riprese a Baltimora le ricerche dei sei operai dispersi nel crollo del Francis Scott Key Bridge. Lo ha dichiarato il sindaco della città del Maryland, Brandon Scott, parlando con la Cnn. “Questo lavoro è già pericoloso, ma oggi lo sarà ancora di più”, ha detto Scott. “Con la pioggia prevista, le acque agitate e tutti i detriti e le altre cose con cui avranno a che fare”, ha sottolineato il primo cittadino che ha poi concluso: “Dobbiamo anche aiutare gli stessi soccorritori che mettono a repentaglio la loro stessa vita per poter riportare a casa i dispersi e dare un po’ di pace alle loro famiglie”.
La città resta in stato d’emergenza
Il sindaco di Baltimora, Brandon Scott, ha detto che la città rimane in stato di emergenza mentre continuano gli sforzi nel tentativo di recuperare i corpi dei sei operai dispersi nel crollo del Francis Scott Key Bridge. “C’è ancora lo stato di emergenza. Lo manterremo per il prossimo futuro”, ha affermato Scott alla Cnn, “questa è una tragedia inimmaginabile che ha un impatto sulla nostra città, sulla nostra comunità e sul nostro Stato in molti modi diversi”.
Ricerche sospese fino al mattino
Le ricerche degli operai sono state sospese fino a mercoledì mattina. Roland L. Butler Jr., sovrintendente della Polizia di Stato del Maryland, ha dichiarato in serata che la missione di ricerca e salvataggio si stava trasformando in una missione di ricerca e recupero. I sommozzatori torneranno sul posto alle 6 del mattino locali di mercoledì, quando si prevede che le difficili condizioni notturne miglioreranno.
Nave aveva superato controlli a settembre 2023
La nave cargo ‘Dali’ che ha urtato il ponte provocandone il crollo è di proprietà della Grace Ocean PTE ed è stata ispezionata almeno 27 volte nei porti di tutto il mondo da quando è stata costruita nel 2015. Un’ispezione effettuata a giugno in un porto del Cile aveva identificato un problema con “la propulsione e i macchinari ausiliari”, secondo il sistema Equasis che raccoglie e rende disponibili gratuitamente su internet le informazioni relative alla sicurezza e alla qualità delle navi dell’intera flotta mercantile mondiale. L’ispezione più recente era stata condotta dalla Guardia Costiera degli Stati Uniti a New York il 13 settembre 2023. Secondo i dati, l'”esame standard” non aveva identificato alcuna anomalia. Un’ispezione condotta in Belgio nel luglio 2016 aveva stabilito invece che la navigabilità della Dali era compromessa dopo che questa aveva urtato un ormeggio utilizzato per le navi nel porto di Anversa, danneggiando lo scafo.
© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata