Intanto la vicepresidente Usa Harris "non esclude conseguenze" in caso di attacco a Rafah
IN AGGIORNAMENTO – Mentre lo sguardo del mondo è puntato su Mosca dopo l’attentato della Crocus City Hall in cui hanno perso la vita 133 persone, prosegue anche il conflitto in Medio Oriente. Israele avrebbe accettato gli elementi chiave dell’accordo di Parigi sugli ostaggi. Oggi il ministro della Difesa israeliano, Yoan Gallant, sarà a Washington per discutere anche della situazione a Gaza con il segretario di Stato Usa Antony Blinken. Ecco tutti gli aggiornamenti di oggi, domenica 24 marzo.
19:30 Macron a Netanyahu: “Esodo forzato sarebbe crimine di guerra”
Durante una conversazione telefonica con il premier israeliano, Benjamin Netanyahu, il presidente francese, Emmanuel Macron, ha avvertito che “un trasferimento forzato della popolazione” palestinese nella Striscia di Gaza costituirebbe un “crimine di guerra“. Lo riporta Le Parisien, citando una nota dell’Eliseo. Macron ha quindi “riaffermato la sua solidarietà al popolo israeliano in seguito agli attacchi terroristici del 7 ottobre 2023”. Ha ricordato che “la liberazione di tutti gli ostaggi resta una priorità assoluta per la Francia” e ha menzionato in particolare i tre ostaggi francesi ancora detenuti.
19:00 Oms: “Israele revochi blocco convogli Unrwa per Gaza”
Bloccare la consegna di cibo alla popolazione di Gaza da parte dell’Agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi (Unrwa), significa “negare alle persone che muoiono di fame la possibilità di sopravvivere. Questa decisione deve essere urgentemente revocata“. Lo scrive su X il direttore generale dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms), Tedros Adhanom Ghebreyesus. “I livelli di fame sono acuti. Tutti gli sforzi per consegnare il cibo non solo dovrebbero essere consentiti, ma ci dovrebbe essere un’immediata accelerazione delle consegne di cibo”, aggiunge.
17:50 Media, Hamas parla di clima teso durante colloqui a Doha
Quando Israele ha posto nuove condizioni durante i negoziati a Doha su una possibile tregua nella guerra in Medioriente, che Hamas ha respinto, il clima al tavolo delle trattative si è fatto “teso”. Lo ha riferito ad Al-Araby al-Jadeed una fonte di Hamas. Lo riporta The Times of Israel. Israele, ha proseguito la fonte, avrebbe chiesto ad Hamas di rilasciare i corpi di due soldati delle forze israeliane di difesa (Idf) che si trovano nella Striscia di Gaza dal 2014. Questo, secondo Tel Aviv, dovrebbe avvenire durante la prima fase della tregua di sei settimane.
17:46 Harris ‘non esclude’ conseguenze se Israele attacca Rafah
Nel corso di un’intervista ad Abc la vicepresidente americana, Kamala Harris, sembra non escludere conseguenze se Israele andrà fino in fondo con l’operazione di terra a Rafah, nel sud della Striscia di Gaza. Lo riporta The Times of Israel. Rispondendo a una domanda sulla possibilità di conseguenze per Tel Aviv di fronte a questo scenario, Harris ha prima affermato: “Faremo un passo alla volta”. Di fronte all’insistenza del giornalista sul tema, Harris ha replicato: “Non escludo nulla“. “Siamo stati chiari in molteplici conversazioni e in ogni modo sul fatto che qualsiasi importante operazione militare a Rafah sarebbe un errore enorme“, ha spiegato Harris. “Ho studiato le mappe. Non c’è nessun posto dove quelle persone possano andare. Stiamo esaminando circa un milione e mezzo di persone a Rafah che sono lì perché è stato detto loro di andare lì, quindi siamo stati molto chiari sul fatto che sarebbe stato un errore spostarsi a Rafah con qualsiasi tipo di operazione militare”, ha aggiunto.
17:14 Unrwa: “Israele non accetterà più i nostri convogli”
“Nonostante la tragedia che si è verificata sotto i nostri occhi” nella Striscia di Gaza “le autorità israeliane hanno informato le Nazioni Unite che non approveranno più alcun convoglio alimentare” dell’Agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi (Unrwa). Lo scrive su X il commissario generale della stessa Unrwa, Philippe Lazzarini. “La principale ancora di salvezza per i rifugiati palestinesi non può fornire assistenza salvavita nel nord di Gaza“, aggiunge. “Ciò è scandaloso e rende intenzionale” il fatto di “ostacolare l’assistenza salvavita durante una carestia provocata dall’uomo“, sottolinea Lazzarini, chiedendo la revoca di “queste restrizioni”.
“L’Unrwa è la più grande organizzazione a favore delle comunità sfollate a Gaza”, ricorda Lazzarini. “Impedendo all’Unrwa di adempiere al suo mandato a Gaza, il tempo porterà più velocemente verso la carestia e molti altri moriranno di fame, disidratazione e mancanza di riparo. Ciò non può accadere, macchierebbe la nostra umanità collettiva“, conclude il commissario generale dell’Agenzia Onu.
16:58 Hamas: manca volontà Israele su accordo
“Non c’è volontà politica da parte di Israele di raggiungere un accordo“. Lo avrebbe detto Hamas, citata da Maariv, in merito ai colloqui di Doha su una possibile intesa per fermare i combattimenti nella Striscia di Gaza in cambio del rilascio degli ostaggi ancora nelle mani del gruppo palestinese. “Durante i negoziati non ci è stata presentata alcuna nuova proposta americana”, avrebbe spiegato Hamas. “La risposta di Israele non includeva alcun riferimento al cessate il fuoco a Gaza o al ritiro delle forze”, avrebbe aggiunto l’organizzazione, sottolineando di aver presentato “proposte realistiche”.
11:54 Israele accetta elementi chiave accordo Parigi
Passi avanti per il cosiddetto ‘Accordo di Parigi’ sulla liberazione di un numero di ostaggi israeliani detenuti a Gaza in cambio di un cessate il fuoco temporaneo nella Striscia e della liberazione di alcuni detenuti palestinesi. “Israele in Qatar ha fatto un passo avanti nei negoziati accettando un rapporto più alto rispetto ai punti chiave dell’accordo di Parigi per il rilascio degli ostaggi“, riporta una fonte israeliana all’emittente N12, facendo riferimento al rapporto tra ostaggi liberati da Hamas e prigionieri palestinesi rilasciati. Secondo la stessa fonte, inoltre, sarebbe “iniziata una discussione sulla possibilità di riportare i residenti nel nord della Striscia di Gaza come parte dell’accordo”. Ora la delegazione aspetterà una risposta di Hamas per tornare a trattare.
09:52 Hamas: 32.226 morti e 74.518 feriti a Gaza
Il ministero della Salute di Gaza – gestito da Hamas – ha pubblicato su Facebook una nota in cui si denuncia che sarebbero almeno 32.226 le persone uccise nel territorio della Striscia a partire dal 7 ottobre scorso. I feriti sarebbero 74.518. Il bilancio comprende almeno 84 morti e 106 feriti nelle ultime 24 ore.
08:34 Ministro Difesa israeliano Gallant oggi a Washington
Il ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant partirà oggi per Washington per alcuni colloqui negli Stati Uniti in merito alla situazione a Gaza. Lo riferisce The Guardian citando fonti del governo israeliano. Gallant incontrerà l’omologo americano Lloyd Austin, il segretario di stato americano Antony Blinken, il consigliere per la sicurezza nazionale Jake Sullivan e altri alti funzionari. “Le parti – si spiega – discuteranno gli sviluppi nella guerra contro l’organizzazione terroristica di Hamas a Gaza, gli sforzi intrapresi per restituire gli ostaggi detenuti da Hamas a Gaza, gli sforzi umanitari e le misure necessarie per garantire la stabilità regionale”.
© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata