Nuove incursioni dei miliziani filo-ucraini a Belgorod e Kursk. Trovato morto il vicepresidente di Lukoil
IN AGGIORNAMENTO – I combattenti delle milizie russe filo-ucraine della legione ‘Libertà di Russia’ hanno lanciato nuove incursioni nelle regioni di Belgorod e Kursk, dove si vota per le elezioni presidenziali russe, che proseguiranno fino al 17 marzo. In quest’ultima, vicino al villaggio di Tetkino, le autorità locali hanno riferito di scontri tra le forze di polizia e i partigiani russi, che hanno annunciato di aver distrutto 2 depositi di munizioni. Intanto sono in corso le elezioni in Russia: molotov contro un seggio a San Pietroburgo, lancio di vernice contro un altro.
Ben più pesante il bilancio di un’incursione dei miliziani filo-Kiev nella regione russa di Belgorod, vicino al villaggio di Spodaryushino, dove il ministero della Difesa di Mosca ha fatto sapere di aver eliminato 195 militari. Le forze armate di Kiev, dal canto loro, hanno lanciato 8 missili sulla regione, uccidendo almeno 2 persone.
Appello al voto di Putin
Le recenti incursioni dei partigiani russi nel territorio di Mosca sembrano essere state lanciate con l’intento di scuotere l’opinione pubblica alla vigilia delle elezioni in Russia, che si terranno da oggi venerdì 15 a domenica 17 marzo. Il presidente Vladimir Putin, la cui vittoria è già stata data per scontata, vista l’esclusione dei leader dell’opposizione dalla corsa al Cremlino, ha lanciato un appello agli elettori, invitandoli a recarsi alle urne per “esprimere la propria posizione civica e patriottica per il futuro di successo della nostra amata Russia”. “Solo voi, cittadini russi, determinate il destino della Patria“, ha aggiunto Putin, “non dovete semplicemente esprimere il vostro voto, ma dichiarare fermamente la vostra volontà e aspirazioni, il vostro coinvolgimento personale nell’ulteriore sviluppo della Russia. Le elezioni sono un passo nel futuro“.
Vernice in un’urna elettorale a Sochi
Una donna ha versato della vernice all’interno di un’urna elettorale mentre si trovata in un seggio a Sochi. Lo riporta Ria Novosti spiegando che a suo carico è stato aperto un procedimento ai sensi dell’articolo 141 del codice penale della Federazione Russa (ostruzione all’esercizio dei diritti elettorali o al lavoro delle commissioni elettorali). Il voto alle elezioni presidenziali russe durerà tre giorni: 15, 16 e 17 marzo. Quattro candidati registrati dalla Commissione elettorale centrale della Federazione Russa sono in lizza per il posto di capo dello Stato: Leonid Slutsky, Nikolai Kharitonov, Vladislav Davankov e il presidente uscente Vladimir Putin .
A San Pietroburgo molotov contro un seggio elettorale
A San Pietroburgo una donna ha lanciato una Molotov sul tetto di una scuola che ospita un seggio elettorale. Lo riportano i media locali. Secondo la testata Fontanka, non ci sono stati vittime né danni e la donna è stata fermata da un passante, che l’ha consegnata alla polizia. Sempre per Fontanka, la donna avrebbe spiegato alla polizia che avrebbe agito su incarico di un certo “canale Telegram ucraino” dal quale le sarebbe stato promesso un pagamento.
Putin: “I neonazisti di Kiev ci attaccano”
L’Ucraina sta lanciando attacchi su aree popolate in Russia per disturbare il voto delle elezioni presidenziali. È quanto ha affermato il presidente russo Vladimir Putin, come riporta l’agenzia Tass. “Come sapete, oggi nel nostro Paese, in conformità con la Costituzione russa, sono iniziate le elezioni presidenziali”, ha detto, “per disturbare il processo di voto e intimidire la popolazione almeno nelle regioni confinanti con l’Ucraina, il regime neonazista di Kiev ha concepito e sta cercando di realizzare una serie di azioni armate dimostrative criminali”. Putin ha aggiunto che Kiev sta colpendo insediamenti pacifici sul territorio russo, ma ha precisato che è fiducioso che l’Ucraina non sarà in grado di interferire con i suoi attacchi il voto.
Putin ha votato online per presidenziali
Vladimir Putin ha votato alle elezioni presidenziali russe scegliendo l’opzione di voto online. Lo riferisce Ria Novosti. La votazione durerà tre giorni: 15, 16 e 17 marzo. Quattro candidati registrati dalla Commissione elettorale centrale della Federazione Russa sono in lizza per il posto di capo dello Stato: Leonid Slutsky, Nikolai Kharitonov, Vladislav Davankov e l’attuale presidente Vladimir Putin.
Morto improvvisamente il vicepresidente di Lukoil
A meno di 24 ore dall’apertura dei seggi è stata resa nota anche la morte all’età di 54 anni del vicepresidente di Lukoil Vitaly Robertus. A darne notizia è lo stesso colosso petrolifero russo che ha parlato di “morte improvvisa” del dirigente il 13 marzo, ricordandolo come “un leader di talento, una persona versatile e un compagno comprensivo”. Sulla sua morte aleggia l’ombra del suicidio. Ipotesi avvalorata da alcuni media indipendenti che hanno raccontato che Robertus aveva detto di non sentirsi bene e aveva chiesto delle pillole per il mal di testa. Poi si era chiuso nel suo ufficio in Sretensky Boulevard a Mosca, dove i dipendenti, non avendo più sue notizie da ore, hanno fatto irruzione, trovandolo impiccato.
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