Il Cremlino chiarisce: "Non ha minacciato uso del nucleare"

Il presidente russo Vladimir Putin, alla vigilia delle elezioni presidenziali, ha invitato gli elettori a recarsi alle urne “ed esprimere la propria posizione civica e patriottica, di votare per il candidato prescelto, per il futuro di successo della nostra amata Russia”. “Sono convinto che capiate quale periodo difficile sta attraversando il nostro Paese, quali sfide difficili dobbiamo affrontare in quasi tutti i settori. E per continuare a rispondere ad esse, per superare con successo le difficoltà, dobbiamo continuare a essere uniti”, ha aggiunto. “Solo voi, cittadini russi, determinate il destino della Patria. Non dovete semplicemente esprimere il vostro voto, ma dichiarare fermamente la vostra volontà e aspirazioni, il vostro coinvolgimento personale nell’ulteriore sviluppo della Russia. Le elezioni sono un passo nel futuro”, ha concluso.

Le votazioni in tutto il Paese si svolgeranno in gran parte da venerdì 15 marzo a domenica 17. Per la prima volta in un’elezione presidenziale russa le urne saranno aperte per tre giorni anziché uno. Si voterà anche a Donetsk, Luhansk, Zaporizhzhia e Kherson, le quattro regioni annesse dopo l’inizio del conflitto nel 2022 in Ucraina, anche se le forze russe non le controllano completamente. Putin, 71 anni, si presenta come candidato indipendente ed è alla ricerca di un quinto mandato, che lo manterrebbe al potere per altri sei anni. Eletto per la prima volta nel 2000, è ora il leader del Cremlino più longevo dopo il dittatore sovietico Stalin. Altri candidati sono stati nominati da partiti favorevoli al Cremlino rappresentati in parlamento: Nikolai Kharitonov del Partito Comunista, Leonid Slutsky del Partito Liberal Democratico nazionalista e Vladislav Davankov del Nuovo Partito Popolare. Kharitonov si è candidato contro Putin nel 2004, arrivando secondo.

Intanto il Cremlino ha detto che “Putin non ha minacciato l’uso del nucleare“.

Kiev: “Elezioni sono una farsa, Stati non riconoscano risultati”

L’Ucraina invita gli Stati stranieri e le organizzazioni internazionali a non inviare osservatori internazionali a partecipare all’ennesima farsa che il Cremlino spaccia per elezioni presidenziali, organizzate in particolare sul territorio sovrano dell’Ucraina, e a non riconoscere i risultati di queste ‘elezioni'”. È quanto si legge in una nota del ministero degli Esteri ucraino. “Esortiamo i cittadini ucraini che vivono nei territori temporaneamente occupati dell’Ucraina o sono costretti a rimanere nel territorio della Federazione Russa a non partecipare alle ‘pseudo-elezioni’ del Presidente russo”, aggiunge la nota, “ed esortiamo i media internazionali e i personaggi pubblici a non aiutare il Cremlino a creare l’illusione di un processo elettorale e ad astenersi dal chiamare questa farsa ‘elezioni’ nel linguaggio degli stati democratici”.

Mosca: eventi di massa durante elezioni saranno punibili

La procura di Mosca ha avvertito che gli eventi di massa presso i seggi elettorali durante le elezioni “saranno punibili ai sensi della legislazione attuale della Federazione Russa”. Lo riporta Ria Novosti. L’avviso fa riferimento all’appello lanciato dall’opposizione legata ad Alexei Navalny, che ha chiesto ai russi di presentarsi in massa a votare il 17 marzo alle 12. “Poiché queste azioni illegali possono impedire ai cittadini di esercitare liberamente i propri diritti elettorali e il lavoro delle commissioni elettorali, l’articolo 141 del codice penale della Federazione Russa prevede la responsabilità penale per le loro commissioni“, ha chiarito il comunicato della procura.

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