La Russia "non ha alcuna intenzione" di assassinare il presidente ucraino, riferiscono da Mosca
La guerra in Ucraina è giunta al giorno 747. Gli Usa invitano il cosiddetto “Gruppo di contatto” per l’Ucraina (circa 50 Paesi) a un altro incontro presso la base aerea americana in Germania di Ramstein il 19 marzo. La Russia “non ha alcuna intenzione” di assassinare Volodymyr Zelensky, riferisce il primo vice rappresentante permanente russo presso le Nazioni Unite, Dmitry Polyansky. E il presidente ucraino avverte: “La follia russa deve perdere questa guerra, noi faremo di tutto”.
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha commentato quanto sta accadendo nel suo Paese: “Quante più dichiarazioni folli arrivano da Mosca, tanto maggiore deve essere la nostra forza. Solo la nostra forza nel proteggere la vita e la nostra capacità di raggiungere i nostri obiettivi potranno riportare la Russia alla sobrietà, almeno in parte. La follia russa deve perdere questa guerra. E stiamo facendo ogni sforzo per raggiungere questo obiettivo”.
Kiev, nella notte abbattuti 15 droni su 25 lanciati dai russi
Nella notte le forze russe hanno attaccato l’Ucraina con 25 droni Shahed, 15 dei quali sono stati abbattuti dalle difese di Kiev. Lo scrive su Facebook l’aeronautica ucraina, nel consueto aggiornamento mattutino. Lo riporta Rbc Ucraina. “Nella notte gli occupanti russi hanno attaccato ancora una volta l’Ucraina, utilizzando 25 droni aerei del tipo ‘Shahed’. Quindici droni d’attacco sono stati distrutti dalle forze e dai mezzi di difesa aerea dell’Ucraina”, si legge nel post.
Zelensky: “Chiesa qui con persone non a 2500km a mediare virtualmente”
“Quando il 24 febbraio il male russo ha iniziato questa guerra, tutti gli ucraini si sono alzati per difendersi. Cristiani, musulmani, ebrei – tutti”. È quanto scrive nel suo quotidiano messaggio serale il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. “Ci sostengono con la preghiera, la conversazione e le azioni. Questo è ciò che la Chiesa è: con le persone”, aggiunge, “e non a duemila e cinquecento chilometri di distanza, da qualche parte a mediare virtualmente tra qualcuno che vuole vivere e qualcuno che vuole distruggerti”. Si tratta di un chiaro riferimento alle parole di Papa Francesco, il Vaticano è infatti a circa 2500 km di distanza da Kiev, che in un’intervista alla Radiotelevisione svizzera aveva elogiato “chi ha il coraggio della bandiera bianca, di negoziare”.
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