Lo street artist: "Come non rompere la bolla di propaganda che ci vuole in conflitto"

Lo street artist Jorit, finito sotto i riflettori dopo aver partecipato al Festival della Gioventù a Sochi in Russia e aver scattato una foto insieme al presidente russo Vladimir Putin, rompe il silenzio con una storia su Instagram. “Lungi da me elogiare Putin, ma come non rompere la bolla di propaganda che ci vuole in conflitto e sempre su più fronti?”, ha scritto, aggiungendo: “La foto del bacio di Meloni con Biden o Netanyahu dovrebbe far discutere quantomeno più della mia con Putin. E invece la propaganda di guerra ci ha fatto credere che da una parte ci siano i buoni (Occidente) e dall’altra i cattivi, (Russia, in futuro anche la Cina?)”.

“Mia visita coerente con percorso militanza artistica”

L’artista ha poi definito la sua visita in Russia come “coerente rispetto al percorso di militanza artistica che porto avanti da anni e, come le precedente, ambisce a diffondere un messaggio di pace“. Ha poi detto: “I politici europei devono immediatamente riprendere i contatti diplomatici e aprire un dialogo con la Russia. Bisogna fermare la guerra, bisogna costruire ponti tra i popoli, bisogna farlo ora”. 

“Italia minuscolo Stato in decadenza”

“Dite che le istituzioni non vogliono lavorare con me? Ma forse non è chiaro che sono io che non voglio lavorare con le istituzioni che non mi lasciano libertà (mai ci ho lavorato). Ma poi le istituzioni italiane? Ma ci rendiamo conto che l’Italia è un minuscolo stato in decadenza in un mondo enorme? L’Occidente non è più il centro del mondo da un bel po’, né nell’arte né nella cultura”, ha detto ancora Jorit in una storia su Instagram. 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

“Occidente succube di propaganda che a russi non interessa”

“Non mi hanno mai cercato e tutto quello che ho fatto è di mia iniziativa. Credetemi se dico che il sentimento diffuso è che ormai l’Occidente è totalmente succube della propaganda. Ai russi, e credo anche al governo russo, non interessa cambiare la narrazione che facciamo di loro. Anche perché in molti Paesi del mondo, che ci piaccia o no, la Russia è molto apprezzata”. Lo ha detto a LaPresse lo street artist Jorit, intervistato a proposito della sua foto con il presidente russo Putin.

“Anni che distruggiamo mondo in nome di superiorità morale”

La Russia ha modelli diversi, sicuramente non puó definirsi una democrazia liberale, ma io né tantomeno l’Occidente possiamo permetterci di dare giudizi”, ha aggiunto. “Cinquecento anni di colonialismo mi hanno insegnato che questa presunta superiorità morale, non è nient’altro che la struttura ideologica che permette i bombardamenti ‘democratici’. Sono secoli che distruggiamo e sottomettiamo il resto del mondo nel nome della ‘superiorità morale’ prima sui ‘selvaggi’, oggi sulle ‘dittature'”.

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