Navalny, Cremlino: “Nulla da dire sui funerali”

Navalny, Cremlino: “Nulla da dire sui funerali”
Flowers and candles lie by portraits of late Russian opposition leader Alexi Navalny in front of the Russian embassy in Madrid, Spain, Sunday, March 3, 2024. Navalny, who was President Vladimir Putin’s fiercest foe, was buried in Moscow after his still-unexplained death in an Arctic penal colony. (AP Photo/Paul White)

Da Mosca nessun commento sulla cerimonia funebre dell’oppositore russo

Il Cremlino non ha voluto commentare i funerali dell’oppositore russo Alexei Navalny poiché, ha detto, non ritiene che ci sia altro da aggiungere su questo argomento. “Non abbiamo parlato molto di questo argomento. E crediamo di non avere altro da dire a riguardo”, ha detto il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov in un briefing con i giornalisti, secondo quanto riporta la Tass. 

Onu: “Mosca smetta di reprimere le voci indipendenti”

 L’Alto commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani, Volker Turk, ha esortato la Russia a porre fine alla “repressione delle voci indipendenti”, esprimendo preoccupazione per la “persecuzione” subita da Alexei Navalny, leader dell’opposizione morto il 16 febbraio nella colonia penale dove era detenuto. A poco più di 10 giorni dalle elezioni presidenziali russe del 15-17 marzo, Türk ha affermato che le autorità di Mosca “hanno ulteriormente intensificato la repressione delle voci dissidenti” e ha notato come ad alcuni candidati sia “stato impedito di candidarsi a causa di presunte irregolarità amministrative”. 

Turk ha spiegato che la morte di Navalny mentre era in prigionia “si aggiunge alle mie serie preoccupazioni sulla sua persecuzione” e ha osservato come migliaia di politici, giornalisti, difensori dei diritti umani, avvocati e altri abbiano affrontato accuse penali o amministrative per aver “semplicemente espresso la loro opinione sui social”. Türk ha quindi chiesto una revisione rapida e completa di tutti i casi in cui le persone in Russia sono state arrestate per aver esercitato le libertà fondamentali, e “la fine immediata della repressione delle voci indipendenti e dei professionisti legali che le rappresentano”.”Il futuro del Paese dipende da uno spazio aperto”, ha aggiunto. 

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