Nel campo profughi vivono circa 116mila persone
Circa duemila persone hanno protestato nel campo profughi di Jabaliya, nella parte settentrionale della Striscia di Gaza, chiedendo cibo e forniture mediche, che scarseggiano sempre di più a causa del pesante conflitto in corso tra Israele e Hamas e per le difficoltà delle organizzazioni internazionali di portare gli aiuti umanitari. Intonando gli slogan “vogliamo mangiare” e “no, no alla fame”, uomini, donne e bambini hanno marciato per le strade del campo per esprimere rabbia per le carenze causate dalla guerra, giunta ormai al suo quinto mese. Il campo di Jabaliya e la vicina Gaza City sono stati il centro dell’offensiva di terra israeliana nei primi giorni della guerra, ma nelle ultime settimane l’offensiva si è spostata nella città meridionale di Khan Younis. Centinaia di migliaia di palestinesi sono fuggiti dal nord di Gaza e si sono trasferiti a sud, ma i numerosi residenti rimasti soffrono per la mancanza di aiuti. Jabaliya è il più grande campo profughi di Gaza, dove vivono circa 116mila persone, due terzi delle quali discendono da palestinesi fuggiti o cacciati dalle loro case durante la guerra che seguì la creazione dello Stato di Israele nel 1948.
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