Tel Aviv "Non ci sarà alcun cessate il fuoco a Gaza". Crosetto: "In arrivo primi bimbi palestinesi per cure in Italia"
Le notizie del 24 gennaio dal conflitto a Gaza. Ieri 24 soldati israeliani sono stati uccisi nella Striscia da un missile di Hamas. Il premier israeliano Benjamin Netanyahu ha dichiarato: “Piango per i nostri eroici soldati caduti, nel loro nome non smetteremo di lottare fino alla vittoria assoluta”.
19:35 Fadlun: “No a manifestazione antisemita in Giorno Memoria”
“La manifestazione pro-Palestina a Roma indetta per il 27 gennaio, Giorno della Memoria, sarebbe una sconfitta per tutti. Abbiamo visto iniziative analoghe degenerare in comizi grondanti odio, appelli all’uccisione degli ebrei, bandiere israeliane bruciate e aggressioni agli agenti. Non capiamo come sia stato possibile concedere l’autorizzazione in una ricorrenza che è internazionale, per di più nel contesto del 7 ottobre, massacro antisemita come non se ne vedevano dai tempi del nazismo”. Lo afferma in una nota il presidente della Comunità Ebraica di Roma, Victor Fadlun. “Inspiegabile – aggiunge – anche per le possibili conseguenze sull’ordine pubblico e la sicurezza di Roma, e per la ferita della Shoah che si riapre facendo sanguinare il cuore di ogni ebreo e, ci auguriamo, di ogni italiano e ogni persona che conservi un barlume di umanità. Alle istituzioni, nazionali e locali, chiediamo di impedire questa vergogna. Chiediamo responsabilità e buon senso. Le istituzioni assumano l’unica decisione possibile: dire No alla marcia antisemita nel Giorno della Memoria“.
19:20 Venerdì decisione tribunale Aia su caso genocidio Israele
La Corte suprema delle Nazioni Unite emetterà venerdì una decisione sulla causa intentata dal Sudafrica nei confronti di Israele. La decisione è una fase preliminare della causa, in cui si sostiene che l’azione militare di Israele nella sua guerra contro Hamas a Gaza equivale a un genocidio. Israele respinge con forza l’accusa e ha chiesto alla Corte di archiviare il caso. Se la Corte accoglierà alcune o tutte le otto richieste del Sudafrica per le cosiddette misure provvisorie, tra cui anche lo stop all’offensiva israeliana, non è chiaro se Israele si adeguerà.
19:10 Erdogan: “Porre fine ad attacchi disumani Israele a Gaza”
Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan, accogliendo ad Ankara il presidente iraniano Ebrahim Raisi, ha dichiarato di aver discusso della necessità di porre rapidamente fine agli “attacchi disumani” di Israele sulla Striscia di Gaza e di compiere passi verso l’instaurazione di una “pace giusta e duratura”. Durante la visita, i due leader hanno anche supervisionato la firma di 10 accordi di cooperazione.
18:45 Fonti Israele a El Paìs, persa fiducia in Borrell
“Israele ha perso la fiducia” nell’Alto rappresentante Josep Borrell e “non lo considera un interlocutore equilibrato per l’Ue”. Lo hanno dichiarato fonti ufficiali israeliane a El Paìs. Il quotidiano spagnolo riferisce che le autorità israeliane rifiutano il piano in 12 punti presentato lunedì dal capo della diplomazia europea. Secondo le fonti, la goccia che avrebbe fatto traboccare il vaso sarebbe stato “l’atteggiamento” di Borrell nei confronti del ministro degli Esteri israeliano, Israel Katz, durante il Consiglio Affari Esteri tenutosi a Bruxelles lunedì. Katz ha mostrato in riunione due video, uno sul progetto di un’isola artificiale al largo di Gaza e l’altro su un collegamento ferroviario, e l’Alto rappresentante Ue ha affermato che “avrebbe potuto utilizzare meglio il suo tempo” per “preoccuparsi della sicurezza del suo Paese e dell’alto numero di morti a Gaza”. Un commento che non è andato giù a Israele.
Il governo di Benjamin Netanyahu, scrive El Paìs, ha taciuto finora, ma ha preso nota di quello che considera come un comportamento “sempre più oltraggioso” di Borrell. L’indignazione, hanno riferito le fonti israeliane, è cresciuta dalla richiesta dell’Alto rappresentante di “imporre” dall’esterno una soluzione di pace in Medioriente ed è andata aumentando fino alle dichiarazioni rilasciate venerdì a Valladolid, quando Borrell ha accusato Israele di aver finanziato Hamas. Ma l’elemento che più avrebbe irritato Israele sarebbe stato il “tono ironico” dell’Alto rappresentante dopo la riunione dei ministri degli Esteri a Bruxelles. Borrell “si è spinto troppo oltre e si è schierato da una parte, quella palestinese”, sostiene Israele, per cui “non rappresenta più la linea dell’Ue nel conflitto mediorientale”. Di conseguenza, hanno aggiunto le fonti, Israele “non considererà affidabile il suo piano di pace e continuerà a lavorare per promuovere l’impegno con l’Ue attraverso altri interlocutori”. Le fonti hanno assicurato a El Paìs che comunque “Israele manterrà le sue buone relazioni con l’Ue”.
In contrasto con l’atteggiamento di Borrell, è stata invece molto apprezzata in Israele l’iniziativa della presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen, che si è recata rapidamente nel Paese insieme alla presidente del Parlamento europeo, Roberta Metsola, dopo l’attacco terroristico di Hamas del 7 ottobre, hanno riferito le fonti israeliane a El Paìs.
17:00 Unrwa, 9 morti in attacco a nostro centro a Khan Younis
“Due colpi di carro armato hanno colpito l’edificio che ospita 800 persone. Si parla ora di 9 morti e 75 feriti“. È quanto fa sapere il direttore dell’Unrwa, l’Agenzia delle Nazioni unite per i rifugiati palestinesi, Thomas White, dando aggiornamenti sull’attacco che ha colpito questo pomeriggio il centro di addestramento dell’Unrwa a Khan Younis, nel sud della Striscia di Gaza. Squadre dell’Unrwa e dell’Oms, l’organizzazione mondiale della Sanità, stanno cercando di raggiungere l’edificio attraverso un percorso concordato con l’esercito israeliano ma sono state bloccate.
16.10 Idf condivide video proteste anti-Hamas a Gaza
Il portavoce in lingua araba delle Forze di difesa israeliane (Idf) ha pubblicato filmati che secondo lui mostrano gli abitanti di Gaza protestare contro Hamas, chiedendo di porre fine alla guerra e di rilasciare gli ostaggi. La clip mostra donne e bambini, presumibilmente ricoverati all’ospedale dei martiri di Al-Aqsa a Deir Al-Balah, nel centro della Striscia di Gaza, che cantano in favore della fine della guerra e sollecitano Hamas a consentire loro di tornare alle loro case, con uno striscione con la scritta ‘Sì, consegnate i prigionieri’.
Secondo Associated Press sono decine i palestinesi che hanno manifestato a Deir al-Balah contro Hamas. I dimostranti, per la maggior parte donne e bambini, hanno cantato: “La gente vuole porre fine alla guerra” e “vogliamo tornare a nord di Gaza”. Avichay Adraee, un portavoce militare israeliano, ha colto la protesta per dimostrare che i palestinesi chiedevano ad Hamas di rilasciare gli ostaggi per porre fine alla guerra. Ma non c’è alcuna indicazione che i manifestanti abbiano indirizzato la loro manifestazione specificamente contro Hamas.
15:20 Unrwa: “Colpito nostro centro a Khan Younis, ci sono vittime”
Il centro dell’Unrwa, l’Agenzia delle Nazioni unite per i rifugiati palestinesi, a Khan Younis, nel sud della Striscia di Gaza “è stato appena colpito: gli edifici sono in fiamme e ci sono molte vittime di massa“. È quanto scrive sui social il direttore dell’Unrwa, Thomas White, secondo cui il centro ospita 10.000 sfollati. “L’accesso sicuro al/dal centro è stato negato per 2 giorni: le persone sono intrappolate”, aggiunge White.
“Un’ora fa, sembra che tre bombe siano state lanciate all’interno del centro di addestramento di Khan Younis che appartiene all’Unrwa”. Lo ha detto il portavoce dell’agenzia dell’Onu, Adnan Abu Hasna, parlando ad Al Jazeera e aggiungendo che “un edificio è stato dato alle fiamme” e che “ci sono molte vittime”. “Non siamo stati in grado di entrare e uscire dal complesso nelle ultime 48 ore perché i carri armati israeliani erano molto vicini”, ha aggiunto, descrivendo la situazione come “molto pericolosa”. Alla domanda se ci fosse stato qualche avvertimento su un possibile attacco, ha risposto: “No”. “La gente urla, piange, chiede aiuto. Speriamo di non trovare così tante persone uccise e ferite”, ha detto ancora, sottolineando che non è la prima volta che una struttura dell’Unrwa a Gaza viene colpita, ma osservando che è “forse la prima volta che vediamo un incendio così grande”.
15:05 Israele: “Non ci sarà alcun cessate il fuoco a Gaza”
“Non ci sarà alcun cessate il fuoco. In passato ci sono state pause per scopi umanitari. Quell’accordo è stato violato da Hamas”. È quanto ha affermato Ilana Stein, portavoce del governo israeliano in una conferenza stampa. “Commentando gli accordi di cessate il fuoco riportati”, ha detto, “Israele non rinuncerà alla distruzione di Hamas, alla restituzione di tutti gli ostaggi così che non ci sarà alcuna minaccia alla sicurezza da Gaza nei confronti di Israele”. Lo riporta Al Jazeera.
14:10 Idf, decine di miliziani eliminati a Khan Younis
Decine di miliziani sono stati uccisi negli ultimi giorni di combattimenti dai soldati della brigata Givati delle forze israeliane di difesa (Idf) a Khan Younis, nel sud della Striscia di Gaza. Lo riporta Haaretz, citando l’Idf. Dopo aver completato l’accerchiamento della città i militari israeliani hanno fatto irruzione in alcune postazioni di Hamas, scoprendo una scorta di armi che comprendeva Kalashnikov, missili anticarro Rpg, cartucce, granate, uniformi e giubbotti destinati a essere usati dagli uomini di Hamas.
13:46 Crosetto: “In arrivo primi bimbi palestinesi per cure in Italia”
“La Difesa annuncia l’avvio dell’operazione per il trasporto di 100 bambini palestinesi e dei rispettivi familiari dalla Striscia di Gaza verso le strutture ospedaliere italiane. Il personale della Difesa è già all’opera, insieme a quello del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e dell’ospedale Gaslini, per assicurare il trasferimento dei primi 30 bambini con un ponte aereo dell’Aeronautica Militare tra Italia ed Egitto, già a partire dai prossimi giorni. Altri 30 bambini con i loro accompagnatori arriveranno in Italia a fine gennaio, a bordo di ‘Nave Vulcano’ della Marina Militare che lascerà a breve il porto Al-Arish”. Così il ministro della Difesa Guido Crosetto che poi ha aggiunto: “L’Italia è impegnata nel favorire la de-escalation del conflitto e aiutare la popolazione civile palestinese, che è vittima incolpevole dei terroristi di Hamas. Per questo motivo la Difesa intende inviare un ospedale da campo dell’Esercito per il quale sono in corso colloqui con i principali paesi dell’area. L’Italia è stata l’unica Nazione ad essere impegnata in un grande sforzo umanitario insieme alla Francia e al Qatar e auspica che anche altri Paesi possano partecipare a una gara di solidarietà, anche in previsione del rientro di Nave Vulcano. Non si può rimanere indifferenti di fronte a alla grave crisi umanitaria e questa gara è un dovere morale prima ancora che politico”. Giunti in Italia i bambini saranno ricoverati negli ospedali individuati dal Ministero della Salute: Rizzoli di Bologna, Meyer di Firenze, Gaslini di Genova e Bambin Gesù di Roma. Personale medico dell’ospedale Gaslini è già in Egitto per agevolare il trasporto aereo o navale. L’attività è svolta in collaborazione con il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale che ha costituito un posto avanzato di coordinamento presso Al-Arish.
12:08 Autorità Gaza: 25.700 palestinesi uccisi da inizio guerra
Sale a quota 25.700 il bilancio delle vittime tra i palestinesi nella Striscia di Gaza dall’inizio della guerra tra Israele e Hamas. Lo riferisce il locale ministero della Sanità, citato da Al Jazeera. I feriti sono in totale 63.740. Nelle ultime 24 ore, afferma il ministero, sono state uccise almeno 210 persone e 400 sono rimaste ferite.
09:30 Media Israele: nessun progresso in colloqui con Hamas
Non ci sarebbe stato alcun progresso, né tantomeno una svolta, nei colloqui con Hamas per raggiungere un accordo per il rilascio degli ostaggi in cambio di un cessate il fuoco temporaneo. Lo riporta The Times of Israel, citando un alto funzionario israeliano. “Le notizie sui progressi nei colloqui e su una svolta decisiva non sono corrette“, ha affermato il funzionario. “Ci sono lacune molto ampie e nessun progresso nei colloqui. La situazione è molto complicata e vi è un costante irrigidimento delle posizioni da parte di Hamas. Nessuno si lasci ingannare: ci vorrà molto tempo“, ha avvertito.
09:17 Iraq: “Attacchi Usa non aiutano a riportare calma”
I recenti attacchi condotti dalle forze statunitensi in Iraq contro milizie filo-iraniane “non aiutano a riportare la calma” e sono una “flagrante violazione della sovranità dell’Iraq“. Lo afferma il consigliere per la sicurezza nazionale irachena Qasim al-Araji, citato da Al Jazeera. “Gli Stati Uniti dovrebbero fare pressione per fermare l’offensiva” israeliana “a Gaza piuttosto che prendere di mira e bombardare le basi di una istituzione nazionale irachena”, ha proseguito.
08:49 Ministro Israele ribadisce: “Sganciare atomica su Gaza”
Il ministro israeliano degli Affari e del patrimonio di Gerusalemme, Amichai Eliyahu, ha ribadito le sue affermazioni sull’utilizzo di armi nucleari nella Striscia di Gaza. Lo riporta Haaretz. Durante una visita a Hebron, in Cisgiordania, Eliyahu ha spiegato che la Corte internazionale di giustizia dell’Aia, chiamata a decidere sulle accuse di genocidio nei confronti dello Stato Ebraico per l’operazione a Gaza, “conosce le mie posizioni“.
07:47 Wsj: Hamas apre a rilascio ostaggi per pausa combattimenti
Hamas ha detto ai mediatori internazionali di essere disponibile a discutere un accordo per rilasciare alcuni ostaggi in cambio di una pausa significativa nei combattimenti. Lo scrive il Wall Street Journal, citando fonti egiziane. Un’apertura che segna un cambiamento significativo da parte di Hamas, che per settimane ha insistito sul fatto che avrebbe negoziato sugli ostaggi solo come parte di un accordo complessivo che porterebbe alla fine permanente della guerra.
07:38 Cameron in Israele, vedrà Netanyahu e Katz
Nuova missione in Medioriente per il ministro britannico degli Esteri, David Cameron, la seconda dall’inizio della guerra. Lo riferisce Downing Street, citata dal Guardian. Tra le tappe della visita di Cameron ci sono Qatar, Israele, Cisgiordania e Turchia. Nello Stato ebraico, Cameron dovrebbe incontrare il premier, Benjamin Netanyahu, e il ministro israeliano degli Esteri, Israel Katz. Nella sua visita, secondo Downing Street, Cameron dovrebbe sottolineare l’importanza della soluzione a due Stati.
07:18 Usa bombardano milizie filo iraniane in Iraq
Gli Stati Uniti hanno colpito tre strutture in Iraq, prendendo di mira una milizia sostenuta dall’Iran, come rappresaglia per gli attacchi missilistici e di droni contro le truppe americane in Iraq e Siria negli ultimi giorni. Gli attacchi Usa hanno colpito le strutture delle milizie nell’Iraq occidentale, vicino al confine siriano, secondo quanto riferito dal Comando centrale degli Stati Uniti. “Su ordine del presidente Biden, le forze militari statunitensi hanno condotto attacchi necessari e proporzionati su tre strutture utilizzate dalla milizia Kataib Hezbollah, sostenuta dall’Iran, e da altri gruppi affiliati all’Iran in Iraq”, ha dichiarato in una nota il segretario alla Difesa, Lloyd Austin. “Questi attacchi di precisione sono la risposta diretta a una serie di attacchi contro il personale statunitense e della coalizione in Iraq e Siria da parte delle milizie sponsorizzate dall’Iran”. Gli attacchi sono avvenuti poche ore dopo che gli Stati Uniti avevano affermato che i miliziani avevano lanciato due droni d’attacco unidirezionali contro la base aerea di al-Asad, ferendo membri dei servizi statunitensi e danneggiando le infrastrutture. Il Comando centrale degli Stati Uniti ha affermato che l’attacco ha preso di mira quartier generali, depositi e luoghi di addestramento per le capacità di razzi, missili e droni di attacco unidirezionale del gruppo.
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