Rimarranno barricati davanti alla residenza del primo ministro a Gerusalemme finché non verrà raggiunto un accordo sul rilascio
I familiari degli ostaggi israeliani ancora nelle mani di Hamas hanno piantato alcune tende davanti alla residenza del premier Benjamin Netanyahu a Gerusalemme. “Siamo rimasti scioccati nel sentire che il primo ministro ha deciso di sacrificare i nostri familiari lasciandoli al loro terribile destino nelle fauci dei mostri di Hamas”, le loro parole riportate da Channel 12. “Se avete deciso di sacrificare gli ostaggi ditelo onestamente. Chi li ha abbandonati ora ce li restituisca“.
Le famiglie degli ostaggi in mano ad Hamas rimarranno barricate davanti alla residenza del primo ministro Benjamin Netanyahu a Gerusalemme finché non verrà raggiunto un accordo. Una nuova manifestazione è prevista per questa sera al presidio ‘Time Has Run Out’, dove le famiglie degli ostaggi hanno allestito tende di fronte alla residenza di Netanyahu a Gerusalemme per unirsi alla richiesta al governo israeliano di “fermare l’esecuzione e raggiungere subito un accordo”. “Dopo 108 giorni in cui 136 ostaggi sono tenuti nelle profondità dei tunnel di Hamas senza medicine, cibo, acqua e cure mediche adeguate, le famiglie degli ostaggi chiedono al primo ministro e ai membri del Gabinetto di guerra di sfruttare appieno ogni opportunità di rilascio di tutti gli ostaggi vivi, perché non ci sarà immagine di vittoria senza la restituzione di tutti gli ostaggi”, sottolinea il Forum delle famiglie degli ostaggi.
Nuove proteste davanti a Knesset, poi scatta l’irruzione
Decine di manifestanti si sono radunati questa mattina davanti alla Knesset, il parlamento israeliano, per chiedere nuove elezioni. Lo riporta il Times of Israel. I presenti definiscono i partiti della coalizione al potere “traditori che hanno rinunciato agli ostaggi”. Merav Michaeli, presidente del partito laburista, che ha annunciato di voler presentare una mozione di sfiducia nei confronti del governo si è unita ai manifestanti. “La restituzione degli ostaggi non è una questione, è l’obbligo numero uno di questo governo”, ha detto, “gli ostaggi sono stati abbandonati e rapiti sotto il suo controllo e quindi deve fare di tutto per riportarli a casa”.
Decine di parenti di ostaggi detenuti da Hamas nella Striscia di Gaza hanno fatto irruzione in una riunione della Commissione Finanze del Parlamento israeliano, o Knesset, urlando “Non vi siederete qui mentre loro stanno morendo lì!”. I manifestanti hanno interrotto la sessione chiedendo le dimissioni del primo ministro Netanyahu e invocando nuove elezioni.
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