La presidenza spagnola di turno: "Norme equilibrate, realistiche e pronte per le sfide presenti e future". Giorgetti: "Nello spirito del compromesso abbiamo deciso di andare avanti”
Raggiunto l’accordo sul patto di stabilità in Ue. “Un altro traguardo storico sotto la presidenza spagnola. L’Ecofin ha trovato l’accordo sul nuovo quadro di governance economica che garantisce Stabilità e crescita, con regole che sono equilibrate, realistiche e pronte per le sfide presenti e future”. Lo annuncia la presidenza spagnola di turno del Consiglio Ue su X. “L’accordo sulle regole fiscali è una notizia importante e positiva, darà certezza ai mercati finanziari e rafforzerà la fiducia nelle economie europee”ha detto la vicepremier e ministra dell’Economia spagnola, Nadia Calviño, il cui Paese detiene la presidenza di turno dell’Ue. “La presidenza spagnola ha guidato un processo negoziale che è culminato oggi con l’accordo dei ministri delle Finanze dei 27 Stati membri, adempiendo così al mandato del Consiglio europeo”, ha rimarcato la vicepremier, secondo quanto riporta una nota del ministero dell’Economia spagnolo.
Il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti ha espresso alla riunione straordinaria del’Ecofin in videoconferenza il parere favorevole dell’Italia alla proposta di riforma del Patto di Stabilità. Lo apprende LaPresse da una fonte diplomatica Ue, che riporta le parole del ministro: “Nello spirito del compromesso abbiamo deciso di andare avanti”.
Meloni: “Compromesso di buonsenso”
“Il Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, considera importante che sia stato trovato tra i 27 Stati membri della Ue un compromesso di buonsenso per un accordo politico sul nuovo Patto di stabilità e crescita”. È quanto si legge in una nota di Palazzo Chigi.
Palazzo Chigi: “Per Italia migliorativo rispetto al passato”
“Nonostante posizioni di partenza ed esigenze molto distanti tra gli Stati, il nuovo Patto risulta per l’Italia migliorativo rispetto alle condizioni del passato” Si legge in una nota di Palazzo Chigi, che sottolinea le “regole meno rigide e più realistiche di quelle attualmente in vigore, che scongiurano il rischio del ritorno automatico ai precedenti parametri, che sarebbero stati insostenibili per molti Stati membri. Grazie a un serio e costruttivo approccio al negoziato, l’Italia è riuscita, non solo nel proprio interesse ma in quello dell’intera Unione, a prevedere meccanismi graduali di riduzione del debito e di rientro dagli elevati livelli di deficit del periodo Covid”, continua la nota, evidenziando che, “inoltre, si terrà conto degli investimenti del PNRR e dei maggiori costi sugli interessi causati dall’innalzamento dei tassi di interesse da parte della Bce e le spese per la difesa saranno considerate separatamente in quanto fattori rilevanti”.
Giorgetti: “Compromesso più realistico di regole attuali “
“Abbiamo partecipato all’accordo politico per il nuovo Patto di stabilità e crescita con lo spirito del compromesso inevitabile in un’Europa che richiede il consenso di 27 Paesi”. Così il ministro dell’economia e delle finanze Giancarlo Giorgetti al termine dell’Ecofin che ha dato il via libera al nuovo Patto di Stabilità e Crescita. “Ci sono regole più realistiche – dice ancora Giorgetti – di quelle attualmente in vigore. Le nuove regole naturalmente dovranno sottostare alla prova degli eventi dei prossimi anni che diranno se il sistema funziona realmente come ci aspettiamo”. “Consideriamo positiva – conclude il ministro dell’economia – il recepimento delle nostre iniziali richieste di estensione automatica del piano connessa agli investimenti del Pnrr, l’aver considerato un fattore rilevante la difesa, lo scomputo della spesa per interessi dal deficit strutturale fino al 2027”.
Nell’accordo sul Patto di stabilità “Ci sono alcune cose positive e altre meno. L’Italia ha ottenuto però molto e soprattutto quello che sottoscriviamo è un accordo sostenibile per il nostro Paese volto da una parte a una realistica e graduale riduzione del debito mentre dall’altra guarda agli investimenti specialmente del Pnrr con spirito costruttivo” ha detto Giorgetti.
Gentiloni: “Buona notizia, preservati elementi riforma”
“L’accordo unanime raggiunto oggi tra i ministri delle Finanze dell’Ue è una buona notizia per l’economia europea al termine di un anno molto impegnativo. Desidero ringraziare la Presidenza spagnola del Consiglio per i suoi instancabili sforzi per portarci a questo punto e in particolare Nadia Calviño e la sua squadra. Come in ogni negoziato, i testi concordati oggi riflettono un compromesso tra posizioni diverse. E’ normale”. Lo dichiara in una nota il commissario Ue all’Economia, Paolo Gentiloni. “Anche se i negoziati hanno aggiunto una certa complessità ai testi rispetto alla nostra proposta, ne preservano gli elementi fondamentali: uno spostamento verso una pianificazione fiscale più a medio termine; una maggiore titolarità da parte degli Stati membri dei piani fiscali, all’interno di un quadro comune; e la possibilità di perseguire un aggiustamento fiscale più graduale per riflettere gli impegni verso investimenti e riforme”, aggiunge Gentiloni.”Questo viaggio non è ancora completato. A gennaio bisognerà passare alla fase successiva, quella dei negoziati del “trilogo” tra Consiglio Ue, Parlamento europeo e Commissione. Sono fiducioso che lo stesso spirito di compromesso costruttivo che ci ha portato al risultato positivo di oggi ci porterà a una conclusione positiva delle fasi finali di questo processo – e all’entrata in vigore di questa riforma cruciale nella primavera del 2024″, conclude il commissario.
Lega: “Bene compromesso, niente più austerity”
“La Lega esprime soddisfazione per il compromesso sul Patto di stabilità annunciato dal ministro Giorgetti. Niente più austerity: la riduzione del debito sarà realistica e graduale. Tutelati gli investimenti, soprattutto quelli del Pnrr, per continuare a far crescere il Paese”. Così fonti della Lega dopo l’accordo trovato all’Ecofin sulle nuove regole del Patto di stabilità e crescita.
Olanda: “Buon accordo, importante ridurre debito”
“Sono felice che, dopo una lunga discussione e difficili negoziati, ora abbiamo raggiunto un buon accordo sulle regole fiscali dell’Ue. È importante che queste regole forniscano una base solida per i bilanci nazionali e che tutti le rispettino. Questo è il punto interesse comune di tutti gli Stati membri. Per i Paesi Bassi è fondamentale che con questo accordo si proceda verso una riduzione del debito ambiziosa e sostenibile”. Lo dichiara la ministra delle Finanze dei Paesi Bassi, Sigrid Kaag.”Questo accordo prevede regole fiscali che incoraggiano le riforme, con spazio per gli investimenti e adattate alla situazione specifica dello Stato membro in questione. Funzionano in modo anticiclico in modo che la potenziale crescita economica non venga interrotta. Inoltre, occorre anche rispettare meglio le regole, cosa che troppo spesso è stata un problema in passato”, aggiunge.
Conte: “Meloni ci rifila ‘pacco’, torna austerità”
“Ho sempre combattuto, quando ero al Governo, per contrastare le vecchie logiche di austerità e trasformare il ‘Patto di stabilità e crescita’ in un ‘Patto di crescita nella stabilità’. Purtroppo da un anno se ne occupa Giorgia Meloni e il suo patriottismo a chiacchiere sta rifilando all’Italia un ‘Pacco di stabilità’ che si tradurrà in un cappio al collo per il Paese. Un Patto scritto dalla Germania, comunicato ieri dai ministri tedesco e francese, che hanno precisato che il ministro Giorgetti era ‘informato’”. Così sui social il leader del M5S, Giuseppe Conte.
Schlein:”Accordo fa male al Paese, governo assente”
Il governo “è stato assente nel negoziato fino a questo ultime ore. Sono Germania e Francia che ieri si sono ritrovate per chiudere un accordo, e mi pare che l’Italia abbia accettato a testa bassa”. Lo ha detto la segretaria del Pd, Elly Schlein, a Tg 2 Post. “Noi dovevamo batterci di più per rendere strutturale quello spazio per gli investimenti e dall’altro lato lottare per un margine fiscale europeo vero, altrimenti è come se non avessimo imparato la lezione della pandemia” ha affermato Schlein. “Questo è un brutto compromesso per l’Italia, è un accordo che farà male al Paese. Giorgia Meloni è riuscita ad accettare un compromesso peggiorativo e questo secondo noi è un errore e un problema per l’Italia”, ha aggiunto.
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