Eliminato un finanziatore della milizia terroristica. Nuovo 'incidente' navale nel Mar Rosso. Houthi: "Nostri attacchi non si fermeranno"
Prosegue il conflitto in Medioriente tra Israele e Hamas. Ma proseguono anche gli sforzi diplomatici per arrivare a un nuovo cessate il fuoco o a una nuova tregua. Il Segretario di Stato Usa, Antony Blinken, ha dichiarato al suo omologo saudita l’impegno statunitense per uno Stato Palestinese. Sempre alta intanto la tensione nel Mar Rosso, dove si è verificato un nuovo ‘incidente’ nell’area dove insistono i ribelli Houthi.
14:30 Autorità Gaza, 13 morti in nuovo attacco a Jabalia
Almeno 13 palestinesi sono stati uccisi e altri 75 feriti in un attacco israeliano al campo profughi di Jabalia, nel nord della Striscia di Gaza. Lo riferisce il ministero della Salute palestinese, gestito da Hamas. In un post sui social media il dipartimento ha affermato che decine di persone sono rimaste “gravemente ferite”. Lo riporta la Bbc. Il nuovo attacco è arrivato dopo quello che ha colpito domenica sempre il campo profughi di Jabalia, provocando oltre 110 morti.
14:15 Unicef: “Tregua o morti per malattie saranno più che per bombe”
“Senza acqua pulita, cibo e servizi igienici sufficienti, che solo un cessate il fuoco umanitario può portare, la morte dei bambini a causa delle malattie potrebbe superare quella dei bambini uccisi dai bombardamenti”. È quanto afferma il portavoce dell’Unicef, James Elder, in un post sui social, commentando la situazione dei bambini e delle famiglie a Gaza.
13:00 Houthi: “Possibili attacchi in Mar Rosso ogni 12 ore”
“Nel Mar Rosso è possibile fare operazioni” contro le navi in transito “ogni 12 ore”. Lo ha detto ad Al Jazeera il portavoce dei ribelli yemeniti houthi Mohammed Abdul Salam. “Prendiamo di mira solo le navi destinate in Israele”, ha affermato Salam, che ha elogiato “le compagnie che hanno annunciato di aver sospeso le spedizioni verso i porti israeliani”. Secondo il portavoce degli houthi “la pressione su Israele deve aumentare, affinché finisca l’assedio di Gaza. Israele sta compiendo massacri orribili e non possiamo fermarci”.
12:30 Allarme per razzi lanciati da Hamas su Tel Aviv
Le sirene d’allarme sono risuonate per la prima volta in una settimana sull’area di Tel Aviv per una raffica di razzi lanciata contro il centro di Israele. Gli allarmi sono scattati nel sud di Tel Aviv, Jaffa e Bat Yam e anche a Rishon Lezion, Kfar Chabad e Beit Dagan. Hamas ha rivendicato l’attacco, che, dalle prime informazioni del servizio di soccorso Magen David Adom, non sembra aver provocato danni o feriti. Lo riporta il Times of Israel.
12:15 Nave Marina Militare in Mar Rosso a difesa rotte mercantili
“Durante il colloquio è stata affermata l’importanza del principio di libera navigazione, valutato l’impatto sul commercio internazionale e discusse le possibili opzioni per garantire la sicurezza delle rotte marittime al fine di prevenire ripercussioni sull’economia internazionale, con pericolose dinamiche sui prezzi delle materie prime. L’Italia farà la sua parte, insieme alla comunità internazionale, per contrastare l’attività terroristica di destabilizzazione degli Houthi, che abbiamo già condannato pubblicamente, e per tutelare la prosperità del commercio e garantire la libertà di navigazione e il diritto internazionale”. Così il ministro della Difesa, Guido Crosetto, a seguito del video collegamento con il segretario alla Difesa degli Stati Uniti d’America, Lloyd Austin, di questa mattina e incentrato sulla missione navale in Mar Rosso per la protezione dei traffici mercantili. “È necessario aumentare la presenza nell’area al fine di creare le condizioni per la stabilizzazione, evitare disastri ecologici e prevenire, inoltre, una ripresa della spinta inflazionistica”, ha aggiunto Crosetto. Nelle prossime ore, l’Italia invierà nel Mar Rosso la Fremm (fregata europea multi-missione) “Virgilio Fasan”.
12:00 Idf, trovata bomba in una clinica a Gaza City
“Le nostre truppe hanno identificato un ordigno esplosivo piazzato all’interno di una clinica medica, vicino a una scuola a Shejaiya, Gaza City”. È quanto fanno sapere le Forze di difesa israeliane (Idf). “Ancora una volta, Hamas ha messo in pericolo i suoi civili al solo scopo di terrorizzare i soldati dell’Idf”, aggiunge l’esercito israeliano.
11:30 Irruzione soldati Israele in ospedale al-Ahli a Gaza City
Le forze israeliane hanno fatto irruzione nella notte nell’ospedale Al-Ahli di Gaza City, distruggendo un muro all’ingresso e trattenendo la maggior parte del personale. Don Binder, pastore della Cattedrale anglicana di San Giorgio a Gerusalemme, che gestisce l’ospedale, ha detto che l’incursione ha lasciato solo due medici, quattro infermieri e due inservienti a curare oltre 100 pazienti gravemente feriti, senza acqua corrente né elettricità. “È stata una grande misericordia per i molti feriti di Gaza City il fatto che siamo riusciti a tenere aperto il nostro ospedale anglicano Ahli per così tanto tempo”, ha scritto Binder in un post su Facebook, “oggi è finita”. Ha poi aggiunto che un carro armato israeliano era parcheggiato sulle macerie all’ingresso dell’ospedale, impedendo a chiunque di entrare o uscire.
11:25 Almeno 28 morti in attacchi Israele a Rafah
Un attacco contro una casa a Rafah, nel sud della Striscia di Gaza, dove si rifugiavano numerosi sfollati, ha ucciso almeno 25 persone, tra cui donne e bambini. Un altro raid, sempre a Rafah, ha ucciso almeno tre persone. I giornalisti di Associated Press hanno visto i corpi senza vita arrivare in due ospedali locali. Rafah è stata ripetutamente bombardata negli ultimi giorni. Israele ha colpito quelli che dice essere obiettivi militanti in tutto il territorio ma sta uccidendo un gran numero di civili.
11:20 Ucciso a Rafah Subhi Ferwana, importante uomo d’affari di Hamas
Le Forze di difesa israeliane (Idf) hanno annunciato di aver ucciso in un attacco aereo a Rafah, nel sud della Striscia di Gaza, Subhi Ferwana, tra i principali finanziatori di Hamas. “Insieme al fratello, ha incanalato decine di milioni attraverso la sua società ‘Hamsat’ per finanziare le forze militari di Hamas, gli stipendi dei terroristi e le attività di guerra“, fa sapere l’Idf, “Farwanah era uno dei pochi e importanti cambiavalute in grado di trasferire all’ala militare di Hamas la quantità di denaro necessaria per i combattimenti”.
11:00 Partecipazione Spagna a task force Mar Rosso soggetta a Ue e Nato
La partecipazione della Spagna alla task force navale a protezione del traffico mercantile nel Mar Rosso, è soggetta alle decisioni dell’Ue e della Nato e, di conseguenza, Madrid non parteciperà “unilateralmente” in questa operazione, denominata ‘Prosperity Guardian’. E’ quanto precisano fonti del ministero della Difesa spagnolo. La task force è stata annunciata ieri dagli Usa in risposta agli attacchi dei ribelli Houthi dello Yemen. Secondo quanto riferito dagli Stati Uniti alla missione parteciperanno dieci Paesi tra cui appunto la Spagna e l’Italia.
10:45 Houthi: “Nostri attacchi in Mar Rosso non si fermeranno”
“Anche se l’America riuscisse a mobilitare il mondo intero, le nostre operazioni militari non si fermeranno, finché non si fermeranno i crimini di genocidio a Gaza e non si consentirà a cibo, medicine e carburante di arrivare alla popolazione assediata”. È quanto scrive Mohammed al-Bukhaiti, alto funzionario Houthi, in un post sul social X. “Non importa quanto ci costerà”, ha aggiunto, riferendosi agli attacchi alle navi commerciali nel Mar Rosso.
10:00 Iran: “Yemen indipendente in suoi attacchi nel Mar Rosso”
Il vice ministro degli Esteri iraniano per gli affari politici, Ali Bagheri Kani, ha affermato che lo Yemen sta agendo in modo indipendente per quanto riguarda le sue operazioni contro le navi legate a Israele nel Mar Rosso e nel Mar Arabico in relazione alla guerra a Gaza. Lo riporta l’agenzia Irna. Gli Houthi, sostenuti dall’Iran, negli ultimi giorni hanno condotto numerosi attacchi a navi nel Mar Rosso. “Il governo yemenita ha annunciato che impedirà l’assistenza a Israele finché i sionisti continueranno i loro crimini contro la popolazione di Gaza. Loro [gli yemeniti] sono un attore indipendente sulla scena internazionale, che agisce in base al proprio riconoscimento. Pertanto, non è giusto collegare le loro misure ad altri”, ha detto Ali Bagheri Kani in una conferenza stampa a Tokyo, in Giappone, dove si è recato per una visita di due giorni.
09:30 Nuovo ‘incidente’ navale nel Mar Rosso
Un altro incidente navale è stato registrato nel Mar Rosso, vicino a Gibuti. L’agenzia britannica per il commercio marittimo UKMTO ha segnalato un incidente a 80 miglia nautiche (148 km) al largo della costa di Gibuti, nel Mar Rosso, mentre le navi mercantili nell’area continuano a subire minacce da parte dei ribelli Houthi dello Yemen. UKMTO afferma che le autorità stanno indagando sull’incidente e hanno consigliato alle navi di viaggiare “con cautela”.
08:00 Tajani: “All’Onu appoggeremo proposta Usa per tregua”
“Siamo disponibili ad appoggiare iniziative che portino a una riduzione immediata delle vittime civili”. Lo ha detto il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, in una intervista a La Stampa, confermando il sostegno dell’Italia alla nuova proposta di risoluzione Onu promossa dagli Usa per Gaza. In precedenza, “ci siamo astenuti perché i testi proposti non esprimevano alcuna condanna nei confronti di Hamas, che è la vera responsabile della crisi in Medioriente. Adesso, invece – ha spiegato Tajani -, il Consiglio di sicurezza potrebbe votare un testo proposto da Stati Uniti che invita Israele a lavorare per la fine delle operazioni militari, riconoscendo le responsabilità di Hamas”. Per il titolare della Farnesina, ad ogni modo, “dobbiamo anche iniziare a pensare al dopo, alla possibile sconfitta militare di Hamas: dovrà esserci un periodo di interregno con una presenza anche militare delle Nazioni Unite, che dovranno avere una leadership riconosciuta da entrambe le parti”.
06:45 Blinken a ministro Esteri saudita: “Impegno Usa per Stato palestinese”
Il Segretario di Stato Usa, Antony Blinken, in una telefonata con il ministro degli Esteri saudita, il principe Faisal bin Farhan Al Saud, ha sottolineato “l’impegno degli Stati Uniti per la creazione di uno Stato palestinese indipendente“. Lo rende noto il Dipartimento di Stato americano. Nel colloquio, Blinken ha evidenziato anche “l’importanza di affrontare con urgenza i bisogni umanitari a Gaza e di prevenire l’ulteriore diffusione del conflitto”. Il Segretario, riferisce la nota, ha inoltre condannato i continui attacchi degli Houthi contro le navi commerciali che operano in acque internazionali nel sud del Mar Rosso e ha sollecitato la cooperazione tra tutti i partner per sostenere la sicurezza marittima. Blinken e il ministro saudita hanno affermato l’impegno comune dei loro Paesi, in coordinamento con i partner internazionali e regionali, per porre fine al devastante conflitto in Yemen.
06:25 Morti altri 2 soldati israeliani, bilancio sale a 131
Altri due soldati israeliani sono rimasti uccisi nei combattimenti nel nord di Gaza. Lo ha reso noto l’Idf, aggiungendo che altri due militari sono rimasti feriti. Le due vittime – entrambi riservisti – sono stati identificati come Daniel Yacov Ben Harosh, residente in un insediamento nella Cisgiordania occupata, e Rotem Yoseff di Oranit. Le morti portano a 131 il numero di soldati uccisi da quando Israele ha iniziato la sua operazione di terra nella Striscia.
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