Scoperto enorme tunnel a Gaza, riparte il dialogo sugli ostaggi
L’esercito israeliano ha fatto sapere di aver esplorato vicino al valico di Erez, nel nord della Striscia, il tunnel di Hamas più grande scoperto finora, che si estende per oltre 4 chilometri e raggiunge i 50 metri di profondità. Al suo interno possono circolare veicoli e sono state costruite infrastrutture fognarie, elettriche, di comunicazione e di telefonia, oltre a porte blindate per impedire l’ingresso delle truppe di Tel Aviv.
Dall’Europa intanto cresce la pressione su Tel Aviv per un cessate il fuoco. I ministri degli Esteri del Regno Unito e della Germania, David Cameron e Annalena Baerbock, hanno chiesto in una dichiarazione congiunta un “cessate il fuoco sostenibile” e l’immediata attuazione di un meccanismo per garantire una pace duratura in Medioriente. Anche la ministra degli Esteri francese, Catherine Colonna, ha chiesto lo stop ai combattimenti durante una visita in Israele e in Cisgiordania. Appelli a cui il primo ministro israeliano ha risposto affermando di aver ricevuto una lettera da decine di famiglie dei caduti in cui gli si chiede di proseguire la guerra a Gaza. “Avete il mandato di combattere, non avete il mandato di fermarvi a metà. Questo è il testamento dei caduti ed è il nostro obbligo nei confronti dei vivi”, si legge nella lettera citata dallo stesso Netanyahu.
22:34 Usa annunciano task force navale anti Houthi: c’è anche Italia
Gli Stati Uniti hanno annunciato la costituzione di una task force navale a protezione del traffico mercantile nel Mar Rosso dagli attacchi con missili balistici lanciati dai ribelli Houthi dello Yemen. Le nazioni partecipanti all’iniziativa, denominata ‘Prosperity Guardian’, sono oltre agli Stati Uniti, Regno Unito, Bahrain, Canada, Francia, Italia, Olanda, Norvegia, Seychelles e Spagna.
L’annuncio è stato fatto dal segretario alla Difesa Usa, Lloyd Austin, a Manama, in Bahrein. “Questa è una sfida internazionale che richiede un’azione collettiva“, ha detto Austin in un comunicato diffuso da Manama poco dopo la mezzanotte (ora locale). Alcune delle nazioni partecipanti condurranno pattugliamenti congiunti, mentre altre forniranno sostegno di intelligence nel Mar Rosso Meridionale e nel Golfo di Aden. La missione sarà coordinata dalla già esistente Combined Task Force 153, istituita nell’aprile 2022 per migliorare la sicurezza marittima nel Mar Rosso, Bab el-Mandeb e nel Golfo di Aden. Nella CTF 153 figuravano 39 Paesi membri, ma i funzionari della difesa stavano lavorando per determinare quale di loro avrebbe partecipato a quest’ultima iniziativa.
Tre navi da guerra statunitensi – la USS Carney, la USS Stethem e la USS Mason, tutte cacciatorpediniere della Marina – si muovono quotidianamente attraverso lo stretto di Bab el-Mandeb per contribuire a scoraggiare e rispondere agli attacchi degli Houthi, lanciati con missili e droni. La mossa per avviare l’operazione ampliata è arrivata dopo che tre navi commerciali sono state colpite da missili lanciati dagli Houthi appoggiati dall’Iran nello Yemen il 3 dicembre. Questi attacchi facevano parte di una crescente campagna di violenza che includeva anche droni armati e di altro tipo lanciati in direzione delle navi da guerra americane.
Gallant: “Hamas non controllerà la striscia di Gaza”
“Sappiamo che Hamas non controllerà Gaza. Sappiamo che avremo la libertà di eliminare qualsiasi tipo di minaccia in futuro. E che non ci saranno serie minacce militari contro Israele da Gaza”. È quanto ha affermato il ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant, durante la conferenza stampa congiunta con il segretario alla Difesa americano Lloyd Austin in visita in Israele. “Israele non controllerà Gaza attraverso istituzioni civili”, ha aggiunto, “condurremo ogni sforzo operativo e militare necessario per garantire il nostro futuro”.
16:30 Austin: “Assicurare più aiuti a Gaza e meglio distribuiti”
“Dobbiamo assicurarci che vengano consegnati più aiuti umanitari ai due milioni di sfollati di Gaza, e dobbiamo distribuire questi aiuti in modo migliore”. Lo ha detto il segretario alla Difesa americano Lloyd Austin in visita in Israele. Lo riporta Haaretz.
16:00 Austin: “Avanti con equipaggiamento a Difesa Israele”
“L’impegno dell’America nei confronti di Israele è forte. Continueremo a fornire a Israele l’equipaggiamento necessario affinché possa difendere il Paese”. Lo ha assicurato il segretario alla Difesa americano Lloyd Austin in visita in Israele dove ha incontrato il ministro della Difesa Yoav Gallant e il primo ministro Benjamin Netanyahu, che gli ha mostrato le foto degli ostaggi, sia quelli liberati che quelli ancora prigionieri. Lo riporta Haaretz.
15:30 Autorità Gaza: “19.453 morti da inizio guerra”
Sono 19.453 i morti nella Striscia di Gaza dall’inizio del conflitto tra Israele e Hamas. Lo riferisce il ministero della Sanità di Gaza, gestito da Hamas. I feriti sono 52.286. Oltre la metà delle vittime sono donne e bambini.
15:00 Houthi rivendicano attacco a due navi in Mar Rosso
Il gruppo di ribelli Houthi dello Yemen ha rivendicato l’attacco a due navi nel Mar Rosso: la Swan Atlantic e la MSC Clara. Il portavoce militare del gruppo, Yahya Sarea, ha dichiarato in un comunicato pubblicato sul social X che gli attacchi sono stati effettuati da droni navali e ha aggiunto che “sono solidali con il popolo palestinese alla luce dell’aggressione contro Gaza”.
14:50 dopo Gallant capo Pentagono incontra Netanyahu
Il segretario alla Difesa americano Lloyd Austin, in visita oggi in Israele, ha incontrato il ministro della Difesa Yoav Gallant e ha tenuto colloqui anche con il primo ministro Benjamin Netanyahu. All’incontro hanno preso parte anche i più valorosi generali delle Forze di difesa israeliane (Idf). Seguirà una sessione congiunta con il gabinetto di guerra. Lo riporta il Times of Israel.
14:16 blackout a Gaza blocca fornitura aiuti
Il quinto e più lungo blackout delle comunicazioni nella Striscia di Gaza dagli attacchi del 7 ottobre, si traduce nell’impossibilità di distribuire gli aiuti a più di un milione di persone oltre la zona di Rafah al confine tra Gaza e l’Egitto. È l’allarme lanciato oggi da Save the Children. Secondo le società di telecomunicazioni, il blackout è dovuto ai danni importanti alle infrastrutture. Dopo gli interventi di riparazione, le comunicazioni stanno lentamente riprendendo nel centro di Gaza e nel sud. Tuttavia, quattro giorni senza reti telefoniche funzionanti e la rete internet hanno lasciato le organizzazioni umanitarie come Save the Children incapaci di coordinare la consegna degli aiuti oltre il valico di Rafah verso Gaza o di garantire, da parte delle forze israeliane, la sicurezza necessarie per far arrivare gli aiuti e far spostare lo staff lungo la Striscia. I blackout rendono quasi impossibile coordinarsi con i partner e contattare gli operatori per aiutarli a sentirsi al sicuro, trovare assistenza immediata e servizi. Anche l’Onu ha riferito di una ridotta capacità di far fronte alla situazione umanitaria a causa del blackout. Rafah attualmente ospita fino a 600.000 persone sfollate a causa degli attacchi aerei, delle operazioni di terra e delle direttive militari israeliane diramate dal 5 dicembre. La strada da Rafah a Khan Younis – un’area vicina che attualmente ospita quasi 100.000 persone precedentemente indirizzate lì da ordini israeliani – rimane una zona attiva per le operazioni militari israeliane.
13:08 petroliera attaccata a largo Yemen, Usa rispondono
La petroliera Swan Atlantic, battente bandiera delle Isole Cayman, è stata attaccata al largo dello Yemen. Lo ha dichiarato un funzionario militare statunitense. L’attacco alla Swan Atlantic, nave da trasporto di prodotti chimici e petroliferi, è stata attaccata da diversi proiettili intorno alle 9 del mattino, ora locale. La USS Carney, una nave da guerra statunitense che fornisce sicurezza alle navi nell’area, ha risposto all’incidente, ha aggiunto l’ufficiale. Anche l’United Kingdom Maritime Trade Operations dell’esercito britannico, che monitora le rotte marittime del Medioriente, ha riferito di un incidente nello stretto di Bab el-Mandeb, al largo del porto yemenita di Mocha, e ha avvertito le imbarcazioni presenti nell’area di fare attenzione. Ha riferito di “una possibile esplosione in acqua” a circa 2 miglia nautiche dalla nave.
11:19 Solo 24 camion entrati a Gaza da valico Kerem Shalom
“Finora il numero dei camion ammessi attraverso il valico di Kerem Shalom è di 24″. È quanto riferisce il corrispondente di Al Jazeera a Rafah, nel sud della Striscia di Gaza. “Stiamo parlando di forniture mediche e carburante”, aggiunge, “l’ingresso di tutto il resto sarà consentito attraverso il valico di Rafah e sarà gestito e consegnato dalla Mezzaluna rossa palestinese”.
Il valico di Kerem Shalom, che collega Israele con il sud dell’enclave palestinese, è stato aperto ieri per la prima volta dall’inizio del conflitto.
11:04 Capo Pentagono arrivato in Israele, incontrerà Gallant
Il segretario alla Difesa americano Lloyd Austin è arrivato in Israele. Austin è stato accolto all’aeroporto dal direttore dell’ufficio politico israeliano Dror Shalom, dall’incaricata d’affari presso l’ambasciata degli Stati Uniti a Gerusalemme Stephanie Hallet e dal generale Charles CQ Brown, capo dello stato maggiore congiunto Usa. È previsto che Austin incontrerà il ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant, a cui ci si aspetta faccia pressione affinché Tel Aviv attenui le principali operazioni di combattimento a Gaza. Lo riporta la Cnn.
10:54 Autorità Gaza, 110 morti in attacco Israele a Jabalia
Il capo del ministero della Sanità palestinese, gestito da Hamas, afferma che sono 110 le persone che sono state uccise ieri in un attacco israeliano al campo profughi di Jabalia, nel nord della Striscia di Gaza. Lo riporta Al Jazeera. I morti sono stati sepolti in una fossa comune nel complesso dell’ospedale Kamal Adwan.
10:28 Berlino valuta invio navi da guerra nel Mar Rosso
In considerazione della situazione di pericolo crescente nel Mar Rosso il governo tedesco sta valutando l’invio di navi da guerra nella regione. Lo riporta la Frankfuerter Allgemeine Zeitung, citando fonti governative. Nelle ultime settimane sono stati sempre più frequenti gli attacchi ai mercantili nel Mar Rosso da parte dei ribelli Houthi dello Yemen appoggiati dall’Iran. Diverse compagnie di navigazioni hanno sospeso temporanemente i trasporti nella regione dopo gli attacchi. Il governo di Berlino sta ora valutando la possibilità di sostenere un’operazione di sicurezza marittima. “Dovremmo sostenere la marina insieme ai partner internazionali nella protezione delle navi”, ha detto la presidente della Commissione Difesa del Bundestag, Marie-Agnes Strack-Zimmermann, alla Dpa dopo l’attacco ad una nave portacontainer della compagnia di navigazione tedesca Hapag-Lloyd nella zona. “È logico che partecipino tutti coloro che dipendono dal trasporto delle loro merci attraverso il Mar Rosso. Dobbiamo opporci risolutamente ai terroristi di ogni genere”, ha aggiunto Strack-Zimmermann
10:00 Capo del Pentagono oggi in Israele
Il segretario alla Difesa americano Lloyd Austin è atteso oggi in Israele, ci si aspetta che cerchi di esercitare pressioni affinché Tel Aviv attenui le principali operazioni di combattimento a Gaza. Francia, Regno Unito e Germania, alcuni dei più stretti alleati di Israele, si sono uniti alle richieste globali di cessate il fuoco durante il fine settimana, e i manifestanti israeliani hanno chiesto al governo di rilanciare i colloqui con Hams per il rilascio di altri ostaggi dopo che tre sono stati erroneamente uccisi dalle truppe israeliane mentre sventolavano bandiera bianca. Si prevede che Austin, che viaggia con il capo dei capi di stato maggiore congiunti, generale Charles CQ Brown, faccia pressione sui leader israeliani affinché passino a una fase più precisa, con operazioni mirate volte a uccidere i leader di Hamas, distruggere tunnel e salvare ostaggi.
08:58 vertice segreto in Turchia di alti funzionari di Hamas
Alti funzionari di Hamas si sono riuniti in segreto la scorsa settimana in Turchia. Lo riferisce l’emittente israeliana Kan, come riporta il Jerusalem Post. All’incontro hanno partecipato il vicepresidente dell’Ufficio politico di Hamas Saleh al-Arouri, collegato dalla sua residenza a Beirut, e l’ex capo di Hamas Khaled Mashal, che vive a Doha, la capitale del Qatar. Secondo l’emittente erano presenti diversi altri alti funzionari di Hamas. La Turchia è stata scelta come sede dell’incontro perché ritenuta sufficientemente sicura dai leader di Hamas.
08:50 Agenzia Gb, incidente al largo dello Yemen
L’Ukmto, l’agenzia britannica per la sicurezza marittima, ha segnalato in uno dei suoi report “un incidente” nei pressi di Mokha Port, in Yemen. “Le autorità stanno indagando – si legge nel bollettino – Le navi sono invitate a transitare con cautela e riferire ogni attività sospetta”.
07:36 Altri 4 soldati israeliani uccisi a Gaza
Altri quattro soldati israeliani sono stati uccisi a Gaza durante gli ultimi scontri tra le truppe dell’esercito e alcuni gruppi armati palestinesi nel sud della striscia di Gaza. Lo rende noto l’Idf, l’esercito israeliano. Uno dei soldati è morto nelle scorse ore in seguito alle ferite riportate negli scontri di giovedì, mentre un altro è rimasto ferito.
07:06 Attacco in campo profughi a Gaza, 25 morti
E’ di almeno 25 morti il bilancio delle vittime di un attacco israeliano al campo profughi di Nuseirat, a Gaza. Tra questi ci sono dieci componenti di una famiglia. Lo riporta Al Jazeera, presente sul posto con un team poco dopo il raid avvenuto questa notte.
© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata