Si aggrava l'emergenza umanitaria nella Striscia, con più di 15mila morti e l'Onu che parla di "situazione apocalittica"

Prosegue l’offensiva di Israele sulla striscia di Gaza: l’operazione, secondo fonti della Casa Bianca, è destinata a continuare fino a gennaio. Si aggrava intanto l’emergenza umanitaria nella Striscia, con più di 15mila morti secondo il ministero della Sanità di Hamas e l’Onu che parla di “situazione apocalittica”. Ecco tutte le notizie del giorno sulla guerra in Medioriente. ARTICOLO IN AGGIORNAMENTO

23:15 Usa abbattono un altro drone lanciato da ribelli houthi

La Uss Mason, un cacciatorpediniere della marina militare Usa, ha abbattuto oggi nel Mar Rosso Meridionale un altro drone proveniente da un’area dello Yemen controllata dai ribelli houthi sostenuti dall’Iran. Lo riferiscono fonti del Pentagono citate da The Hill. Non ci sono stati danni alle forze o alle strutture Usa nella regione.

22:41 Israele verso ok a più carburante nella Striscia di Gaza

Israele consentirà l’ingresso di un quantitativo maggiore di carburante nella Striscia di Gaza. È quanto riferisce una fonte che ha familiarità con le discussioni in corso all’interno del governo israeliano, citata da Haaretz. Secondo la fonte, i ministri di destra Itamar Ben-Gvir e Bezalel Smotrich hanno votato contro la misura. 

22:16 16enne palestinese ucciso esercito Israele in Cisgiordania 

Un ragazzo palestinese di 16 anni è stato ucciso, e altri due sono rimasti feriti, da colpi di arma da fuoco durante l’incursione militare israeliana di stasera nella città di Yabad, a sud-ovest di Jenin, in Cisgiordania. Lo riporta l’agenzia Wafa citando il ministero della Sanità di Gaza, gestito da Hamas. Il ministero ha fatto sapere che il sedicenne Omar Mahmoud Abu Baker è stato colpito al petto da colpi di fuoco delle forze israeliane a Yabad.

21:22 Casa Bianca: “Hamas impedisce accesso Croce Rossa a ostaggi”

“Hamas impedisce l’accesso agli ostaggi” da parte della Croce Rossa. Lo ha detto il portavoce del Consiglio per la Sicurezza nazionale Usa, John Kirby, in un briefing alla stampa.

20:29 G7: “Impegnati per soluzione a due Stati”

“Restiamo impegnati a favore di uno Stato palestinese come parte di una soluzione a due Stati che consenta sia agli israeliani sia ai palestinesi di vivere in una pace giusta, duratura e sicura”. È quanto si legge nella nota dei leader del G7 pubblicata oggi. “Israeliani e palestinesi – viene aggiunto – hanno lo stesso diritto di vivere in sicurezza, dignità e pace. Ci impegniamo a lavorare a stretto contatto con i partner per contribuire a creare le condizioni per soluzioni sostenibili a lungo termine per Gaza. Dobbiamo anche vedere il ritorno a un processo di pace più ampio”.

19:26 Yad Vashem: “Ignoranza rettori Usa, minimizzano antisemitismo”

Il memoriale israeliano dell’Olocausto Yad Vashem si è detto allarmato dalle testimonianze al Congresso dei rettori di Harvard, dell’Università della Pennsylvania e del Massachusetts Institute of Technology. Il memoriale sostiene che le università hanno risposto in modo inadeguato all’antisemitismo che è esploso nei campus a causa la guerra tra Israele e Hamas. In una dichiarazione lo Yad Vashem ha accusato i rettori di “minimizzare” e di “contestualizzare” l’antisemitismo. “Le posizioni assunte dai tre rettori di università nelle loro testimonianze evidenziano un’ignoranza di base della storia, compreso il fatto che l’Olocausto non è iniziato con i ghetti o le camere a gas, ma con l’odiosa retorica antisemita, i decreti e le azioni di accademici di alto livello, tra gli altri leader della società”, si legge nel comunicato.

19:12 Idf, sfondate difese Hamas in centro Khan Younis

Le Forze di difesa israeliane (Idf) fanno sapere di aver “lanciato un attacco combinato nell’area della città di Khan Younis, contro i ‘centri di gravità’ dell’organizzazione terroristica Hamas”. Nel giro di poche ore le truppe hanno sfondato le difese della brigata Khan Younis di Hamas, hanno circondato la città e hanno iniziato “a manovrare più in profondità”. Le truppe che hanno guidato l’offensiva hanno catturato le roccaforti di Hamas, localizzando armi e materiali di intelligence, oltre ad uccidere “molti” miliziani. Circa 30 ingressi di tunnel sono stati localizzati e distrutti. Lo riporta il Times of Israel.

18:36 Netanyahu: “Casa Sinwar sotto assedio, lo prenderemo presto”

“Ieri sera ho detto che le nostre forze possono arrivare ovunque nella Striscia di Gaza. Ora circondano la casa di Sinwar. Quindi la sua casa non è la sua fortezza, è solo questione di tempo prima che lo prenderemo”. Lo ha detto il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu, in un aggiornamento pubblicato sui social. “Stiamo esercitando pressioni per consentire alla Croce Rossa di visitare i nostri sequestrati”, ha aggiunto Netanyahu, come riporta Ynet, “oltre a ciò, oggi ho parlato nuovamente con la presidente della Croce Rossa e le ho detto di rivolgersi al Qatar, che ha dimostrato di avere influenza su Hamas, e di chiedere visite della Croce Rossa ai nostri sequestratori e, naturalmente, la fornitura di medicinali per loro”.

18:16 Meloni a G7: “Diritto Israele difendersi, aiutare civili Gaza”

La presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha partecipato oggi pomeriggio alla videoconferenza conclusiva della presidenza giapponese del G7. Al centro dei colloqui, informa una nota di palazzo Chigi, vi sono state la guerra di aggressione all’Ucraina e il conflitto a Gaza. La premier ha ribadito il diritto di Israele a difendersi, l’importanza del rilascio degli ostaggi e la necessità di proteggere i civili e di fornire aiuti umanitari alla popolazione di Gaza.

17:51 Ft: “Bombardamenti Gaza come quelli in II Guerra Mondiale”

Citando le stime dei danni alle aree urbane, gli analisti militari affermano che la distruzione del nord di Gaza in meno di sette settimane si è avvicinata a quella causata dai bombardamenti a tappeto durati anni delle città tedesche durante la Seconda Guerra Mondiale. “Dresda, Amburgo, Colonia: alcuni dei bombardamenti più pesanti mai avvenuti al mondo sono ricordati dai nomi dei luoghi”, ha affermato Robert Pape, storico militare statunitense e autore di ‘Bombing to Win’, uno studio fondamentale sulle campagne di bombardamento del XX secolo, intervistato dal Financial Times, “anche Gaza diventerà il nome di un luogo che denoterà una delle campagne di bombardamento convenzionale più pesanti della storia”.

Entro il 4 dicembre, più del 60% degli edifici nel nord di Gaza erano stati gravemente danneggiati, secondo l’analisi dei dati radar satellitari di Corey Scher del CUNY Graduate Center e Jamon Van Den Hoek dell’Oregon State University. In alcuni quartieri questa percentuale arriva fino al 70% degli edifici. Al contrario, secondo Pape, nell’arco di due anni, tra il 1943 e il 1945, i bombardamenti alleati su 61 grandi città tedesche rasero al suolo circa il 50% delle loro aree urbane.

17:31 Netanyahu: “Anp non governerà la Striscia di Gaza”

“Finché sarò il primo ministro di Israele, questo non accadrà”. Così il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu in un post sui social che include uno screenshot della notizia che il presidente dell’Autorità Palestinese Mahmoud Abbas si è detto pronto ad accettare il controllo della Striscia di Gaza. “Coloro che educano i propri figli al terrorismo, finanziano il terrorismo e sostengono le famiglie terroristiche, non saranno in grado di governare Gaza dopo aver eliminato Hamas”, ha aggiunto Netanyahu.

17:16 Casa Bianca: con Israele discustiamo del futuro di Gaza

Gli Stati Uniti continuano ad avere discussioni con Israele sul futuro di Gaza dopo il conflitto. Lo ha detto il portavoce del Consiglio per la Sicurezza nazionale, John Kirby. “Al momento ci sono più domande che soluzioni”, ha riferito, ma l’obiettivo è una soluzione che sia “credibile e autentica” per i palestinesi.

15:22 Estratte vive 2 ragazze a Gaza dopo 4 giorni sotto macerie

Due giovani sorelle sono state estratte vive da sotto le macerie di un pollaio che è stato preso di mira dai carri armati israeliani quattro giorni fa. Decine di sfollati si trovavano nel pollaio nella città di Deir el-Balah dopo essere stati costretti a fuggire dalle loro case nel nord di Gaza. Lo riporta Al Jazeera. “Mi sono svegliata e ho sentito che qualcosa mi faceva male, così ho alzato le mani e ho trovato un muro sopra di me, e per i molti dolori mi sono riaddormentata”, ha raccontato Maria Abu Safi, aggiungendo che nel pollaio si trovavano circa 72 adulti e 62 bambini. Ha sentito sua sorella minore Lana urlare di dolore, con i piedi incastrati sotto un mucchio di pietre. “Siamo rimasti quattro giorni sotto le macerie, senza cibo né bevande”, ha aggiunto Maria, “cercavo di uscire, ma c’erano molte pietre sopra di noi”.

13:23 Media: 1 morto e 2 feriti in raid Israele in sud Libano

Un attacco di droni israeliani ha preso di mira il villaggio di Mays el Jabal, nel sud del Libano, nel primo pomeriggio, provocando un morto e due feriti. È quanto riferiscono una fonte dell’esercito libanese e una fonte della sicurezza al quotidiano libanese L’Orient-Le Jour.

13:06 Onu: “Palestinesi a Gaza vivono orrore totale e profondo”

“I palestinesi di Gaza vivono nell’orrore più totale e profondo”. È quanto ha dichiarato Volker Türk, Alto Commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani, durante una conferenza stampa a Ginevra. “Come passo immediato, chiedo una cessazione urgente delle ostilità e il rilascio di tutti gli ostaggi”, ha aggiunto, “la comunità internazionale deve insistere con una sola voce su un cessate il fuoco, immediatamente, per motivi umanitari e di diritti umani”.

12:55 Altri sei voli umanitari Ue per Gaza

Durante il mese di dicembre, l’Ue prevede di organizzare sei nuovi voli umanitari per fornire aiuti essenziali alle persone bisognose di Gaza. Ciò porta le forniture totali fornite dall’Ue a oltre 1.000 tonnellate, con 30 voli di trasporto aereo umanitario pianificati fino ad oggi. Questi ultimi voli trasporteranno alloggi, articoli igienici e attrezzature mediche, tra gli altri, forniti da partner umanitari e donazioni da Belgio, Irlanda, Germania, Grecia, Lussemburgo, Portogallo, Slovacchia, Spagna e Germania.

Per garantire una risposta globale alla crisi, l’Ue sta inoltre rafforzando il proprio sostegno al sistema sanitario egiziano che deve far fronte all’arrivo delle persone evacuate da Gaza – si legge in una nota della Commissione europea -. Attraverso il meccanismo di protezione civile dell’Ue, l’Ue sta facilitando le offerte di assistenza all’Egitto da parte di Svezia, Spagna, Austria, Polonia, Italia e Germania. Gli aiuti offerti da Svezia e Spagna, consistenti in attrezzature mediche essenziali, sono stati consegnati il 29 novembre, con il supporto logistico del Belgio. Una nave italiana che trasportava attrezzature mediche è arrivata in Egitto il 3 dicembre. Il resto degli aiuti verrà consegnato nelle prossime settimane. Il commissario per la gestione delle crisi Janez Lenarcic partecipa oggi a una riunione che fa seguito alla conferenza umanitaria per Gaza organizzata dal governo francese il 9 novembre. Il Commissario ribadirà l’impegno dell’Ue nei confronti della Striscia di Gaza.

12:49 Autorità Gaza, 73 morti nelle ultime 24 ore

Il ministero della Sanità palestinese, gestito da Hamas, ha affermato che 73 persone sono state uccise nel centro della città di Gaza nelle ultime 24 ore. I 73 cadaveri e 123 feriti sono stati trasportati all’ospedale al-Aqsa. Lo riporta la Bbc. L’ultimo bilancio riferito dalle autorità della Striscia, parlava di oltre 16.200 palestinesi morti dall’inizio della guerra, il 7 ottobre scorso.

I lavori della COP28 a Dubai

11:59 Erdogan a Israele: “Se agite in Turchia ne pagherete il prezzo”

In merito al piano israeliano per eliminare i leader di Hamas fuori dalla Palestinase Israele oserà fare un passo del genere in Turchia pagherà un prezzo molto alto“. Lo ha affermato il presidente turco Recep Tayyip Erdogan. Lo riporta Anadolu. “Non c’è nessuno al mondo che non conosca i progressi compiuti dalla Turchia sia nel campo dell’intelligence che della sicurezza. Nessuno dovrebbe dimenticarlo”, ha aggiunto.

09:07 Media: circondata casa leader Hamas a Khan Younis

Il canale saudita Al-Arabiya ha riferito che l’esercito israeliano ha circondato da martedì la casa di Khan Younis del leader di Hamas a Gaza, Yahya Sinwar.

08:56 Esercito Israele: proseguono feroci battaglie con Hamas

Le forze di difesa israeliane hanno affermato che continuano le “feroci battaglie” con Hamas nella Striscia di Gaza, mentre l’aeronautica militare ha effettuato attacchi contro più di 250 obiettivi nell’ultimo giorno. Lo riporta il Times of Israel. L’Idf ha anche reso noto che la brigata Kfir ha ucciso un gruppo di miliziani di Hamas che si trovavano vicino a una scuola nel nord di Gaza. Successivamente i soldati hanno trovato e distrutto un tunnel e armi nella zona. 

 

07:56 Blinken sente Wang Yi: “Evitare allargamento del conflitto”

Il Segretario di Stato americano Antony Blinken ha parlato oggi con il Direttore dell’Ufficio della Commissione Affari Esteri della Repubblica Popolare Cinese e con il Ministro degli Esteri Wang Yi. Lo ha reso noto il portavoce di Blinken, Matthew Miller. Il Segretario – viene spiegato – ha discusso del suo recente viaggio in Medioriente e degli sforzi diplomatici degli Stati Uniti nella regione. Blinken ha ribadito l’imperativo che tutte le parti lavorino per evitare che il conflitto si estenda sottolineando come i recenti attacchi degli Houthi contro le navi commerciali nel Mar Rosso rappresentano una minaccia inaccettabile alla sicurezza marittima e al diritto internazionale che tutte le nazioni hanno l’obbligo di rispettare. Le due parti, infine, hanno sottolineato l’importanza di sfruttare i progressi compiuti su questioni chiave nel vertice tra il presidente Biden e il presidente Xi il mese scorso a Woodside, in California.

07:35 Israele revoca visto a coordinatrice umanitaria Onu

“Ho deciso di revocare il visto di soggiorno in Israele alla coordinatrice ‘umanitaria’ dell’Onu Lynn Hastings“. Lo riporta su X il ministro degli Esteri israeliano, Eli Cohen. “Qualcuno che non ha condannato Hamas per il brutale massacro di 1.200 israeliani, per il rapimento di bambini e anziani e per gli orribili atti di abusi e stupri, e per aver usato gli abitanti di Gaza come scudi umani, ma condanna invece Israele, un paese democratico che protegge i suoi cittadini, non può prestare servizio nelle Nazioni Unite e non può entrare in Israele”, sottolinea Cohen aggiungendo che “non rimarremo più in silenzio di fronte ai pregiudizi dell’Onu“.

07:28 Fonti Casa Bianca: operazione a Gaza finirà a gennaio

L’attuale fase dell’operazione militare israeliana nella parte meridionale della Striscia di Gaza potrebbe durare per diverse settimane, possibilmente fino a gennaio. In seguito, Israele passerebbe a una strategia a minore intensità, più localizzata, per colpire i leader e i militanti di Hamas. È quanto riferiscono diverse fonti dell’Amministrazione Usa citate dalla Cnn. La Casa Bianca, riferiscono le fonti, rimane profondamente preoccupata della sorte dei civili e in una serie di conversazioni “dure” e “dirette” ha sottolineato alla leadership israeliana che non è possibile ripetere le stesse tattiche militari adottate nella devastante offensiva nel nord della Striscia.

 

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