Possibile una pausa di cinque giorni nei combattimenti
Nuova giornata di conflitto tra Israele e Hamas nella Striscia di Gaza, ma sembra essere sempre più probabile una pausa nei combattimenti. Come annunciato dal leader di Hamas Ismail Haniyeh, le parti in causa “sono vicine a raggiungere un accordo sulla tregua“. Da parte sua Israele non ha ancora confermato l’accordo.
19:49 Accordo presentato al governo: rilascio di 30 bimbi e 20 donne
Secondo quanto riferisce il sito israeliano Haaretz, i 50 ostaggi che potrebbero essere rilasciati da Hamas nell’ambito di un accordo con Israele, sono 30 bambini, 8 madri e altre 12 donne. L’accordo è stato presentato al governo dal gabinetto di guerra, guidato dal primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu, e deve essere approvato. Nella Striscia di Gaza sono detenuti più di 30 bambini e adolescenti di età inferiore ai 18 anni e almeno 13 madri che sono state rapite con loro da Hamas.
18:49 Tajani incontra familiari ostaggi detenuti da Hamas
Il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, ha incontrato a Palazzo Chigi una delegazione dei familiari degli ostaggi israeliani attualmente nelle mani di Hamas nella Striscia di Gaza.
18:24 Partiti estrema destra Israele: accordo dannoso, va respinto
La coalizione politica di estrema destra Sionismo religioso, guidata da Bezalel Smotrich, ministro dell’Economia del governo israeliano, ha affermato che l’accordo proposto sulla liberazione degli ostaggi “è negativo e non deve essere accettato”. Lo riporta Haaretz. “Secondo il partito, Hamas e il suo leader Yahya Sinwar stanno proponendo l’accordo perché sono alla disperata ricerca di “giorni di tregua per potersi organizzare per continuare i combattimenti”. Della stessa opinione il partito di Itamar Ben-Gvir, Otzma Yehudit, secondo cui l’accordo “si tradurrà in una significativa riduzione della possibilità di restituire il resto degli ostaggi tenuti da Hamas, compresi i nostri soldati”.
18:20 Autorità Gaza: bilancio vittime sopra 14mila
Il bilancio delle vittime a Gaza ha superato quota 14mila. Lo riportano le Autorità della Striscia, controllata da Hamas. Il governo di Gaza ha reso noto che dal 7 ottobre sono stati uccisi oltre 14.128 palestinesi, tra cui almeno 5.600 bambini e 3.550 donne. Più di 33.000 sono invece rimasti feriti.
17:23 Biden: “Molto vicini a riportare ostaggi a casa”
“Siamo molto vicini” a riportare a casa gli ostaggi. Lo ha detto il presidente Usa Joe Biden, aggiungendo che la situazione “appare buona”.
17:23 Media: ucciso in attacco Idf il nipote del leader di Hamas
Fonti dei media palestinesi vicine ad Hamas hanno riferito che Jamal Muhammad Haniyeh, il nipote maggiore del capo dell’ufficio politico del gruppo palestinese Ismail Haniyeh, è stato ucciso oggi in un attacco delle Forze di difesa israeliane (Idf). Lo riporta il sito israeliano Ynet. Circa due settimane fa, anche un’altra nipote di Haniyeh, Raua Hamam, era stata uccisa in un attacco simile lanciato sempre dall’esercito israeliano.
16:16 Ue: nessun fondo per palestinesi andato ai terroristi
“La Commissione ha pubblicato oggi i risultati della revisione dell’attuale assistenza finanziaria dell’Ue alla Palestina. Come ricorderete, la revisione è stata annunciata due giorni dopo l’attacco terroristico di Hamas contro Israele, il 7 ottobre. L’analisi non ha trovato alcuna indicazione che il denaro dell’Ue sia andato a beneficio direttamente o indirettamente di un’organizzazione terroristica. L’analisi ha rilevato che il sistema di controllo in atto ha funzionato”. Lo ha detto il vicepresidente esecutivo della Commissione europea, Valdis Dombrovskis, nel resoconto del Collegio dei commissari a Strasburgo. “Di conseguenza il pagamento ai beneficiari palestinesi e alle Nazioni Unite continuerà senza ritardi. Infine, per quei progetti a Gaza che non sono realizzabili a causa della guerra, il denaro verrà erogato come aiuto umanitario o allo sviluppo”, ha precisato.
15:16 Xi: “Diritti palestinesi per troppo tempo ignorati”
“La ragione fondamentale” della guerra tra Israele e Hamas è il fatto che “i diritti del popolo palestinese alla sopravvivenza e al ritorno sono stati a lungo ignorati“, ha detto ancora Xi Jinping nel corso del vertice virtuale dei Brics sulla crisi in Medioriente. Lo riporta Xinhua. “Ho sottolineato molte volte che il modo fondamentale per risolvere la ciclicità dei conflitti israelo-palestinesi è attuare la ‘soluzione dei due Stati’ – ha insistito Xi – ripristinare i diritti legittimi della nazione palestinese e istituire uno Stato palestinese indipendente. Senza una soluzione giusta alla questione palestinese, non ci saranno pace e stabilità durature in Medioriente”.
15:08 Xi chiede conferenza internazionale su questione palestinese
Durante il vertice virtuale dei Brics il presidente cinese, Xi Jinping, ha chiesto di promuovere una conferenza internazionale per risolvere la questione palestinese. Lo riporta la Tass. “La Cina chiede la convocazione anticipata di una conferenza di pace internazionale ancora più autorevole per raggiungere un consenso internazionale sulla pace” in Medioriente “e per lavorare verso una soluzione tempestiva alla questione palestinese, una soluzione che sia globale ed equa“, ha affermato Xi.
15:03 Putin: “Impedire che conflitto si espanda”
Putin ha inoltre avvertito del “pericolo” di un’escalation del conflitto israelo-palestinese. “È importante evitare che altri Stati vengano trascinati nella guerra in Medioriente”, nonché “preservare la fragile pace interreligiosa“, ha detto il leader russo, citato dalla Tass, nel suo collegamento video con i Brics.
15:02 Putin: “A Gaza una catastrofe umanitaria”
Il presidente russo Vladimir Putin ha affermato che la situazione nella Striscia di Gaza è una catastrofe umanitaria, che desta profonda preoccupazione. “La morte di migliaia di persone, le espulsioni di massa di civili e la catastrofe umanitaria che si è verificata nella Striscia di Gaza sono estremamente preoccupanti“, ha detto il leader russo, secondo quanto riporta l’agenzia Interfax, in occasione del vertice Brics.
14:53 Sudafrica al vertice Brics: “Genocidio di Israele a Gaza”
In corso anche il vertice virtuale dei Brics dedicato, tra le altre cose, alla guerra in Medioriente. Il presidente sudafricano, Cyril Ramaphosa, ha affermato che le azioni di Israele nella Striscia di Gaza equivalgono a genocidio e crimini di guerra, riporta la Tass. “La punizione collettiva della popolazione civile palestinese attraverso l’uso illegale della forza da parte di Israele è un crimine di guerra – ha tuonato Ramaphosa – La deliberata negazione di medicine, carburante, cibo e acqua ai residenti di Gaza equivale a un genocidio”. Ramaphosa non ha risparmiato critiche nei confronti di Hamas che, ha spiegato, “attaccando civili e prendendo ostaggi ha violato il diritto internazionale e deve essere ritenuto responsabile di queste azioni”. Il leader Sudafricano ha quindi chiesto “l’apertura di corridoi umanitari in modo che tutti coloro che ne hanno bisogno possano ricevere assistenza umanitaria e accedere ai servizi essenziali”.
14:36 Oggi riunione gabinetto guerra Israele su ostaggi. Netanyahu: “Spero presto buone notizie”
Nella giornata di oggi il gabinetto di guerra israeliano si riunirà per affrontare, tra l’altro, la questione dell’accordo per il rilascio degli ostaggi nelle mani di Hamas. Lo riporta la tv israeliana Kan. La convocazione arriva a seguito delle notizie su una possibile imminente chiusura positiva delle trattative mediate dal Qatar. Sia Hamas che Israele hanno fatto sapere che la fumata bianca potrebbe arrivare nelle prossime ore. Un alto funzionario di Tel Aviv ha spiegato che l’accordo potrebbe portare, in una prima fase, alla liberazione di donne e bambini. “Stiamo facendo progressi, spero di avere presto buone notizie“, ha detto a riguardo il premier israeliano Benjamin Netanyahu, come riporta Haaretz.
12:14 Qatar: “Accordo su ostaggi mai così vicino”
“Siamo al punto più vicino che abbiamo mai raggiunto nel raggiungere un accordo” sul rilascio degli ostaggi dall’inizio del conflitto tra Israele e Hamas. Lo ha detto il portavoce del ministero degli Esteri del Qatar, Majed Al-Ansari, come riporta la Bbc. Secondo lui, i negoziati sono arrivati a una “fase critica e finale”.
11:59 Hamas: “Su accordo tregua aspettiamo risposta Israele”
Hamas sta ancora aspettando una risposta da parte di Israele sull’accordo per una tregua umanitaria. Lo ha detto ad Al Jazeera Khalil Al-Hayya, membro dell’ufficio politico dell’organizzazione palestinese. Hamas, ha proseguito Al-Hayya, da parte sua ha già fatto pervenire una sua risposta alle parti di Egitto e Qatar. Da questa mattina si rincorrono voci sull’imminenza di un accordo per il rilascio di un cospicuo numero di ostaggi di Hamas in cambio di una tregua.
10:52 Arrestato pluripremiato poeta palestinese
Mosab Abu Toha, pluripremiato poeta palestinese, sarebbe stato arrestato dalle truppe israeliane e non è chiaro dove si trovi al momento. Lo ha scritto su X il fratello, Hamza Abu Toha, secondo cui Mosab sarebbe stato fermato mentre seguiva gli ordini di evacuazione delle forze israeliane. Ha aggiunto che alla moglie e ai figli del poeta è stato consentito di proseguire verso sud mentre “i militari hanno arrestato mio fratello”. Mosab con articoli scritti per i media occidentali ha raccontato gli orrori vissuti dai civili durante la guerra. Ha scritto su X per l’ultima volta il 15 novembre. “Vivo. Grazie per le vostre preghiere”, aveva detto ai suoi follower. L’organizzazione letteraria e di libera espressione Pen si è detta preoccupata per l’arresto e ha chiesto di sapere dove si trovi Abu Toha e il motivo del suo arresto. La rivista New Yorker, alla quale Abu Toha ha contribuito con numerosi articoli, ha chiesto che venga liberato sano e salvo.
10:30 Ministra Esteri tedesca: “Netanyahu condanni violenza coloni”
La ministra degli Esteri tedesca, Annalena Baerbock, ha esortato il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu a condannare e ad agire contro la violenza dei coloni ebrei in Cisgiordania. “Il primo ministro israeliano deve condannare questa violenza dei coloni, deve essere perseguita, è anche nell’interesse della sicurezza di Israele”, ha detto Baerbock in un’intervista con Deutsche Welle. “Per quanto riguarda la sicurezza in Cisgiordania, Israele è responsabile di garantire che la situazione non peggiori ulteriormente”, ha continuato Baerbock. La ministra tedesca ha anche chiesto protezione per la popolazione della Striscia di Gaza dai combattimenti nella regione: “il popolo di Gaza deve essere protetto, la lotta è contro un’organizzazione terroristica, Hamas, che vuole distruggere Israele, e non contro la popolazione civile di Gaza, le persone innocenti, le donne e i bambini, i palestinesi innocenti”.
09:58 Media Israele, vicino accordo per rilascio donne e bambini
Anche da Israele arriverebbero conferme sull’imminenza di un accordo fra Tel Aviv e Hamas per il rilascio di un cospicuo numero di ostaggi. Un alto funzionario israeliano, citato da Canale 12, ha spiegato che nonostante ci sia ancora del lavoro da fare, l’intesa si sta avvicinando. La fonte ha affermato che l’accordo dovrebbe prevedere la liberazione di 50 ostaggi, in particolare bambini, le loro madri e altre donne. Gli altri ostaggi dovrebbero essere rilasciati in cambio di un ulteriore prolungamento del cessate il fuoco.
09:45 Ben Gvir: “Accordo su ostaggi può portare a disastro”
L’accordo sugli ostaggi che comporti il rilascio dei prigionieri palestinesi e l’ingresso di carburante nella Striscia di Gaza “potrebbe portare al disastro”. Questo il monito del ministro israeliano della Sicurezza nazionale nonché leader di ‘Potere ebraico’ Itamar Ben Gvir. Lo riporta The Times of Israel. Ben Gvir, in una dichiarazione, ha espresso preoccupazioni a seguito delle voci, sempre più insistenti, di un imminente accordo per il rilascio degli ostaggi nelle mani di Hamas. “Sono molto preoccupato – ha affermato – perché si parla di un accordo. Non ci vengono rivelati i dettagli, non ci viene detta la verità. Ma, secondo le voci, Israele commetterà un errore grave come quello commesso” nel 2011 per ottenere il rilascio del soldato israeliano Gilad Shalit in cambio della liberazione di numerosi palestinesi.
08:40 Idf: “Completato accerchiamento Jabalia”
La 162esima divisione delle forze israeliane di difesa (Idf) ha completato l’accerchiamento di Jabalia, nel nord della Striscia di Gaza, ed è a intensificare i combattimenti.Lo riporta The Times of Israel citando la stessa Idf secondo cui il 215esimo reggimento di artiglieria e l’aeronautica hanno effettuato pesanti attacchi a Jabalia per “preparare il terreno alla battaglia”. Nella periferia della località sono stati distrutti tre ingressi di tunnel con all’interno miliziani di Hamas.
08:30 Idf: “Colpiti 250 obiettivi, trovato razzo sotto culla”
Le forze israeliane di difesa (Idf) hanno riferito di aver colpito 250 obiettivi di Hamas durante l’ultimo giorno di raid aerei, compresi agenti operativi, lanciarazzi e infrastrutture. Lo riporta The Times of Israel. Colpito anche un lanciarazzi usato da Hamas ieri in nuovi attacchi contro Israele. Secondo l’esercito di Tel Aviv si trovava vicino a un edificio residenziale dove si erano rifugiati donne e bambini, fuggiti a seguito dell’attacco. Nel corso dell’operazione via terra, prosegue l’Idf, i riservisti della Brigata Harel hanno invece trovato un deposito di armi nella casa di un membro delle forze Nukhba di Hamas, mentre la 14esima Brigata ha rinvenuto un missile anticarro nascosto sotto il letto di un neonato, nel nord della Striscia di Gaza.
08:20 Idf: “Morti altri 2 soldati, totale sale a 68”
Sale a 68 militari morti il bilancio dell’operazione di terra delle forze israeliane di difesa (Idf) nella Striscia di Gaza. Lo riporta The Times of Israel citando la stessa Idf che ha comunicato l’uccisione di altri due soldati. Si tratta del capitano Arnon Moshe Avraham Benvenisti Vaspi (26 anni), proveniente da Yesud HaMaala e del sergente maggiore Ilya Senkin (20 anni), residente a Nof Hagalil. Negli ultimi scontri sono rimasti gravemente feriti anche due riservisti e altri tre soldati.
07:30 Hamas, accordo di tregua nelle prossime ore
L’accordo per il cessate il fuoco potrebbe essere annunciato nelle prossime ore. Lo ha riferito ad Al Jazeera un funzionario di Hamas, Izzat al-Rishq. Mentre Israele non ha ancora confermato l’accordo, che sarà mediato dal Qatar. Secondo al-Rishq, l’accordo includerà un cessate il fuoco e l’ingresso di camion di aiuti per rifornire tutte le aree di Gaza e il trasferimento dei feriti. Previsto anche uno scambio di prigionieri per rilasciare donne e bambini palestinesi nelle prigioni israeliane in cambio di donne e bambini israeliani. Al-Rishq ha dichiarato anche che i colloqui proseguono da settimane, ma che il premier Netanyahu sta prendendo tempo, aggiungendo che l’accordo è stato concordato da tutte le brigate della resistenza palestinese tramite telefonate.
06:30 Haniyeh: “Vicini ad accordo per tregua”
“Siamo vicini a raggiungere un accordo sulla tregua”. Lo ha affermato il leader di Hamas, Ismail Haniyeh, in un post su Telegram. I media israeliani riferiscono di una possibile pausa di cinque giorni nei combattimenti, riporta Al Jazeera.
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